Matteo Simone
A volte succede in gara che qualcuno fa il furbo, per esempio fa una parte di gara correndo a piedi e una parte in bici o in auto.
A volte alcuni atleti si mettono d’accordo e
corrono un po’ per uno.
Insomma, se ne vedono di tutti i colori, alcune volte sono scoperti e squalificati o redarguiti da amici o
presidenti di società; ma a volte succede anche che ci si perde per distrazione, per
maltempo, qualcuno fa tantissimi chilometri in più e poi riprende la sua strada
grazie a un passaggio in macchina ripartendo da dove si era perso, a volte qualcuno di proposito fa il furbo.
Personalmente mi è successo alcune vote di sbagliare strada e fare strada in più, e a volte qualcuno mi ha avvistato che stavo sbagliando strada, una volta addirittura ero primo in una gara non competitiva ed il secondo un certo Samuele Di Giammartino di Cat Sport correttamente e sorprendentemente mi ha avvisato, non approfittando della situazione per passarmi davanti.
Perché scrivo tutto questo, perché è successo a una mia carissima amica Aurelia Rocchi, amica di tanti runner di perdere la strada di gara e ritrovarsi davanti a tutti, questo è accaduto la domenica del delirio del 10 settembre alla Scorrendo per il Liri una ultramaratona di 65 km (40 miglia).
Personalmente mi è successo alcune vote di sbagliare strada e fare strada in più, e a volte qualcuno mi ha avvistato che stavo sbagliando strada, una volta addirittura ero primo in una gara non competitiva ed il secondo un certo Samuele Di Giammartino di Cat Sport correttamente e sorprendentemente mi ha avvisato, non approfittando della situazione per passarmi davanti.
Perché scrivo tutto questo, perché è successo a una mia carissima amica Aurelia Rocchi, amica di tanti runner di perdere la strada di gara e ritrovarsi davanti a tutti, questo è accaduto la domenica del delirio del 10 settembre alla Scorrendo per il Liri una ultramaratona di 65 km (40 miglia).
Che
succede in questi casi, qualcuno accusa, qualcuno offende, sarebbe opportuno
parlare con la diretta interessata e chiedere spiegazioni, o denunciare l’accaduto
ai giudici, o parlare con amici dell’interessata o presidente di società, la
cosa peggiore è offendere e diffamare pubblicamente.
Sono stato interessato dell’accaduto da un amico carissimo, che mi ha
detto le seguenti parole:
“Ho avuto questa brutta sorpresa dal web...cerca anche te di aiutare Aurelia da
questa stupida accusa.”
Provo a sentire Aurelia tu cosa sai? “So che lei aveva sbagliato strada e lo
ha comunicato, infatti poi le hanno calcolato del tempo in più. Basta, finito
lì, poi questi si sono messi a scrivere queste cose.”
Conosco
Aurelia come valore atletico, come persona corretta e sensibile e disponibile
anche come guida ad atleti non vedenti.
Le parole vanno misurate traspare tanta
rabbia.
Io
che mi interesso da un po’ di tempo di questo mondo degli ultrarunner che
considero amichevole, bizzarro, sorprendente anche se ci sono sempre le
eccezioni come i tagliatori della 100km del passatore. Quello che ho fatto
innanzitutto è stato l’essere tranquillo conoscendo Aurelia, la sua generosità
e sensibilità nei confronti degli altri, amici di gara e avversari, il suo
altruismo rendendosi a disposizione come guida per far allenare e gareggiare atleti
con disabilità visiva cioè non vedenti e ipovedenti, insomma l’ho contattata e
riporto di seguito la sua risposta che ha un senso e chiarisce la sua
posizione.
Rocchi Aurelia:
“Ciao Matteo. Non sono mai stata così male in vita mia e non ho mai sofferto
così tanto come sto soffrendo adesso. A Scorriamo con i Liri
tra 40 e 45 km ho sbagliato la strada e mi sono trovata davanti a quelli che
stavano prima di me, forse ho preso una strada più corta senza rendermi conto. All’arrivo subito ho avvisato l’organizzatore.
Ero arrivata in sei ore e 05 poi
mi hanno ricalcolato i km persi e mi hanno messo 6 ore e 35. Una coppia sostiene
che qualcuno mi ha dato un passaggio in macchina. Matteo giuro sui miei figli
che non è stato così ma come faccio a difendermi se non sono brava a
esprimermi. Pensavo di aver trovato la pace in questo ambiente dello sport, avevo
tanto bisogno di tanta pace al di là dei problemi che ho, invece anche questo
mondo è sporco.”
Chi
conosce Aurelia sa chi è, e come è; Aurelia non si deve preoccupare, ho scritto
questo articolo per spiegare tutto.
Riporto un’intervista ad Aurelia Rocchi nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti”, di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice.
Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 2018.
Nel libro “Maratoneti e ultrarunner” è riportata un’intervista ad Aurelia Rocchi e Michele Debenedictis.
Aurelia è menzionata nei libri:
“Correre Con La Mente Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, 25 marzo 2022 di Matteo Simone (Autore).
“Sport, benessere e performance, Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell'atleta” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice.
Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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