Vincenzo Calò
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
Pagine
- Home page
- Libri e pubblicazioni: “Il piacere di correre oltre” a Più Libri Più Liberi
- Contatti
- Pubblicazioni Matteo Simone
- Sport, benessere e performance
- Libri di Matteo Simone
- Maratoneti e ultrarunner
- Lo sport delle donne
- COSA SPINGE LE PERSONE A FARE SPORT?
- DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milan
- Il piacere di correre oltre
- Correre Con La Mente
- Sogni olimpici
- La 100km del passatore
- Sviluppare la resilienza
mercoledì 29 aprile 2020
martedì 28 aprile 2020
Mariangela Staffieri, atletica: Ci ho creduto e ci credo ogni giorno
In ogni gara e in ogni
allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare
Matteo Simone
La regola numero 1 nello sport e nella vita è crederci e poi ci si può impegnare, si può essere fiduciosi, pazienti, si può fare tutto e si può risolvere tutto credendoci e mettendosi all’opera seguendo piani e programmi per arrivare dove si vuole o per uscire da ogni situazione scomoda.
Di seguito Mariangela racconta la sua esperienza
rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare
atleta? “Io sono diventata atleta per caso, dopo essermi
lasciata con il mio ex, ho iniziato a correre e ho conosciuto parecchi runners
che mi hanno aiutata”.
A volte la corsa diventa il nuovo amico,
una passione che occupa tempo e tiene a bada i pensieri, una passione che fa
superare momenti e periodi che possono considerati tristi e poi capita sempre
di incontrare amici di fatica che ti rendono le cose un po’ più semplici.
lunedì 27 aprile 2020
Federica Gallo: Posso portare pazienza e lavorare a piccoli passi per ottenere dei risultati
Sono dipendente da attività sportiva,
principalmente corsa
Matteo SIMONE
Lo sport a volte diventa un’opportunità di fare movimento, di alzarsi da sedie e divani, per abbandonare scrivanie e salotti e mettersi in moto apprezzando fatica e percorsi.
Di seguito
l’esperienza di Federica attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di
tempo fa.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? È iniziato con attività sportiva blanda,
all’età di 20 anni, per cercare di fare un po’ di moto come contrappeso alle
tante ore trascorse alla sedia per studio o lavoro d’ufficio. Nel corso degli
anni ho sperimentato varie attività e, passando dalle arti marziali, all’acqua
gym, al nuoto e corsetta al parco, al calisthenics, sono poi diventata una
dipendente da attività sportiva, principalmente corsa”.
Antonio Zoppo: Mi piacerebbe correre una maratona a 4m/km, sub 2h 49 m
Gli amici sono entusiasti
dei miei risultati e continuano a spronarmi
Psicologo, Psicoterapeuta
Nella vita si attraversano fasi e cicli, c’è sempre un’opportunità per misurarsi, per mettersi in gioco, per apprendere e lo sport è un ottimo veicolo di conoscenza, di apprendimento, di sfida. C’è un’età per gioca, per fare l’atleta, per fare l’allenatore e il dirigente, importante è trovare sempre motivazioni valide e forte passione che spinge a impegnarsi con entusiasmo per raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Di seguito l’esperienza di Antonio attraverso riposte ade alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “No, campione mai! Sono sempre stato orgoglioso dei miei successi, prima con il calcio e poi con il podismo, ma sempre sapendo che c’è gente molto più brava di me!”.
sabato 25 aprile 2020
Kenyon Congdon: Lo sport mi ha mostrato che posso superare qualsiasi ostacolo
Sport has shown me that I
can overcome any hurdle
Portare a termine una maratona è un sogno di molti runner, portare a termine un Ironman che prevede tre discipline di seguito di cui la terza è una maratona, è l’obiettivo di tanti atleti, qualificarsi Campionati Mondiali IronMan è davvero il coronamento di un grande sogno. Kenyon racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, 3 volte. Quando mi sono qualificato per i Campionati Mondiali IronMan delle Hawaii, quando ho finito l’IronMan delle Hawaii, quando sono stato vincitore assoluto in un triathlon locale da 140,6”.
Luigi Prencipe: L’Ironman a Nizza è stato il giorno più bello della mia vita sportiva
Mi sono sentito un
campione, si, mi sono sentito un vero atleta
Matteo SIMONE
Nella vita si fanno tante cose importanti a livello scolastico, lavorativo, relazionale, familiare e a livello sportivo ci sono dei passaggi non obbligati, ci sono delle tappe non obbligatorie.
Non
per forza bisogna arrivarci, non per forza chi corre deve fare una maratona o
una 100km, non per forza chi fa triathlon deve fare l’ironman completo, ma ci
sono atleti a cui piacciono le sfide, atleti cosiddetti ultra, che amano andare
oltre, mettersi alla prova, sperimentarsi e per esempio nel triathlon una
grande esperienza, una grande sfida è l’intero ironaman che comprende tre discipline
con un carico di lavoro elevato dovendo nuotare per 3,8 km, pedalare per 180 km e correre per un’intera maratona di 42 km, tante ore dedicate allo sport in gara
contro se stessi e contro il tempo.
Barbara Conrad: Scopro il trail, scopro l'ultratrail, e da lì non mi fermo più
La soddisfazione di
andare avanti anche quando credi di non farcela più
Matteo SIMONE
Nello sport si fanno tante scoperte, si scoprono amici, si scopre se stessi, capacità e risorse impensabili, si scopre il contatto con la natura, le montagne, i sentieri, le salite, la fatica che non riesce a fermare l’atleta se è convinto e fiducioso.
Di seguito
l’esperienza di Barbare attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è
stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato
attorno ai 17 anni con il nuoto, ben presto sono arrivata a nuotare 6 o 7
giorni a settimana per scaricare l'eccesso di energia. Sono andata avanti così
fino a 32 anni anche se negli ultimi tempi ero più svogliata e forse d'inverno
mi fermavo dopo 1,5 o 2 km. Nel frattempo nel 2008 avevo iniziato a correre una
volta a settimana, in seguito alla sfida lanciata da un amico. Ero convinta che
la corsa non mi sarebbe piaciuta, e invece mi ha dato sempre più soddisfazioni.
Iscriviti a:
Post (Atom)