giovedì 3 agosto 2023

Cristiana Follador e Roberto Mastrotto vincono la Trans d'Havet 2023

 Matteo SIMONE
 

Il 22 luglio 2023 si è svolta la 12^ Trans d'Havet 80km trail e la gara femminile è stata vinta da Cristiana Follador in 12h51’54”, precedendo Giorgia Nichetti 13h12’42” ed Elisabetta Pozza 14h21’30”.

Il vincitore assoluto è stato Roberto Mastrotto in 9h44’37”, precedendo Simone Vigolo 10h02’44” e Luca Zamagni 11h03’01”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei vincitori, Cristiana e Roberto, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per la vittoria, cosa significa per te vincere la Trans d’Havet?
Cristiana: Ciao Matteo, ben ritrovato! Grazie infinite! Vincere la Trans d'Havet è stata rinascita…finalmente luce dopo un periodo buio in cui la testa e di conseguenza il corpo non rispondeva. Un po' di crisi, voglia di mollare le gare e correre tra le montagne senza un pettorale, più rilassata senza dover fare dopo lavoro ore di auto per raggiungere la partenza, però un'altra parte di me aveva sempre voglia di mettersi in gioco, così mi iscrivevo però poi o non mi presentavo o dopo pochi chilometri mi ritiravo. 
E così è stato anche lo scorso week end, avendo deciso di non andate più a una gara per motivi di lavoro e avendomi comunque tenuto il sabato libero ho pensato quasi quasi vado a fare la Trans d'Havet,  così il giorno prima mi trovo già un pettorale. Lavoro 11 ore, passo a salutare papà e parto per Valdagno, la partenza era a mezzanotte. Sentivo che dovevo andare e mi sentivo felice di poter esserci anch’io per la prima volta in questa gara che da sempre sentivo parlare ma che mai ero arrivata a correre.
Roberto: Ciao Matteo, grazie mille! Tornare a vincere la Trans d'Havet dopo il 2018 per me significa veramente tanto. In primis perché TdH per me significa sentieri di casa, significa raccordare in una linea perfetta tutte le Piccole Dolomiti da Piovene a Valdagno. Ma anche e soprattutto perché in questi anni ne sono intercorse di cose nel mezzo e dopo tutto non era per niente scontato tornare a tagliare quel nastro in centro a Valdagno, men che meno sotto le 10h. Posso semplicemente dire di essere felice come un bambino per questa cavalcata in Piccole, mi sono divertito dal primo all'ultimo metro.

Bisogna saper aspettare e pazientare, accettare quello che viene e riorganizzarsi al più presto, rimodulando piani, programmi e obiettivi, senza mollare del tutto.
A chi la dedichi?
Cristiana: La dedico al mio papà, malato ormai in una situazione molto brutta, che prima di partire con quel filo di voce rimasta mi ha salutata dicendomi: ‘Vinci’! E così mi sono promessa di fargli questo regalo, mi ha dato tanta forza, sicurezza e tranquillità.
Roberto: Dedico questa vittoria ai miei nonni, che non son più qui con me e a mia nonna che purtroppo da qualche settimana è costretta a letto. La dedico a loro che mi seguono sempre sulle vette di casa.
Te lo aspettavi? Criticità?
Cristiana:
Se me l'aspettavo questo non lo so, ma so che volevo fare questo regalo a papà. Premetto che l'ultima volta che avevo corso 80 km era gennaio ma non ho avuto particolari crisi e quando sentivo le gambe doloranti pensavo che non erano nulla a confronto dei dolori di papà e che la sua gara con la vita era molto più dura della mia e così concentrata sempre sul mio obiettivo sono arrivata a Valdagno vincente.
Roberto: Allora diciamo che avevo dichiarato di voler provare a stare attorno alle 10h di gara, magari qualche minuto sotto. Quello era l'intento, ma tra il dire e il fare c'era di mezzo una Trans d'Havet. Nel 2018 chiusi in 9h:37' che di per se era un crono per me impensabile, ma conseguito su un percorso gara modificato qua e la per il temporale e la grandine presa durante la notte in particolare sul Novegno e sulle 52 Gallerie del Pasubio. Quest'anno 9h44' sul percorso originale e leggermente incattivito dalle crestine di Montefalcone mi lascia veramente contento. La gara è filata più pulita del previsto, ben gestita fino a metà per poi giocare le cartucce buone da Campogrosso in poi. Le temperature hanno aiutato dopo il temporale che ha sfogato giusto prima della partenza, quindi direi che meglio di così non poteva proprio andare.

In gare di ultratrail bisogna saper accettare e gestire la fatica andando sempre avanti e cercando risorse interne che danno coraggio per continuare fino alla fine.
Cosa porti con te?
Cristiana: Felice di non aver mollato di aver ritrovato quelle sensazioni che da tempo non sentivo ma soprattutto piena di gioia per aver esaudito la richiesta di papà.
Roberto: Porto con me le farfalle nello stomaco che accompagnano ogni pre TdH, l'immagine delle frontali in lontananza sulle Gallerie del Pasubio, delle prime luci dell'alba che illuminavano il Gruppo del Carega e le decine di manifestanti che mi hanno accolto in quell'ultima striscia di sanpietrini all'arrivo.
Una parola o una frase che ti ha aiutato a crederci e andare avanti?
Cristiana: È stato lui la mia forza a tenere duro, per poterlo andare a trovare per dirgli: ‘Ho vinto Papà’, poi martedì mattina è mancato. Mi ha lasciato un vuoto immenso ma la consapevolezza che ancora posso farcela, che ancora posso raggiungere qualche traguardo, che ancora non è arrivato il momento di mollare. La Trans d'Havet quindi rimarrà per sempre nel mio cuore non solo per la vittoria ma soprattutto per aver esaudito il desiderio di papà.
Roberto
: Ripetevo a me stesso durante tutte le prime fasi della gara: mantieni la calma, la gara è lunga e sai cosa devi fare, la gara inizia a Pian delle Fugazze. Qui e ora, goditi il momento.

Gare lunghissime ma non bisogna pensare a tutto il pacchetto ma a godersi e far bene passo dopo passo, considerando che si può affrontare tutto, passa tutto, fidandosi di se stessi e ricordando quello che di buono si è fatto in precedenza.
Prossimi obiettivi?
Cristiana: A settembre avrò un solo obiettivo, Adamello ultra trail sulla distanza dei 170km, per cui ora cercherò di prepararmi al meglio. Grazie infinite.
Roberto: Ora la testa è proiettata a Chamonix per il 1 Settembre dove voglio nuovamente ributtarmi in quell'ottovolante chiamato UTMB, vediamo un po’ cosa saprà regalare quest'anno!

E dopo una gara di 80km di ultratrail considerata estrema corsa e vinta nel mese di luglio, Cristiana e Roberto raddoppieranno le distanze mettendosi in gioco in gare di 170km. Il 1° Settembre Roberto correrà l’Ultra Trail Tour du Mont Blanc 170km e v
enerdì 22 settembre 2023 alle ore 09.00 Cristiana sarà a Vezza d’Oglio (BS) alla partenza dell’Adamello Ultra-Trail 170 Km.

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230

Nessun commento:

Translate