venerdì 5 febbraio 2021

Nelle condizioni di vita ordinaria, noi non ci ricordiamo di noi stessi

 Matteo SIMONE 


Il primo avversario da battere è se stessi, a volte ci si sente insicuri, non si crede sufficientemente in sé stessi, si pensa che l’obiettivo sia irraggiungibile, e allora il primo lavoro da fare è mentale, vedersi vincitore, sconfiggere le credenze negative, e poi la strada diventa più percorribile.  

Interessante quanto scrive P.D.Ouspensky riguardo “il nutrimento” nel suo libro Frammenti di un insegnamento sconosciuto: 

"L'organismo umano riceve tre tipi di nutrimento: 1. Il cibo che mangiamo. 2. L'aria che respiriamo. 3. Le nostre impressioni. ...con ogni impressione esterna, che prenda la forma di suono, visione, oppure odore, riceviamo dall'esterno una certa quantità di energia, un certo numero di vibrazioni; questa energia che dall'esterno penetra nell'organismo è un nutrimento". (Pag. 188-189) 

giovedì 4 febbraio 2021

Bisogno di quiete e silenzio prima di andare in scena

 Matteo SIMONE 

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR  

Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi, un po’ soffrire, sperimentare soddisfazione e gioia oltre che dolore e sofferenza. 

Lo sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di comfort per apprendere sempre dall’esperienza, per conoscersi meglio, ascoltare sé stessi attraverso il respiro e le sensazioni corporee. 

Interessante la testimonianza di Carla Fracci nel suo libro Passo dopo passo:  

Prima di andare in scena ho bisogno di chiudermi in me stessa in modo quasi ermetico. Vado in teatro tre ore prima dello spettacolo... 

L’impegno è la base del successo, non si finisce mai di imparare

Il corpo, per esprimersi, ha bisogno di esercizio costante 
Matteo Simone 

Dietro lo sport c’è tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante gioie e soddisfazione, tanti insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare.

Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi un po’ soffrire, incontrare discese e salite e arrivare a conclusione sperimentando soddisfazione e gioia.  
Interessante la testimonianza di Carla Fracci nel suo libro Passo dopo passo: Per me era naturale alzarmi alle otto e lavorare alla sbarra…È stato il mio orologio interno a chiedermelo. Se fai delle scelte sai a cosa vai incontro...L’impegno è la base del successo. Per questo non ho mai smesso di dedicarmi al mio lavoro con umiltà, senza sentirmi arrivata. Non si finisce mai di imparare e tutto ricomincia daccapo ogni giorno. Ogni mattina, se sei una ballerina, che tu sia donna di diciassette, ventisette, trentasette o settantasette anni, devi rimetterti alla sbarra e cominciare dalla prima posizione… 

mercoledì 3 febbraio 2021

Intervista doppia a Luca Parisi e Stefano De Lorensis dell’Atletica La Sbarra

 Stefano: Sto ritrovando la giusta forma fisica grazie al coach Luca Parisi 

Lo sport è una grande opportunità per mettersi in gioco, per sfidare prima di tutto se stessi e poi amici e avversari. Per puntare all’eccellenza e al successo bisogna faticare e impegnarsi prima di tutto in allenamento, possibilmente seguiti da persone capaci professionalmente e umanamente e poi cercare di dare tutto in gara in qualsiasi condizione di difficoltà e avversità ambientale o atmosferica non mollando soprattutto se si tratta di una gara di squadra dove l’apporto di ogni atleta è fondamentale per il successo della squadra.  

Una volta lo sport univa e rendeva felici, ora bisogna riorganizzarsi

 Matteo SIMONE 

Una volta lo sport univa e rendeva felici, ora bisogna riorganizzarsi e non mollare. 
Sto approfondendo argomenti che hanno a che fare con la consapevolezza, passione, motivazione, mettersi in moto, costruire mete e obiettivi, realizzare sogni.  

Quello che raccontano tante persone è che lo sport rende felici, libera la mente da tensioni e problemi accumulati durante la giornata o nel corso di altre attività quotidiane meno piacevoli. Certo in questo periodo di pandemia tutto diventa più difficile. 

Tanti raccontano di sperimentare la gioia di vivere attraverso lo sport, vivere intensamente anche situazioni forti, superare crisi e problemi, uscire dalle situazioni più disperate e più difficili. Tutto ciò diventa una palestra di vita, si affronta la vita con più sicurezza, con meno ansie e paure. E infatti, in questo periodo di difficoltà e confusione bisogna mettere in campo tutto ciò che si è appreso nella pratica dello sport, soprattutto le tante crisi superate, per esempio in maratona e nelle ultramaratone, dove si sapeva che prima o poi sarebbe finita. 

Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa; lo sport incrementa la resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà e gli insegnamenti ricevuti poi servono nella quotidianità ad affrontare le vicende familiari, lavorativi, relazionali. 
È importante partire da se stessi, notare se stessi, non dimenticarsi di sé, fare le cose ascoltandosi e osservandosi con attenzione a iniziare dal respiro e sensazioni corporee, per valutare i propri bisogni ed esigenze momento per momento e verificare se quello che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio e il proprio bisogno.  

martedì 2 febbraio 2021

Stefano De Lorensis, atletica: Se c’è cuore, passione e motivazione dai il massimo di te

 Dare sempre il meglio che sia allenamento o gara anche nei momenti più difficili 

Nello sport si apprende a non molare e tenere duro negli allenamenti ma soprattutto in gara quando bisogna arrivare al traguardo contro avversari molto forti e in condizioni atmosferiche e ambientali anche difficili. 

Nei momenti difficili esce fuori il vero campione che non si abbatte, non demorde, non si demotiva, non si arrende e non perde di vista  stesso ma combatte fino alla fine per fare del proprio meglio sia in allenamento che in gara. 

Lo sport è una grande opportunità per mettersi in gioco, per sfidare prima di tutto se stessi e poi amici e avversari. Per puntare all’eccellenza e al successo bisogna faticare e impegnarsi prima di tutto in allenamento, possibilmente seguiti da persone capaci professionalmente e umanamente e poi cercare di dare tutto in gara in qualsiasi condizione di difficoltà e avversità ambientale o atmosferica non mollando soprattutto se si tratta di una gara di squadra dove l’apporto di ogni atleta è fondamentale per il successo della squadra. 

martedì 26 gennaio 2021

Vladimir Zubenko, alzate olimpiche: Non ci sono traguardi irraggiungibili

 Ci sono molte fasi in cui è utile un supporto psicologico

Per ottenere qualcosa di importante nello sport e nella vita bisogna crederci e impegnarsi duramente seguendo percorsi irti ma non impossibili per raggiungere mete e obiettivi che ripagano il tempo e le energie dedicate.

Di seguito Vladimir racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione almeno un giorno?Assolutamente sì, partendo dalle sfide quotidiane vinte nei confronti dei compagni di allenamento, proseguendo poi nell'ottenere dei miglioramenti di se stessi come ‘skill’ acquisite fino al vincere delle gare. Nell'acquisizione della ‘skill’ cioè esercizi, rammento il primo grande traguardo sportivo da me ottenuto. Si è trattato della Ring Muscle Up, per ottenere la quale, lavorai per circa 2 mesi tentando quasi ad ogni allenamento di farcela. 

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