Dott. Matteo Simone
Sensibilizzare all’autoconoscenza con l’intento di individuare proprie risorse, qualità, capacità ai fini di una progettualità a breve, medio, lungo termine.
Approfondire la conoscenza di se stessi, il proprio stato d’animo, bisogni, esigenze e individuare risorse personali, caratteristiche, qualità, capacità che aiutano a pianificare e progettare un futuro in ambito individuale, relazionale e lavorativo. La consapevolezza del momento presente, illustrata da William Hart nel libro La meditazione Vipassana - Un’arte di vivere: “Se siamo in grado di sviluppare la capacità di essere consapevoli del momento presente, possiamo servirci del passato, come guida, per regolare le nostre azioni future. Questo è il sentiero del qui e ora, della consapevolezza del momento presente. Ogni giorno, nel compiere le azioni abituali, dobbiamo essere concentrati.”
René Cuneaz: personal best maratona Siviglia 2h12’48”; 22° maratona Europei Atletica 2022 Monaco.
Hai sperimentato il limite nelle tue gare? “Io ho una sensibilità incredibile del mio limite. Sento se sto correndo più piano o più forte della mia soglia. In maratona è un pregio. Quando provo ad andare oltre faccio talmente tanta fatica che rischio di pagare lo sforzo calando notevolmente il ritmo. Per questo molte volte, in gare anche più corte, mi stacco dal gruppo e continuo col mio passo. Molti atleti, solitamente, li riprendo nel finale di gara.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara? “Nel pre-gara, solitamente sono teso e nervoso ma poi lo scarico in gara. Durante la competizione sono concentrato sul ritmo e sulle sensazioni. Nel post gara escono le emozioni sia positive sia negative in base al risultato.”
Sonia Scialanca terza donna alla 6h di Roma, Memorial Antonio Raso
Quali sono gli ingredienti del successo? Che domandone! Mi sembra un po’ esagerato che venga posto proprio a me! Per la mia limitata esperienza, posso dire che in questo sport ci vuole costanza, tenacia, coraggio e passione. Ci vuole un attento ascolto del proprio corpo, consapevolezza e perfino studio: in questi anni ho letto moltissimi libri più o meno tecnici sulla materia. Ci vogliono i consigli dei professionisti, di vario tipo, dall’allenatore al fisioterapista, al nutrizionista. Ma credo che il grosso sia fatto dalla singola persona, che mette insieme tutti questi input e capisce cosa sia meglio per se stessa.
Marco Marchei: La maratona mi ha portato a correre due Olimpiadi
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Grazie allo sport ho potuto vincere le prime timidezze che mi derivavano dalla provenienza da un piccolo borgo. Anche solo recarmi in altri paesi della provincia – ma successivamente della regione e, infine, di altre regioni – mi rese in poco tempo più disinvolto e in generale molto meno timoroso. La pratica della corsa, da parte sua, mi ha fatto scoprire precocemente lati del mio carattere che ancora non conoscevo; come quella che allora chiamavo grinta e che poi, più correttamente, ho definito determinazione; o come la capacità organizzativa necessaria per coniugare al meglio i tempi per gli allenamenti e le gare con quelli della vita quotidiana; o, ancora, l’ambizione, “requisito” a mio parere indispensabile per procedere nell’attività sportiva di alto livello. Per ultima, ho scoperto di avere una grande resistenza alla fatica fisica e alle tensioni: una doppia qualità che in ambito lavorativo mi è poi servita moltissimo.
Risorse
Individuare proprie risorse (qualità, capacità) ai fini di una progettualità a breve, medio, lungo termine. Individuare risorse personali (caratteristiche, qualità, capacità) che aiutano a pianificare e progettare un futuro in ambito individuale, relazionale e lavorativo. Individuare risorse personali (esprimerle e scriverle)
Bisogna essere consapevoli delle proprie risorse (capacità, qualità, caratteristiche, talento), volere davvero qualcosa di importante, seguire un percorso, piano, programma di allenamento mirato.
Si definisce chiaramente l’obiettivo e le risorse per raggiungerlo.
È importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto, indossare l’obiettivo raggiunto.
Individuare risorse personali, esprimerle e scriverle e utilizzare l’esercizio di EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), l’abbraccio della farfalla che prevede un’autostimolazione bilaterale dandosi dei colpetti sulle braccia incrociando le braccia.
