Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
Tra il 21 e il 25 novembre 2024 ha avuto luogo l’8th Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens 490 km corsa su strada.
Dei 63 atleti alla partenza di cui 57 uomini e 6 donne, solamente 23 hanno completato l’intero percorso di 490 km, di cui 21 uomini e 2 donne. Tra le donne ha vinto la russa Irina Masanova (2^ assoluta) con record di 2 giorni 18h41'09", il precedente record era dell’ungherese Maraz Zsuzsanna 2 giorni 19h54’12”; la seconda donna è stata la polacca Milena Agnieszka Grabska-Grzegorczyk 3 giorni 08h28’35”.
Il vincitore assoluto è stato il russo Ivan Zaborski con record di 2 giorni 04h52’28”, secondo uomo il polacco Lukasz Sagan 3 giorni 03h33’13” alla sua 5^ partecipazione di cui 4 vittorie nel 2018, 2019, 2020, 2022 e deteneva il precedente record di 2 giorni 17h22’14”; completa il podio il ceco Ondrej Jerhot 3 giorni 08h57’09”.
Da menzionare il 4° uomo che ha corso tutte le 8 edizioni Georgios Zachariadis, classe1967, 3 giorni 09h39’23” e l’atleta più giovane a completare la gara è stato il polacco Patryk Swietochowski, nato il 1° novembre 2004, in 3 giorni 23h33’29”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza della vincitrice Irina, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Congratulazioni per la vittoria dell'ASA? Soddisfatta? Grazie. Ovviamente soddisfatta.
A chi la dedichi? Dedico questa vittoria a me stessa dal 2021, quando mi sono ritirata al km 170 della Spartathlon.
La Spartathlon è una gara già considerata estrema con partenza da Atene e arrivo a Sparta dopo 245km, per rifarsi Irina ha raddoppiato ha partecipato alla gara di distanza doppia 490 km, cioè da Atene a Sparta e Ritorno.
A volte le sconfitte servono per rifarsi, per avere più stimoli, per capire proprie criticità e potenziarle cercando di fare meglio la prossima volta.
Cosa e chi ha contribuito alla tua prestazione? Questa vittoria non sarebbe avvenuta senza mio marito, prima di tutto lo ringrazio. Ed è molto importante che abbia avuto un autista e amico Takis qualche giorno prima della gara. Entrambi hanno fatto di tutto per il mio benessere e la mia vittoria.
Trattasi di gare considerate estreme dove si sta in piedi avanzando correndo o camminando per giorni interi, mattina, pomeriggio, sera e notte e c’è bisogno di sostegno, conforto, vedere familiari e amici che incoraggiano ed è duro anche per chi sostiene stare svegli e in piedi per l’intera durata della gara.
Cosa pensano la famiglia, gli amici e i colleghi di questa prestazione? Che sono una donna pazza, forte e incredibile.
In effetti chi fa cose fuori dall’ordinario e cioè straordinarie viene considerato pazzo, ma trattasi veramente di persone che riescono a fare cose incredibili, credendoci prima di tutto, impegnandosi, curando ogni dettaglio.
Un episodio curioso, bizzarro e triste di questa gara? Gli dei greci mi hanno dato un amico cane per la parte difficile della gara (cima della montagna). Quando sono caduta e ho sbattuto il viso e le ginocchia, ho visto solo il sangue, ma non ho sentito alcun dolore. L'unica cosa triste: gli ultimi 3 chilometri con traffico e persone spaventose. Gli autisti imprecavano, le auto non ci lasciavano passare e alla fine ci hanno tirato una bottiglia.
Trattasi di una gara lunghissima difficilissima da interpretare, inoltre bisogna attraversare anche una montagna e fare dei tratti al buio dove ogni tanto spuntano dei cani randagi, inoltre vi è traffico ed alcuni autisti sono poco cortesi, davvero una gara difficile ma se c’è motivazione e fiducia si può fare tutto, si può cadere, si possono avere crisi ma ci si può anche rialzare, riprendere dalla crisi e continuare fino alla fine.
In questa competizione, quali abilità e caratteristiche devi avere? Quali sono le difficoltà e i rischi? Devi avere un carattere forte e fiducia in te stesso, conoscenza del significato del tuo viaggio personale, devi essere inflessibile e fiducioso. Potresti avere le gambe deboli, ma uno spirito forte ti permetterà di superare tutto. Le difficoltà sono montagne, pendii, cani randagi, auto veloci e strade strette. Le difficoltà sono le tue debolezze interiori, la tua paura.
