venerdì 3 marzo 2023

Chicca le scarpe mi sembra che non le comprò ma trovò un nuovo Coach

 Chicca Falvo (atleta) e Luca Parisi (allenatore/atleta)
Matteo SIMONE
 

A volte si incastrano le cose così come si incastrano le persone, per caso o volutamente, si prova e riesce l’incastro tra un’atleta e un coach che insieme inseguono sogni e obiettivi da trasformare in realtà con lavoro duro pianificato e organizzato.

Com’è nata la collaborazione con Chicca? Tutto è iniziato tanti anni fa, quando collaboravo con un negozio di articoli sportivi, avevo molti contatti sui social e pubblicavo spesso contenuti che mettevano in evidenza i prodotti che avrebbero interessato i potenziali acquirenti. Un giorno una immagine catturò la mia attenzione, era la foto di Chicca sul vecchio ponte della ferrovia Roma-Viterbo, ormai dismesso e sostituito a fine anni 90 con la nuova linea elettrificata che passa proprio di fianco.
Gli dissi in un commento, che ero solito provare sempre a correre alla velocità del treno che passava proprio lì a pochi metri e fantasticavamo su questa immagine di me che correvo a più non posso contro un treno… ora mi viene da ridere…
E da lì, lei rispose al mio commento e privatamente mi chiese qualche informazione su delle scarpe, parlando venne fuori che allenavo anche un paio di ragazzi all’insaputa del grande Armando Martini che non voleva e poco tempo dopo, Chicca le scarpe mi sembra che non le comprò ma trovò un nuovo Coach, e io trovai la migliore atleta che potevo desiderare!
 
Così iniziò una grande collaborazione tra un’atleta intenta a migliorare sempre di più, cercando di trovare la forma migliore per partecipare al meglio a gare di corsa e maratone.
È una allieva che ti dà soddisfazione? Dopo poche settimane di lavoro insieme, io non ero ancora un tecnico FIDAL e i miei erano più che altro consigli e qualche programma cartaceo, che non prevedevano ripetute ma soltanto alcune uscite tranquille e degli allunghi finali e soprattutto tanti esercizi di rafforzamento e stretching, Chicca sta di fatto che inizia a demolire tutti i suoi personali dai 1000m, in occasione del Trofeo Vitamina, fino a qualche mese dopo nella Maratona di Dublino, scendendo per la prima volta sotto le 7h con (6h57’).
I suoi primi risultati e la migliore sua gara? I primi risultati di Chicca, sono stati fin da subito il personale in Maratona a Dublino con 6h57’, ma la sua migliore Maratona di sempre è stata fatta proprio pochi giorni fa con il nuovo personale di 5h49’! Dopo aver corso una Maratona 3 settimane prima a Miami!
Chicca come ho detto tantissime volte soffre di diabete di tipo 1, e nell’ultima Maratona ha fatto qualcosa che è oltre anche il tempo nella Maratona, ovvero gestire la glicemia tenendola sempre costante, facendo calcoli a mente sui valori e ingerendo le giuste quantità di zuccheri nel corso della prova, è già complicato riuscirci stando seduti su una sedia, figuriamoci nel corso di una Maratona!

Tra le ultime gare di Falvo, il 19 febbraio 2023 ha concluso la “XXXVIII Zurich Maratón” in 5h49’54” e il 19 gennaio aveva corso la “Life Time Miami Marathon” in 6h35’31”.
L’atleta con la sua esperienza può aiutare altri a iniziare la pratica di una disciplina sportiva o a lievi miglioramenti, se poi l’atleta fa un percorso di formazione da tecnico allora si può pensare a far ottenere prestazioni eccellenti con adeguati piani di allenamenti.
Come ricambia il tuo aiuto? Ci motiviamo a vicenda, io la aiuto a pianificare con precisione tutte le Maratone previste e lei da un punto di vista diverso mi dice cosa secondo lei dovrei fare o non fare… perché allenandomi da solo delle volte anche io preso dalla foga di voler fare troppo, mi sono infortunato, quando lei mi diceva di non esagerare con le Maratone… insomma delle volte è lei a riportare me in carreggiata.
 
Un ottimo aiuto da parte di Chicca per Luca che nel corso degli anni ha fatto passi da gigante, vincendo gare importanti come la corsa di Miguel e ottenendo prestazioni eccellenti come la maratona di Valencia in 2h18’02” l’1 dicembre 2019 e la mezza maratona Roma Ostia il 6 marzo 2022 in 1h04’48”.
E Chicca è sempre molto apprensiva per lui che a volte vuole osare oltre il limite perché sembrerebbe essere instancabile e macinatore di chilometri ad alta velocità.
È la tua prima fan o c’è qualcun altro più importante? Chicca è importantissima, ci motiviamo a vicenda e talvolta non ci troviamo d’accordo, ma perché entrambi abbiamo un carattere molto forte e linee di pensiero diverse, ma proprio questo genera tutta questa energia positiva che poi mettiamo negli allenamenti e nelle gare.
Un’altra persona altrettanto importante per me è stata Raffaele D’Auria, un ragazzo che nei primi anni in cui ho iniziato a correre mi ha praticamente proiettato verso una visione della corsa molto più seria rispetto a prima.
E ricordo sempre Armando, che è stato il mio Coach con cui ho fatto il salto di qualità definitivo, e che mi ha dato quella marcia in più.
Poi tutti i miei amici e allievi che mi sono sempre vicini.

