Mi ha aiutato tanto il mio coach Enrico, persona eccezionale
Matteo Simone
Foto4Go (Luca Bonanni) |
Domenica 23 luglio 2023 si è svolta la 12^ Ultramaratona del Gran Sasso con partenza da Santo Stefano in Sessanio, 1.250 metri di altitudine.
Tra le donne ha vinto l'atleta della nazionale Eleonora Rachele Corradini (Grottini Team ASD) con il crono di 4h00’43”, precedendo Annalisa Fitti (Tocco Runner) 4h10’08” e Cristina Pitonzo (FIDAL Runcard) 4h35’05”. Giù dal podio femminile ma vincitrice della categoria F30 Giulia Paternò (M.C. Manoppello Sogeda) 4h48’03”, fortissima triatleta.
Il vincitore assoluto, con il crono di 3h32’03, è stato Enrico Bartolotti (Liferunner) precedendo il coetaneo (classe 1993) Riccardo Vanetti (Podistica Pontelungo Bologna) 3h37’41” e Jacopo Pellegrini (SS Lazio) 3h39’07”. Giù dal podio e vincitore categoria M40 Luigi Pecora (Liferunner).
Tanti i presenti da tutt’Italia, la “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari (Pol. Unione 90) classe 1946 che ha portato a termine la gara in 7h25’44”, specialista delle ultramaratone degli anni’70-’80.
Gli ultimi atleti classificati sono stati al 510° posto Maria Grazia Caroli (GSD Lenti e veloci) 8h49’40” e 511° Luca Gelati (Bergamo Stars Atletica) 9h16’07”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Giulia Paternò attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per il 4^ posto alla 50km del Gran Sasso, che significa per te? Innanzitutto, grazie. Per me significa moltissimo, sono migliorata a livello di prestazione e a livello mentale, fondamentale per questo tipo di gare. ma c è ancora molto da imparare.
Cosa e chi ti hanno aiutato? Mi ha aiutato tanto il mio coach Enrico, persona eccezionale di cui ho piena stima e rispetto.
Sempre meglio Giulia, si impara sempre e si fa sempre meglio con l’esperienza e con l’aiuto di persone che sostengono, consigliano, aiutano.
Ho avuto l’opportunità di conoscere il grandissimo Enrico Vedilei nel 2015 a un raduno premondiale della nazionale ultratrail, invitato proprio da lui. Enrico è menzionato nei seguenti miei libri: “Maratoneti e ultrarunner” e “Correre con la mente”.
Gli allenamenti più importanti e fondamentali? Gli allenamenti più importanti e fondamentali sono stati i lavori di qualità e i lunghi soprattutto in questo periodo per niente facile dove non ho molta voglia di allenarmi.
In effetti dopo una grande stagione invernale e primaverile, si fa difficoltà ad allenarsi d’estate soprattutto se le temperature sono troppe elevate ma se ci sono ancora gare ritenute importanti da correre si può pensare di continuare ad allenarsi negli orari più fresche e idratandosi bene.
Cosa ti è mancato per il podio? Per il podio è mancato sicuramente l'agonismo sono molto carente sotto questo punto di vista… non sapevo neanche che la terza mi stava una decina di minuti avanti magari avrei spinto e me la sarei giocata. Ogni volta s'impara qualcosa.
C’è tempo per Giulia per far bene e meglio tirando fuori più grinta ma senza stress.
Come ti è sembrata questa gara? La gara è bellissima l’ho fatta la prima volta l'anno scorso ed è tanto spettacolare quanto dura organizzata alla perfezione e Franco lo sa.
La rifaresti? La consigli? La rifarei certamente è la straconsiglio. È una gara che ti fa innamorare e perdere la cognizione del tempo con il Gran Sasso da cornice.
Lo sa benissimo Franco che tutti sono felici e contenti di partecipare a questa gara nonostante le difficoltà, nonostante il periodo dell’anno che si vorrebbe stare più tranquilli e riposare stando in vacanza, ma il Gran Sasso chiama, attira con le sue montagne imponenti, con i piccoli paesi che si attraversano e tutti ritornano dopo averla assaporata la prima volta nonostante la durezza del percorso e le condizioni climatiche non sempre favorevoli.
La consiglio anch’io che c’ero per la 4^ volta quest’anno, godendomi: percorso, panorama, amici, ristori che erano ottimi e anche i vegani, come me, hanno potuto apprezzare buonissime cibarie: pane e pomodoro, anguria fresca e a volontà, limoni, banane, mele.
Ti hanno preoccupato le salite, il caldo, il vento, gli avversari? Le salite non le ricordavo così mi ha preoccupato non tanto il caldo, anche se c'era, quanto il vento, quello sì che è stato difficile affrontare ma non abbiamo mollato.
Gli ultramaratoneti sanno che bisogna aspettarsi di tutto nelle gare, qualsiasi disagio o avversità ma non si molla, bisogna andare vanti fino al traguardo possibilmente.
A chi la dedichi? La dedico a mia figlia che raramente può essere presente ma quando torno e le riporto una medaglia sono come un supereroe per lei e questo mi basta e mi riempie il cuore per tutti i sacrifici fatti.
Tanti sacrifici per gli ultramaratoneti, tanta fatica in allenamento e in gara, ma si torna a casa sempre stanchi e soddisfatti con tanta positività, ottimismo, entusiasmo.
Dove trovi le motivazioni per continuare ad allenarti? Trovare una motivazione non è semplice soprattutto ora. Per me è stato un anno difficile quasi disastroso ma la corsa mi ha insegnato a tenere duro e continuare a lottare perché quello che oggi ti sembra impossibile domani sarà già diverso.
In effetti lo sport e soprattutto l’ultramaratona aiuta ad andare avanti in qualsiasi circostanza, nonostante problemi, crisi, avversità lungo il percorso, accettando con pazienza e fiduciosamente rivalutando, progetti, obiettivi, mete. Come nello sport così nella vita quotidiana. Un grande insegnamento, una grande palestra di vita.
Hai in programma una 100km o un mezzo ironman? In programma avevo il Passatore ma, come ben sai, è stato annullato. La voglia di fare i 100km c'è, ma ho bisogno di staccare un attimo e riprendere meglio di prima. Per il triathlon purtroppo bisognerà aspettare, ho preferito lasciare le due discipline per dedicarmi allo sport che più amo.
Si può fare tutto ma organizzandosi, rispettando i tempi, salvaguardandosi con opportuni periodi di riposo e recupero e aspettando stimoli e motivazioni per ripartire con grinta e determinazione.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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