sabato 4 agosto 2018

Lo sport avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi

Lo sport regala emozioni uniche che ripaga la fatica condivisa

Lo sport regala emozioni uniche che ripaga la fatica condivisa e dove si sperimenta un mondo partecipando a manifestazioni ed eventi come ad esempio la transumanza da Falasche Anzio a Jenne.

Un percorso di circa 110km che una volta si faceva dal mare ai monti mentre ora podisti ripercorrono queste strade correndo a frazioni di alcuni km per ricordare, per riportare a memoria antiche tradizioni, per rimarcare la fatica di una volta per un benessere comune, uomini e animali, per dimostrare che lo sport avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi, per dimostrare che attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti, per dimostrare che insieme si può arrivare ovunque, per dimostrare che lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, per dimostrare che lo sport ti rimette al mondo facendoti faticare con i più giovani, per notare la ciclicità della vita come nello sport, partenze e arrivi, fatica e poi recupero e riposo con musica e canti per alleviare stanchezza e fatica, per renderci più leggeri.
Questo è lo sport che vogliamo, qualcuno organizza e nel caso della transumanza si tratta di Ivano Caronti con il supporto della sua famiglia e dei suoi amici, e altri si aggregano fidandosi e affidandosi, diventando un gruppo capace di raggiungere obiettivi e mete le più lontane e sfidanti e portando esperienze e sensazioni forti, intense e positive.

Come è nato il progetto The Heart of Kenyan Running?

A chi è rivolta l’iniziativa?
 

Come è nato il progetto The Heart of Kenyan Running?


Il progetto è nato da un’idea condivisa e sviluppata da Chiara Raso, amministratore delegato dell’azienda T.T.S.srl (Territorio Turismo Sport) di Aosta e di Timothy Limo, atleta keniota élite specializzato sulla distanza degli 800m pista e allenatore della Lornah Kiplagat Sports Academy ad Iten.

Chiara, ex atleta della squadra nazionale italiana di sci alpinismo e ex atleta del Centro Sportivo Esercito, ha sviluppato una grande conoscenza del Kenya, della sua cultura e tradizioni essendo stata compagna di vita di Thomas James Lokomwa, atleta di livello internazionale con un personale di 60’33” sulla distanza della mezza maratona, corsa sub 61’ per ben 4 volte nella sua breve carriera, purtroppo stroncata da un incidente d’auto mortale nel settembre 2016.

Riccardo Montani convocato per i Campionati Mondiali di Skyrunning 2018

Sogno di fare bene in gare di livello e internazionali, il mondiale sarà già un'occasione ghiotta
Matteo Simone

In vista dei Campionati Mondiali di Skyrunning dal 13 al 15 settembre a Kinlochleven in Scozia, la FISKY, Federazione Italiana di Skyrunning, con un comunicato datato 27/07/2018 firmato dal Presidente Dott. Giulio Sergio Roi, ha convocato nella Squadra Nazionale i seguenti atleti:

Vertical K, 13 settembre, 5 km,  + 1.000 m: Oberbacher Alex;
Skyrace, 15 settembre, 29 km, + 2.500 m: Rota Daniela, Cappelletti Daniele, Nani Eddj;
Ultra, 14 settembre: 52 km, +  3.820 metri, tempo limite 16 ore: Canepa Francesca, Follador Cristiana, Fori Katia, Bonati Enrico, Carrara Luca, Montani Riccardo.
Team Leader: Roberto Mattioli. 

Francesca Canepa convocata per l’Ultra ai mondiali di skyrunning in Scozia


A Kinlochleven in Scozia si svolgerà, dal 13 al 15 settembre 2018, il campionato mondiale Skyrunning. Sono previste 3 discipline di skyrunning: Vertical, Skyrace e Ultra. Le gare sono aperte sia a singoli che a squadre nazionali. Verranno assegnati titoli e medaglie mondiali individuali in ogni disciplina e un titolo combinato basato sui migliori risultati delle gare Vertical e Skyrace.

La prova UltraSalomon Ben Nevis Ultra” avrà luogo il 14 settembre 2018, distanza: 52 km, dislivello verticale: 3.820 metri, punto più alto: 1345 m, tempo limite 16 ore.

Più è ripida la salita e più si è soddisfatti quando si arriva in cima

La salita diventa amica perché fa diventare resilienti
Matteo SIMONE

La salita diventa amica perché più si fa sentire e più è utile per diventare sempre più resilienti e apprezzare il ciclo della vita: partenza e arrivo, fatica e riposo, tensione e rilassamento, sofferenza e felicità. 

Più è ripida la salita e più si è soddisfatti quando si arriva in cima. Se si vuole, se ci si crede, tutto passa, tutto cambia; passa la fatica, passa la salita; quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale. La salita davvero diventa amica dell'atleta, più è lunga e ripida la salita e più si è riconoscenti quando è finita. 

Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di fatica

Passa la fatica, rimane la consapevolezza della forza interiore acquisita

Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. La fatica diventa amica, più è grande la fatica e più ne sarai riconoscente quando è finita, più è ripida la salita e più sarai soddisfatto quando sei in cima. 
Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.

venerdì 3 agosto 2018

La fatica diventa amica dell'atleta, più si fatica e più si è riconoscenti quando è finita

Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 

La fatica davvero diventa amica dell'atleta, più si fatica e più si è riconoscenti quando è finita, più è ripida la salita e più si è soddisfatti quando si arriva in cima. 

Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale. 
Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione. Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello sport.
Davide Bassi, istruttore di primo livello di trail running (Federazione Fisky), illustra il valore della fatica nella risposta a una mia domanda.

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