Autoefficacia
L’autoefficacia è la convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, o in altre parole, di raggiungere un certo livello di prestazione.
L’autoefficacia viene definita dallo psicologo Albert Bandura come “la fiducia che una persona ripone nella propria capacità di affrontare un compito specifico”.
Lavoro sull’autoefficacia attraverso il ricordo di un’esperienza positiva dove si è sperimentato successo o comunque di riuscita, di averci saputo fare.
Individuare nel passato un evento, episodio, situazione dove si è sentiti competenti e sperimentato successo e poi scriverle su un foglio.
Come rafforzare le convinzioni di autoefficacia? Ricorda un evento, episodio, prestazione, dove sei riuscito, quali erano le sensazioni? Cosa ha contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
Michelle Bassanesi, triathlon: Nulla è davvero impossibile se ci credo e ci lavoro
Cosa diresti a te stessa di 10 anni fa? Credi in te stessa. Ce la fai. Credi nel processo. Prendi il tuo spazio e il tuo posto. Non importa se il percorso sembra incerto, ogni passo ti porterà verso qualcosa di straordinario. Le piccole azioni eseguite ogni giorno portano molto lontano. Ricordati di sorridere e di fare tutto con il cuore.
Carolina De Rosa: Credere in sé stessi e non darsi mai per vinti
Un'esperienza che ti dà̀ la convinzione di potercela fare? Non ho un'esperienza in particolare ma ricordo bene tutte le volte che ho pensato di non potercela fare e invece alla fine sorprendermi nel raggiungere traguardi inaspettati. La chiave in questo caso è credere in sé stessi e non darsi mai per vinti.
Quali sono gli ingredienti del successo? Avere fiducia in sé stessi, essere perseveranti e non dimenticarsi mai di divertirsi e sorridere.
Irina Masanova, vincitrice e 2^ assoluta Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens 490km 2 giorni 18h41'09"
In questa competizione, quali abilità e caratteristiche devi avere? Quali sono le difficoltà e i rischi? Devi avere un carattere forte e fiducia in te stesso, conoscenza del significato del tuo viaggio personale, devi essere inflessibile e fiducioso. Potresti avere le gambe deboli, ma uno spirito forte ti permetterà di superare tutto. Le difficoltà sono montagne, pendii, cani selvatici, auto veloci e strade strette. Le difficoltà sono le tue debolezze interiori, la tua paura.
CAR: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza.
Una chiave per il benessere e il successo che racchiude tre aspetti: Consapevolezza di se stessi, proprie risorse, capacità e limiti; Autoefficacia, fiducia in se stessi, ancorarsi a precedenti esperienze di competenza e successo; Resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili.
Metodi e tecniche di rilassamento e attivazione
Il posto sicuro (esercizio volto a individuare un posto anche immaginario dove si è sperimentato pace e serenità); il flusso di luce (facendo immaginare un flusso di luce che si diffonda dalla sommità della testa e si sofferma in parti del corpo dove c’è eventuale sensazione spiacevole); esercizio di centratura e respirazione addominale (Essere concentrati, consapevoli, nel qui-e-ora, focalizzare la propria attenzione sul proprio bisogno che si vuole soddisfare oppure sull’obiettivo che si vuole raggiungere, senza distrazioni, senza pensieri estranei); la meditazione; visualizzazioni.
Posto sicuro: individuare un posto sicuro dove si è sperimentato pace, serenità, tranquillità, sicurezza, in modo multisensoriale individuando colori, suoni, odori, parte piacevole in una parte del proprio corpo. Esprimerlo verbalmente e scriverlo sul foglio.
Quando si è tesi, si è ansiosi prima di fare qualcosa di importante nella vita, nello sport, nel lavoro, è importante pensare qualcosa di positivo, di bellissimo, in psicologia dell’emergenza si parla di posto sicuro si invita a ricordare, pensare, immaginare, visualizzare un posto dove si è sperimentato pace, serenità, tranquillità, questo aiuta a rilassarsi.
Esercizio EMDR del flusso di luce: scansione corporea e qualora si individuano sensazioni spiacevoli da qualche parte del proprio corpo immaginare che un flusso di luce del colore che si preferisce e che serve in quel momento attraversa tutto il corpo e si sofferma nelle parti dove c’è eventuale tensione, negatività e poi si prosegue verso le piante dei piedi per poi fuoriuscire.