Mi piace Luca che parla sempre in modo positivo del suo grandissimo coach Armando Martini che io ho conosciuto come persona gentilissima, umilissima, serissima, preparatissima.
Quando e quanto è stata determinante per la tua performance?
Mi ricordo sempre, era una edizione del Campionato Italiano di Maratona 2018, stavo in stanza con Antonello Landi, grande campione del passato e mi chiama Chicca, mi dice alla mezza devi passare 1h10’! E io gli dico a Antonello, hai capito la mia Coach da Roma che ritmi mi dice di tenere! E insomma il mattino dopo il passo proprio con questo tempo alla mezza, andrò in crisi negli ultimi km, ma sarò medaglia di bronzo e nuovo personale con 2h22’ alto, senza quel passaggio, avrei corso la mia solita Maratona in progressione. Chicca mi ha dato quel giorno, la dritta vincente per osare di più e non restare nella mia zona facile.
 
La XX^ Maratona di Ravenna Città D'arte è stata vinta dal keniano Wilfred Kipkosgei Murgor in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″ e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.
Essendo valida quale Campionato Italiano di Maratona, il titolo maschile è andato al 4° assoluto, il siciliano Alessio Terrasi in 02h19’14″ che facendo una grande gara in progressione ha battuto in volata Francesco Bona 02’h19’28″ che aveva migliori tempi di accredito. In terza posizione si è classificato Luca Parisi in maratona 02h22’51″.
Quali tue parole aiutano lei e quali sue parole ti aiutano?
Una sola, io a lei… ‘Eye of the tiger!’ E lei ‘a razzetto!’.
Tuoi e suoi obiettivi prossimi e sogni? Gli obiettivi per Chicca sono quello di continuare a divertirsi e viaggiare il mondo attraverso lo sport, e magari arrivare alle 5h30’, il mio quello di correre con lo stesso entusiasmo della prima gara e di correre forte almeno una Maratona prima di passare alle Ultra.
Tu tenterai ancora una Maratona under 2h18’? Ci proverò a Londra, per riprendere da dove avevo lasciato nel 2020, vorrei anche solo avvicinare le 2h16’.

In effetti Chicca approfitta a conoscere il mondo scegliendo le più belle e interessanti maratone, tra le quali ha già corso a: New York il 2 novembre 2014, Atene il 13 novembre 2016, Los Angeles il 24 marzo 2019, Chicago il 13 ottobre 2019, Londra il 2 ottobre 2022.
Luca era già vicino a battere il suo personale prima che arrivasse il covid e ora il sogno è differito, si spera che riesca a scendere sotto le 2h18’, credo sia capace di farlo e poi potrebbe spostare l’asticella verso le ultra mettendosi alla prova con i più forti atleti italiani.
Chicca correrebbe una distanza superiore alla Maratona?
Noi ci scherziamo sempre, ma nel 2024 potremmo essere alla partenza di qualche 100km…

Io ci credo che lo possa fare, di sto passo con questi miglioramenti e questa continua carica di fiducia credo si possa fare davvero.
Non ti interessa il titolo di campione Italiano 50km il Passatore under 7 ore? Una volta fatta la Maratona, spero Londra avvicinandomi alle 2h16’e alcuni impegni con la mia nuova società ‘’Etrusca Atletica’’, non passerà molto tempo prima di vedermi alla partenza di qualche 50km e chissà anche nel Passatore.  
Mi sono accorto di essere portato per le distanze superiori alla Maratona perché sento di avere l’attitudine mentale per queste particolari gare, e riesco a tollerare molte Maratone di fila anche a distanza di poche settimane, in oltre mi permetto di dire che in Kenya e Etiopia ci saranno anche grandi Maratoneti ma in Italia abbiamo una scuola di Ultramaratona partita dalla fine degli anni 70 e primi anni 80, con Vito Mellito, i fratelli Gennari, Mario Fattore, Mario Ardemagni, per passare agli anni recenti con Giorgio Calcaterra e il giovane Marco Menegardi, poi ci sono tanti ragazzi trentenni Italiani come me che non vedono l’ora di provare a cimentarsi in queste distanze

Mi piace questa testimonianza di apprezzamento per tanti atleti italiani giovani e meno giovani e questa proiezione di gare ultra nel corso dei prossimi mesi/anni, credo che per Luca il meglio debba ancora venire a partire dalla prossima maratona di Londra, farò il tifo per lui e soprattutto per Chicca e tutti gli altri atleti ultramaratoneti, soprattutto i trentenni.
Un’intervista a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: novembre 2022.

Matteo SIMONE - 21163@tiscali.it

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