lunedì 12 marzo 2018

L’ultrarunner Silvio Trivelloni vince la 6 ore della Reggia di Caserta 2018

Matteo SIMONE 
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Silvio Trivelloni della Lazio Atletica vince la 6 ore della Reggia di Caserta, gara valida come prova del 16^ Gran Prix IUTA di Ultramaratona ed organizzata dalla Podistica Caserta con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Sovrintendenza della Reggia.  

Al secondo posto si classifica Stefano Velatta, il biellese dell'Atletica Paratico, che ha percorso poco meno di 84 km.
Un paio di anni fa ho chiesto a Silvio di rispondere ad alcune mie domande e riporto di seguito le sue risposte. Silvio Trivelloni sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media e poi diventa un Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. 

giovedì 8 marzo 2018

Antonio Catallo: Sogno realizzato? La maglia azzurra agli Europei U20 e U18

Matteo SIMONE

Sono 127 gli atleti convocati per il raduno under 20 di primavera che dal 28 al 31 marzo si alleneranno a Grosseto. 

Sono 92 juniores (nati 1999-2000) e 33 Allievi/e (nati 2001-2002), 64 ragazze e 63 ragazzi. Ci sono 27 velocisti, 26 saltatori, 23 mezzofondisti, 19 ostacolisti, 17 lanciatori, 8 specialisti delle prove multiple, 7 marciatori.
Antonio Catallo, U.S. Foggia Atl. Leggera, è tra i mezzofondisti convocati, classe 1999. Le sue migliori prestazioni: 3000 siepi 8’58”84 Trieste, 3000 m 8’29”3’ Foggia; 1500 m 3’53”59’ Bari; 800 m 1’52”65 Chieti Scalo, 5000 m 14’56”65 Agropoli, 400 m 53’9” Foggia.

mercoledì 7 marzo 2018

Emma Fortunato, atletica: Ho tanta forza e tenacia non immaginavo fossi così

Matteo Simone 

Un grande esempio per tutti, anziché incontrarsi in pizzeria, si esce dalla zona di confort per sfilare in città, per coinvolgere persone a salire sul treno dello sport che porta in giro per strade e piazze condividendo insieme ideali e valori.

Cambiano le generazioni, ognuno ha propri bisogni ed esigenze, importante è portare avanti la propria passione la bellezza è nella diversità.
Di seguito Emma Fortunato racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

domenica 4 marzo 2018

Vincenzo Santillo, ultrarunner: Ogni gara è sempre più bella della precedente

Matteo SIMONE 

Aumentano gli atleti che si dedicano alle ultramaratone, che vogliono osare, che vogliono provare ad alzare l’asticella, che vogliono sperimentare cosa significa superare non il muro dei 30-35 chilometri che si può incontrare durante una maratona, ma il muro ancora più difficile che dovrebbe essere oltre la distanza della maratona. 

Di conseguenza aumentano gare e sfide, aumentano gare di 6 ore in giro per l’Italia da Nord a Sud, e così gli atleti si ritrovano a viaggiare in giro per città per conoscere persone, culture e mondi, per incontrare gente, salutarsi e farsi selfie, ma anche per competere mettendosi alla prova e cercando non solo di arrivare al traguardo ma anche di piazzarsi bene, di classificarsi per un premio in graduatoria generale  di categoria e questa volta Vincenzo quasi quasi vinceva la 1ª 6 Ore del Castello D'Aquino Rocchetta Sant'Antonio, un paesino arroccato in provincia di Foggia, svoltasi sabato 3 marzo 2018 e organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD Barletta Sportiva con il Patrocinio del Comune di Rocchetta Sant'Antonio, con l’approvazione tecnica del Comitato Provinciale FIDAL Foggia, valevole come tappa del grand prix IUTA 2018 di Ultramaratona.

C’è sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è una sorta di medicinale

Matteo SIMONE

C’è sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è una sorta di medicinale senza effetti collaterali per il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico, emotivo e relazionale.

Se non vuoi fare sport per non faticare, per non soffrire, per non essere sconfitto, fallo per far parte di un gruppo, per condividere; ogni motivo va bene per essere trascinato nel mondo dello sport, i benefici comunque sono tanti.

Lo sport mette in movimento e avvicina persone, culture e mondi

Matteo Simone 

E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, iniziare a incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, incontrarsi, darsi un appuntamento e un ritrovo per un allenamento o per andare insieme a una gara, questo è lo sport che vogliamo

Lo sport diventa un treno che ti porta in giro per continenti, nazioni, città e paesi per sperimentare fatica e condivisione, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri.
Non c’è un momento preciso per salire sul treno dello sport, è sempre il momento per provare, per iniziare; non c'è un’età per smettere ma è importante ascoltare le proprie sensazioni e apprendere sempre dall'esperienza. 
Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi alla fermata per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.

Mauro Desogus, runner: Il costante impegno paga, il mio mito è Stefano Baldini

La corsa è sempre presente, poca e senza tirarmi il collo

Lo sport permette di sperimentare tanto, dalla fatica negli allenamenti e gare alle soddisfazioni per essere riuscito a raggiungere propri obiettivi. 

Si impara a conoscere la vita come ciclica, tensione e rilassamento, fatica e gioia, sconfitte e vittorie, seguendo proprie direzioni che portano a mete e a raggiungere obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cercando di trasformare sogni in realtà.
Di seguito, Mauro racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?E’ capitato più di una volta di sentirmi, più che campione, molto soddisfatto del risultato in un certo contesto (in particolare agli Italiani Master di Bressanone 2008).
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Scoperta la corsa a 32 anni l’ho praticata seriamente da subito e quando ne ho avuto le opportunità sono riuscito a esprimermi secondo le mie potenzialità. E’ sicuramente mancata la gradualità nella crescita e la continuità nella pratica, anche per colpa mia.

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