mercoledì 17 febbraio 2016

La prossima maratona di Roma corri per Sport Senza Frontiere Onlus!!


Attraverso il Progetto “FOR GOOD”, l’associazione onlus Sport Senza Frontiere ha scelto di aderire al Charity Program della Maratona di Roma al fine di reperire su Roma i fondi necessari a garantire a 15 bambini svantaggiati un percorso sportivo di un anno integrato da uno screening e monitoraggio sanitario.
Sport Senza Frontiere da anni si batte per l’integrazione sociale attraverso lo sport.
Per questo motivo, sotto la guida di operatori qualificati e in collaborazione con una rete solidale di partner e associazioni sportive, organizza percorsi sportivi gratuiti per bambini e adolescenti che si trovano in una situazione di grave disagio sociale.
I fondi raccolti fino ad oggi hanno consentito a Sport Senza Frontiere di ampliare il proprio raggio d’azione e, grazie al progetto “FOR GOOD”, l’associazione opera a Milano, Roma, Napoli e Buenos Aires con l’obiettivo ambizioso di seguire 700 bambini e adolescenti svantaggiati provenienti da quartieri a rischio e particolarmente disagiati.
Lo sport ha lo straordinario potere di incidere profondamente sulle persone e quindi di influire sul cambiamento di tutta la società.
Per questa ragione è importante permettere a tutti di praticarlo, anche ai bambini più svantaggiati, importante è anche contribuire ad elevare lo sport a veicolo di educazione, inclusione sociale e benessere di tutta la Comunità.
Per questo motivo ho deciso di correre i 42 km della prossima Maratona di Roma per i bambini seguiti da Sport Senza Frontiere

martedì 16 febbraio 2016

La forza della passione e della determinazione

Matteo SIMONE

Ci vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi ad un periodo di preparazione atletica, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e non tutti sono disposti a questi impegni.

Quindi, la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le pretese, più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi, di investimento di tempo.
Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale.

Sviluppare la resilienza per prevenire il doping

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 

Gli atleti resilienti sono meno propensi a fare uso di sostanze dopanti, ma di fronte a sconfitte e frustrazioni si mettono sotto con l’impegno, la tenacia, la forte motivazione e fanno in modo di riuscire nel loro intento o, comunque, se non riescono a tornare ai vertici possono considerare e valutare i propri limiti senza cercare di barare per superarli ed ottenere vittorie o prestazioni truccate.

La resilienza, il cui significato è: “mi piego ma non mi spezzo” (mentre mi piego mi preparo), sta a significare che il vero campione esce fuori dalle sconfitte con più voglia riscattarsi, di far meglio, di migliorare gli aspetti, le aree in cui ha mostrato carenza. 

Non mollare fino all’ultimo secondo

Matteo Simone 

“Si può assaporare completamente una situazione piacevole, senza dispiacersi quando finisce perché si comprende che ogni cosa è destinata a passare.”
William Hart

Le persone dotate di alta resilienza sono flessibili, sanno adattarsi con prontezza a nuove situazioni.
Il Campione Olimpico di Takewondo, Carlo Molfetta in una intervista riportata su Idea Sport, Notiziario della Confsport Italia, spiega come ha vinto l’Olimpiade: 
Sono una persona caparbia, cerco sempre di raggiungere le mete che mi prefiggo. È la stessa caparbietà che mi ha permesso di non smettere di fare Taekwondo quando, negli anni che vanno dal 2005 al 2008, ho subito quattro interventi alle ginocchia. Quindi, il ‘Non mollare fino all’ultimo secondo’ rappresenta il mio tentativo di raggiungere il sogno che avevo da bambino.

lunedì 15 febbraio 2016

Campionato di Cross individuale e di Società Senior/Master




 

 

A Manfredonia, situata alle porte del Gargano, si può riscontrare sempre più un incremento nelle persone che praticano attività fisica con diverse modalità.

Ci sono i camminatori del Lungomare, i corridori di diversi team, tra i quali “Gargano 2000 Manfredonia”, “Manfredonia Corre”, gli ultra-camminatori eco-spirituali del Team Frizzi e Lazzi che si cimentano in distanze più lunghe e percorsi impegnativi.

Manfredonia è anche terra di triatleti, ed alcuni di questi si dilettano in distanze streme come l’IRONMAN che consiste in una competizione Nuoto 3800m, Bici 180km e Corsa 42.2km.

Domenica 06 marzo 2016, Villaggio Santa Lucia, San Giovanni Rotondo (Strada Statale 89, km. 180,C.da Posta Tuori), il Comitato Provinciale FIDAL Foggia e l’ASD Gargano 2000 in collaborazione con il CONI, organizzano i Campionati Provinciali di Cross riservati ai tesserati FIDAL in regola con il tesseramento per la stagione in corso.

PROGRAMMA TECNICO

domenica 14 febbraio 2016

L’ultracorsa diventa una palestra di vita

Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta

Ad Arco si è svolto un evento interessante presso il Palazzo Panni, con il patrocinio del Comune di Arco, Assessorato allo Sport. Ultramaratone ed ultratrail, esperienze ed emozioni raccontate da Sonia Lutterotti e Roldano Marzorati, Ospite della serata Matteo Simone, psicoterapetuta e psicologo dello sport. 

Lo sport di resistenza come metodo per affrontare le fatiche di tutti i giorni. Raccontare per immagini e filmati l’essere ultramaratoneti calati nel contesto sociale fatto di lavoro, allenamenti e vita quotidiana.
Sonia Lutterotti e Roldano Marzorati hanno fatto di questo sport una passione di vita ed hanno scoperto una sorta di elisir che fa restare sempre giovani in compagnia di belle persone che partecipano e frequentano questo mondo fantastico delle lunghe distanze.

giovedì 11 febbraio 2016

Matteo Simone e Daniele Baranzini: Ultramaratoneta, un'analisi interminabile

Matteo SIMONE, Psicologo
3804337230- 21163@tiscali.it 


“La corsa porta un messaggio. Quando non viene espresso prima di partire, viene spesso colto lungo la strada…E quando arriva, allora il tuo passo diventa lucido” (Daniele Baranzini)

Ultramaratoneta: analisi interminabile di Matteo Simone e Daniele Baranzini. 
Questo libro esprime il senso o il “non senso” della corsa nelle lunghe distanze, il concetto della corsa per molte ore o per tanti chilometri. 
Daniele scrive la sua vision onirica della corsa lunga e Matteo la cerca nelle parole dei suoi racconti. 
Matteo è l'archeologo, Daniele è l'antica città dei sogni. 
Il mondo dell'ultramaratona, viene "visitato" da Matteo come un interprete delle storie vissute da un attore che corre, Daniele. 
Daniele e Matteo dialogano a distanza sul quello che è il senso dell'ultramaratona: la lunghezza, il tempo, la fatica, la gioia, il dolore, per alcuni anche una “lucida pazzia”
Daniele è pura corsa, senza corsa non può esistere. E alla fine questo ragazzo diventa corsa infinita e interminabile, l'ultramaratona. 

Translate