È molto chiaro e illuminante la testimonianza di Irina, si tratta di un viaggio dentro se stessi, con le proprie paure e bisogna saper gestire tutto, ogni paura, tensione, debolezza, con grande fiducia e coraggio.
Il momento più difficile della gara? Gli stessi ultimi 3 km e tempesta in cima alla montagna con vento forte, acquazzone, un po' di neve, strada scivolosa e solitudine.
Più dura è la lotta e più glorioso sarà il trionfo, bisogna essere focalizzati sul momento presente, un passo alla volta, con la consapevolezza che si affronta una cosa alla volta, senza scoraggiarsi ma andando sempre avanti.
Cosa hai scoperto di te stessa in questa gara? Che posso fare un po' più di quanto pensassi.
Ogni volta che si riesce in qualcosa si diventa più fiduciosi, incrementa l’autoefficacia, si è più disposti e propensi ad alzare l’asticella, con la consapevolezza che si può fare lavorandoci e credendoci.
Quale allenamento mentale hai usato? Solo lunghe corse come meditazione. La mia vita a Cipro dopo essermi trasferita dalla Russia è di per sé una dura preparazione mentale.
La corsa di lunga durata può essere paragonata a una meditazione, si avanza, si riflette, si pensa, si focalizza sul respiro e le sensazioni corporee e si affronta tutto ciò che accade nello sport e nella vita quotidiana.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati, da realizzare? Questa gara era il mio sogno. Ora ho bisogno di rilassarmi e ottenere un po' di più dalla vita senza troppe corse. L'ho promesso per il mio corpo e la mia anima. Ma so che tornerò.
È importante prendersi il tempo, godere di quanto fatto, recuperare e valutare nuovi obiettivi, mete, sogni, senza fretta, con pace con se stessi.
Come hai vissuto il pre-gara, la gara e il post-gara? È troppo descrivere le mie sensazioni sulla strada, ma dopo il traguardo ce n'erano pochissime, perché ho sentito solo stanchezza e gioia per aver finalmente finito.
Trattasi di una gara molto lunga dove la mente spazia tra problemi, dubbi, timori, difficoltà, voglia di riuscire e quando tutto è fatto, ci si può sedere, rilassare, recuperare, pensare quanto fatto, confrontarsi con familiari e amici. Riposare soprattutto.
Cosa c'è dietro una gara di 490 km? Altri 490, forse più veloce.
Gli allenamenti fondamentali? È solo una corsa con un sorriso, una corsa per divertirsi e per essere felici.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
Irina Masanova vince l’Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens 490km
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
Congratulations for win the ASA? Satisfied? Thank you. Of couse satisfied.
Who do you dedicate it to? I dedicate this victory to myself from 2021, when I dropped out at 170 km of the Spartathlon.
What and who contributed to your performance? This victory would not have happened without my husband, first of all I thank him. And it is very important that I got a driver and friend Takis a few days before the race. Both of them did everything for my well-being and victory.
What do family, friends and colleagues think of this performance? That i am crazy, strong and incredible women.
A curious, bizarre and sad episode of this race? Greek gods give me a dog-friend for difficult part of the race (top of mountain). When i fell down and hitted my face and knees, i just saw the blood, but did not feel any pain. The only sad thing: last 3 kilometers with traffic and scary people. The drivers were swearing, the cars weren't letting us pass, and in the end they threw a bottle at us.
In this competition, what skills and characteristics do you need to have? What are the difficulties and risks? You must have a strong character and faith in yourself, knowledge of the meaning of your personal journey, you must be unbending and confident. You may have weak legs, but a strong spirit will allow you to go through everything. Difficulties are mountains, slopes, wild dogs, fast cars and narrow roads. Difficulties are your inner weaknesses, your fear.
The most difficult moment in the race? The same last 3 km and storm on top on the mountain with strong wind, shower, a little snow, slippery road and loneliness.
What did you discover about yourself in this race? That I can do a little more than I thought.
What mental training did you use? Only longruns like a meditation. My life in Cyprus after moving from Russia is in itself a harsh mental preparation.
Next goals? Dreams realized, to be realized? This race was my dream. Now i necessary to relax and get a little more in life without a lot of runs. I promised it for my body and soul. But i know, i will return.
How did you experience the pre-race, the race and the post-race? It's too much to describe my feelings on the road, but after the finish there were very few of them, because I only felt tiredness and joy from finally finishing.
What's behind a 490km race? Another 490, may be faster.
The fundamental workouts? It just a running with a smile, running for enjoy and happiness.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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