"La meditazione è un dono che potete fare a voi stessi ogni giorno...È un momento per stare in pace e assaporare la gratitudine, e rappresenta una pausa dalle preoccupazioni e dallo stress della vita di tutti i giorni. Immaginate che la meditazione sia una specie di vacanza dai problemi. Anche se questi ultimi saranno ancora lì dove li avete lasciati quando terminerete la meditazione, scoprirete di sentirvi molto più centrati e meglio equipaggiati per risolverli”.
(Elrod H. (Autore), Guerrieri M. (Traduttore), The miracle morning. Trasforma la tua vita un mattino alla volta prima delle 8:00, Macro Edizioni, 2016)
Visualizzazioni: il primo avversario da battere è se stessi, a volte ci si sente insicuri, non si crede sufficientemente in se stessi, si pensa che l’obiettivo sia irraggiungibile, il primo lavoro da fare è mentale: vedersi vincitore, sconfiggere le credenze negative e poi la strada diventa più percorribile.
Liberato Pellecchia (Maratona di Berlino PB 2h14'28): “Spesso negli allenamenti o nei momenti che mi prendo per me stesso visualizzo o immagino spesso le gare che preparo con l'idea: ‘se lo sogni lo puoi fare’.”
È importante lavorare su obiettivi, superando errori e sconfitte, si impara da tutto ciò che succede e si può fare meglio in futuro come individui e come squadra, conoscendosi meglio.
Solo mettendosi in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio.
Lo sport è fatto anche di relazioni con altri amici di sport, con persone che aiutano a far meglio e con cui si costruiscono obiettivi insieme
“Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso”. (William Hart)
Il Campione del mondo 100km 2022 Haruki Okayama 3° ai mondiali 100km 2024 6h37'39"
Prossimi obiettivi? Il mio prossimo obiettivo è stabilire un nuovo record mondiale alla maratona di 100 km.
Haruki, nato il 1994, sembra essere un atleta fortissimo e ha i seguenti Personal Best:
Maratona 2h14’31 alla “The 76th Lake Biwa Mainichi Marathon”, Otsu (JPN) il 28 febbraio 2021;
10.000 Metri 29’53”68 all’85th Heisei International University Games nel 2020;
Campione del Mondo 100km a Bernau (GER) con il suo Personal Best di 6h12’10” il 27 agosto 2022, precedendo due giovanissimi atleti nati nel 1997, il connazionale Junpei Yamaguchi 6h17’19” e l’olandese Piet Wiersma 6h18’47”.
Quando si fa qualcosa ritenuta importante bisogna esserci con il corpo e con la mente.
Bisogna focalizzarsi sul momento presente e sul compito che si appresta a fare per non sbagliare, per cercare di fare del proprio meglio per far fruttare tempo e soldi investiti nella preparazione.
A volte il fisico o la mente accusa un blocco o una resistenza dovuta a stanchezza fisica o mentale.
Ma se la mente è allenata, se la persona è resiliente, niente fa paura.
Con la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti si può avanzare verso la meta.
A volte è la testa che si mette al comando dell’organismo e decide per te: ti può sabotare, ti può convincere che non ce la fai, che ti devi fermare, che non vale la pena, oppure può decidere che ce la puoi fare, ti fa ricordare altre volte nel passato in cui sei riuscito a fare cose straordinarie.
Sono tanti i vantaggi della pratica di una disciplina sportiva: cura di sé, fisica e mentale, sane abitudini nell’alimentazione, nello stile di vita, metodi e strategie per migliorare lo stato di forma, raggiungere obiettivi sfidanti, difficili ma non impossibili, incremento di consapevolezza, autoefficacia, e resilienza; circondarsi di persone positive e ottimiste.
Lo sport è un mondo dove si può scaricare tensione, ci si può mettere alla prova, puoi sentire il tuo corpo, ti puoi testare, c’è un percorso, un inizio e una fine come è la vita, trovi tanti compagni di viaggio lungo i percorsi e fai dei tratti con qualcuno così come succede nella vita, si attraversano sensazioni ed emozioni, quali ansie, tensioni, paure, stanchezza, incredulità, gioia e niente è stabile, niente è per sempre.
