giovedì 14 settembre 2017

Lisa Borzani: Il Tor des Geants è l’esperienza più bella che abbia mai sperimentato!

Matteo SIMONE

La Regina del Tor, anche quest’anno, si conferma la padovana Lisa Borzani classificandosi 11^ assoluta e prima donna, bravissima in 89h40' bissando la vittoria del 2016; al secondo posto si classifica la spagnola Silvia Ainhoa Triguerros Garrote in 97h43'.

Il Tor des Géants con partenza ed arrivo a Courmayeur, è considerato "il trail più duro al mondo", il tempo limite è di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza, il tracciato misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo.

Rocchi Aurelia: Tra 40 e 45 km ho sbagliato la strada e mi sono trovata davanti

Matteo Simone

A volte succede in gara che qualcuno fa il furbo, per esempio fa una parte di gara correndo a piedi e una parte in bici o in auto.

A volte alcuni atleti si mettono d’accordo e corrono un po’ per uno. 
Insomma, se ne vedono di tutti i colori, alcune volte sono scoperti e squalificati o redarguiti da amici o presidenti di società; ma a volte succede anche che ci si perde per distrazione, per maltempo, qualcuno fa tantissimi chilometri in più e poi riprende la sua strada grazie a un passaggio in macchina ripartendo da dove si era perso, a volte qualcuno di proposito fa il furbo.

Silvia Serafini vince il Brenta Trail 45km 2017: Sono contenta di come ho svolto la gara

Matteo SIMONE 

Silvia Serafini vince la seconda edizione del Dolomiti Brenta Trail 45km, con il tempo di 6h06'49", precedendo la polacca Wiktoria Piejak, Federica Iachelini, Marta Miglioli e Cinzia Franchini.

Di seguito Silvia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mi domande.
Come hai deciso di fare questa gara?Ho sentito parlare molto bene di questa gara da più di una persona, quest'anno uno degli organizzatori mi ha invitato a partecipare e ho accettato. I posti che si attraversano effettivamente sono davvero spettacolari.”

Roberto Beretta, PTL 300km 2017: Ero mentalmente pronto a passare momenti duri

Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

La PTL (Petite trotte à Léon) di circa 300 km e 24.000+ è una delle 5 gare dell’UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc). 

È il giro più largo del Monte Bianco, si disputa a squadre, in semi autonomia.
Di seguito Roberto ci racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Roberto, come hai deciso di fare questa impresa?Ho tanti amici nel trail, uno dei più vicini mi ha chiesto di accompagnarlo in questa avventura, io che ho un po' perso la voglia pura di competizione ho visto la proposta come un qualcosa di nuovo, uno stimolo se vogliamo a misurarsi non solo con se stessi e il percorso ma anche con la convivenza in gara di personalità diverse.”

Ascoli Carlo, 65 km Liri: Ho spinto arrivando in grande scioltezza al traguardo


L’impegno, la determinazione, la motivazione pagano sempre, se ti alleni i risultati prima o poi vengono, e quando vengono si assaporano al meglio.
Di seguito Carlo, rispondendo ad alcune mie domande, racconta la sua esperienza di gara estrema sotto un diluvio riuscendo ad indossare la maglia di campione italiano IUTA categoria M35.
Come hai deciso di fare questa gara? “Sono ormai tre anni che partecipo a questa gara, fin dalla prima edizione. Il primo anno tornavo a fare le ultra dopo quasi 2 anni, ero partito come avevo lasciato e dal 40° km ho avuto crampi. Sono stati 25km di crampi continui fino al traguardo, quando sono arrivato sono crollato a terra e gli organizzatori, per paura, mi hanno portato sull'ambulanza. Da allora torno tutti gli anni e dalle 6 ore e 17 minuti del 2015 sono passato alle 5 ore e 45 minuti del 2016 e  alle 5 ore e 22 minuti di quest'anno.”
Una bella progressione di un atleta che sembra essere resiliente, non si è spaventato per i crampi avuti durante la prima edizione ma è ritornato più forte e determinato di prima il2016 e ancora più convinto e fiducioso il 2017. Grande atleta.

mercoledì 13 settembre 2017

Andrea Macchi, 3° al Tor: Testa direi che è il fattore che contribuisce in tutto


Anche a questo traguardo con il suo bimbo in braccio, il grande Andrea taglia il traguardo dopo più di 70 ore di gara, per la precisione 74h51’, arrivando al terzo posto all’ultratrail di 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello positivo, sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, con partenza domenica mattina ore 10.00. Al secondo posto Oliveiro Bosatelli conclude in 69h16’, mentre il più alto è occupato dallo spagnolo Javi Dominguez, 43 anni, che vince l’8^ edizione del Tor arrivando al traguardo di Courmayeur in 67h52’15”.
Di seguito Andrea racconta la sua passione sportiva rispondendo a un mio questionario un po' di tempo fa.

Oliviero Bosatelli, 2° al Tor des Geants 2017

In gara se sono da podio penso a cosa dire all'arrivo 
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Il Vigile del fuoco Oliviero Bosatelli arriva al secondo posto all’ultratrail di 330 chilometri con 24.000 metri di dislivello positivo, sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, con partenza domenica mattina ore 10.00 e tempo di percorrenza di quasi 70 ore, per la precisione 69h16’. 

Ho ascoltato una sua intervista dopo l’arrivo e mi sono piaciute le sue parole, voleva piazzarsi tra i primi 10 ed ha impostato da subito il suo ritmo senza lasciarsi coinvolgere dagli altri, lui che il Tor l’ha già vinto il 2016, lui che mostra di essere maturo, all’età di 48 anni, lui che sembra essere riservato, umile, modesto, zitto zitto sale sul podio sul gradino n. 2. Il gradito più alto è occupato dallo spagnolo Javi Dominguez, 43 anni, che vince l’8^ del Tor arrivando al traguardo di Courmayeur in 67h52’15”. Al terzo posto si è classificato Andrea Macchi in 74h51’.

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