Matteo Simone
Fare da guida a un atleta non vedente o ipovedente è un’esperienza e un’opportunità unica e arricchente, bisogna proporsi, bisogna sperimentarsi, bisogna essere scelti per fidarsi e affidarsi.
Si seguito Stefano racconta la sua
esperienza di atleta guida rispondendo ad alcune mie domande.
Come
hai deciso di fare questa gara di duathlon?
“Con Loris già da tempo pensavamo di fare una gara di triathlon. Allo scopo
abbiamo cercato e trovato uno sponsor, grazie al quale è stato possibile
acquistare un tandem. Agli allenamenti di corsa, abbiamo quindi aggiunto uscite
in bici e qualche nuotata in piscina.