Il bravo allenatore oltre a stilare le tabelle di allenamento, diventa una persona di riferimento dell’atleta, una persona che comunica, che ascolta, che definisce insieme agli atleti gli obiettivi da raggiungere, si confronta con l’atleta su eventuali problemi in allenamento o in gara ed inoltre ha un importante ruolo nel motivare l’atleta.
Dietro successi, titoli, record c’è sempre tanto lavoro, tanta passione e motivazione, tanta fiducia in sé ma soprattutto qualcuno che sostiene, supporta, allena ed è importante tanta gratitudine nei loro confronti che lavorano umilmente di nascosto in attesa delle migliori prestazioni degli atleti che seguono.
Silvia Tombolini, Oro in Europa scherma non vedenti:
Nello sport c’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance? “Penso che sia fondamentale il ruolo degli allenatori che debbono insegnarmi le tecniche e consigliarmi le strategie da mettere in atto durante gli assalti basandosi sulle mie caratteristiche e potenzialità, non solo fisiche, ma anche caratteriali. In sala pesi invece, è importante il ruolo della mia personal trainer che deve scegliere gli esercizi, tenendo presenti le mie esigenze legate allo sport che pratico.”
Anne Audain: Volevo correre più forte e veloce che potevo (I wanted to run as hard and fast as I could)
Anne Frances Audain (1° novembre 1955) ha partecipato a tre Olimpiadi e a quattro Giochi del Commonwealth.
Quali sono gli ingredienti del successo? Concentrazione, disciplina, etica del lavoro, ottima partnership allenatore/atleta. Sapere quando fare marcia indietro quando si verifica un piccolo dolore piuttosto che andare avanti e peggiorare le cose.
Cosa c'è dietro la prestazione, la vittoria, le Olimpiadi? Ottima partnership allenatore/atleta. Fiducia, fiducia, un piano dettagliato senza distrazioni.
È importante avere un allenatore che consiglia, spiega, tira le somme, fa bilanci, evidenza non solo criticità ma anche quanto fatto bene con feedback costruttivi che aiutano a sviluppare consapevolezza nell’atleta e a far meglio la prossima volta.
Rodrigo Freeman 13° alla Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens 490 km 13in 3 giorni 18h03’24”
Quali sono gli ingredienti del successo? La costanza nell'allenamento è fondamentale nell'ultrarunning. Quando lavori e hai una famiglia devi essere creativo per trovare il tempo per allenarti, può essere difficile. Ma se vuoi davvero qualcosa, troverai il tempo.
Chi ti ispira? In genere sono ispirato da persone normali come me che vanno al lavoro e gestiscono allenamenti e famiglia. Non sono ispirato da atleti d'élite. Una persona che mi ha ispirato di più è il mio amico Mark Thornberry che, nonostante un cancro terminale al fegato, ha corso la Grand Union Canal race in Inghilterra di 250 km.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Attualmente ho il record di 6 giorni per il Brasile, ma vorrei migliorarlo per battere il record sudamericano. Mi piacerebbe anche correre 1000 km e 1000 miglia.
Simona Morbelli
Quali meccanismi psicologici ti aiutano a partecipare a gare estreme? “La motivazione credo sia la componente principale. Fare qualcosa che ti piace e farlo con degli obiettivi porta ognuno di noi a migliorarsi e non mollare. Forza, determinazione, costanza, resilienza, nel momento stesso in cui sei realmente motivato il tuo corpo aiutato dalla tua mente ti può portare ovunque.”
Il motore del suo successo è la motivazione, con la motivazione si è più resilienti, si è più disposti ad affrontare fatica e sofferenza, se manca la motivazione tutto diventa più difficile e si è più disposti a mollare.
Antonio Jesus Aguilar vice campione mondiale 100km 2024 in India 6h25'54"
Sogni da realizzare? Prossimi obiettivi? Non ho nessun sogno specifico. Voglio godermi qualunque cosa arrivi. Stare bene in salute. Ho ancora molte gare belle e brutte davanti a me. Continuerò a imparare... andrò ovunque sia la mia motivazione. Adesso mi sto godendo l'ultramaratona senza chiudermi a nulla.
Importante e basico è la motivazione che permette di continuare a fare cose considerate molto grandi, impegnandosi e partecipando a competizioni importanti.
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/
Libri: http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
Nessun commento:
Posta un commento