Matteo SIMONE
Giovedì 10 agosto 2023 ha avuto luogo l’Alpago Sky Super 3(21,3 km, 1.980 m d+), una gara che si svolge dal 2013 in memoria di tre ragazzi del Soccorso Alpino caduti sul Monte Cridola il 10 agosto del 2012: David Cecchin, Maudi De March e Andrea Zanon.
Il vincitore è stato Gianpietro
Barattin, precedendo Eddj Nani, Francesco Lorenzi, Sergio Bonaldi, Marco De Meo,
Enrico Bonati. Tra le donne ha vinto Giulia Pol, precedendo Shari Chenet e
Alessandra Olivi.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato a fare sport fin da piccolissimo soprattutto nella stagione
invernale praticando sci alpino. Successivamente sono stati svariati gli sport
che ho praticato (sci freestyle, mtb downhill, kayak, windsurf…). Negli ultimi
anni mi sono focalizzato sullo sci d’alpinismo e la corsa in montagna.
Nello
sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? Sicuramente il mio allenatore
Alessio Camilli che mi segue da ormai molti anni con la programmazione degli
allenamenti. Da poco è entrato a far parte della mia vita anche un
nutrizionista che mi segue con un piano alimentare corretto.
Per puntare alla performance nello sport
c’è bisogno di passione, motivazione, costanza, impegno, determinazione ed è
opportuno farsi seguire da persone esperte e competenti per cercare di fare
sempre meglio.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Devo sicuramente ringraziare i
miei genitori che mi supportano sempre seguendomi nelle gare che faccio e anche
la mia ragazza che mi stimola sempre a far meglio. I miei amici mi considerano
pazzo perché non farebbero mai tutti i sacrifici che faccio io.
Cosa
c’è dietro un successo?
Tanti sacrifici e rinunce.
Quando si raggiungo risultati
soddisfacenti e importanti, si vorrebbe fare sempre meglio cercando di curare
ogni dettaglio e seguendo uno stile di vita salutare, senza temere la fatica e
considerando il costo da pagare n termini di rinunce e sacrifici.
Quali
capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Sicuramente una mia caratteristica
è di non mollare mai e crederci sempre anche quando le cose non vanno per il
verso giusto. Mi impegno molto e raramente trasgredisco dalla mia vita sportiva
nonostante i miei amici vorrebbero che mi divertissi di più.
Quali
abilità fisiche e mentali bisogna allenare?
A livello fisico bisogna allenare la muscolatura, il fiato e la fase cardio. A
livello mentale il fatto di non mollare mai e non abbattersi alle prime
difficoltà.
Per
quali aspetti e fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Non ho mai avuto la necessità di
frequentare uno psicologo, anche se sono convinto che il fattore psicologico
sia molto importante.
La pratica di uno sport non richiede
solo allenamento fisico ma anche sviluppo di abilità mentale per gestire
eventuali percorsi di gara difficili o periodi di demotivazione dove bisogna
focalizzarsi e sviluppare consapevolezza, autoefficacia, resilienza.
Che
significato ha per te una vittoria o sconfitta?
Le sconfitte non le considero una delusione ma sicuramente un motivo per fare
sempre meglio. Le vittorie sono invece il realizzarsi di qualcosa in cui ti
impegni quotidianamente.
Nella
pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Le difficoltà possono essere
molteplici come il clima, crisi improvvise o la non conoscenza del tracciato di
gara. Tra i rischi sicuramente abbiamo gli infortuni.
La
tua gara più difficile?
Il Gran Raid delle Prealpi, unica gara che non ho portato a termine a causa del
troppo caldo sofferto.
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Gli infortuni gli ho superati
grazie a fisioterapisti che mi hanno seguito quotidianamente durante la
riabilitazione.
La vita è fatta di salite e discese,
momenti piacevoli e spiacevoli così come nello sport si può vincere e perdere
ma se si dà la giusta importanza all’esperienza fatta si può sempre migliorare
apprendendo dall’esperienza e potenziando eventuali criticità.
Quali
sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima della gara sono sempre molto
euforico e non vedo l’ora di andare ai nastri di partenza; durante la gara
cerco di concentrare tutte le mie energie per dare il massimo. Dopo una gara
invece possono essere tante le sensazioni in base alla prestazione data,
sicuramente in testa ho sempre l’idea di poter far meglio ma comunque finita
una gara non vedo l’ora di indossare un nuovo pettorale.
Ogni gara risulta essere una grande
opportunità per mettersi in gioco, fare esperienza, capire come si è, a che
punto si è di una data preparazione e si portano a casa sempre tanti incontri e
insegnamenti utili.
Un
messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Impegnarsi e credere sempre nei
propri obbiettivi, non dare nulla per scontato poiché al giorno d’oggi nello
sport non si improvvisa nulla.
C'è
stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? Assolutamente no.
Hai
un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno?
Nel mio sport sicuramente Kilian Jornet Burgada che è stato ed è ancora un
riferimento importante per tutti noi
Kílian Jornet (classe 1987),
scialpinista, ultramaratoneta e skyrunner spagnolo. Campione mondiale sci
alpinismo Individuale 2011 e 2015. Campione mondiale sci alpinismo Vertical
race 2010, 2011, 2013, 2015 e 2017. Campione del mondo skyrunning chilometro
verticale 2014 (Mont-Blanc Vertical Km). Campione del mondo Buff Skyrunner
World Series 2007, 2008, 2009, 2012, 2013, 2014, 2018. Campione del mondo
Skyrunner World Series Ultra 2010, 2014. Campione del mondo skyrunning 2010
(Giir di Mont), 2014 (Mont-Blanc Marathon). 1º alla Western States Endurance
Run 2011 in 15h34', primo vincitore non statunitense; vincitore in assoluto più
giovane in tutte le 38 edizioni della gara. Record della traversata dei Pirenei
2010 (8 giorni e 3 ore). Record GR 20 nel 2009 (32h54').
Una
parola o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Mi rivedo molto nella frase di
Mennea “La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni”
Sogni
realizzati e da realizzare?
Sogni veri e propri per ora non ne ho realizzati, ma ne ho un cassetto pieno.
In
che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? Non mi sento un riferimento, mi
sento semplicemente me stesso e libero in ciò che faccio.
Cosa
toglie e cosa dà lo sport?
Toglie da percorsi di vita non corretti e sani. Lo sport da libertà e sfogo.
Quali
sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? Ogni allenamento è importante,
compreso il riposo. Cerco di non dare più o meno importanza a un allenamento.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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