Matteo SIMONE
La prossima Badwater Ultramarathon si svolgerà in California con partenza il 4 luglio 2023 su un percorso di 135 miglia (circa 217 km).
Si parte dal Bacino di Badwater, nella Valle
della Morte, situato 85 metri sotto il livello del mare e si arriva è a quota
2530 metri.
Tra
gli atleti selezionati sarà al via anche Emilia A. Kotkowiak
e di seguito approfondiamo la sua
conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Carissima come nasce l’idea della
badwater? L'idea nasce nel 2017, edizione in quale
partecipò Marco Bonfiglio, caro amico di Abbiategrasso nonché fortissimo
ultramaratoneta. Lo seguii con grande passione e quella notte, seguendo la
traccia del suo GPS mi è passato per la mente: e se fossi io un giorno? Da lì
quella gara non mi è mai uscita dalla testa, tant’è che nel 2019 durante il viaggio
di nozze in America, siamo andati al Bacino di Badwater, avevo corso 5km per
conto mio, era mezzogiorno e 50°... lì ho avuto la conferma che io questa gara
devo fare, non so quando ma devo tornare. Un richiamo inspiegabile, in quel
paesaggio così ostile c'è qualcosa che mi ha completamente rapita, togliendo
ogni razionalità.
Il
10-12 luglio 2017, la 31^
Badwater Ultramarathon 135mi corsa su strada fu vinta dal giapponese Wataru Iino
in 24h56’19”, precedendo Marco Bonfiglio
25h44’18” e lo statunitense Harvey Lewis 26h45’59”. Tra le donne tre
sttunitense hanno occupato le prime tre posizioni del podio: Sandra Villines in
34h34’43”, precedendo Amy Costa 35h30’19” Pamela Chapman-Markle 35h48’31”.
Gli
ultramratoneti sono alla ricerca di gare sempre più difficili e bizzarre,
considerate anche estreme per condizioni climatiche avverse, lunghezza del
percorso, dislivelli importanti.
Chi farà̀ parte della crew? La
mia crew è composta da tre persone speciali, non potevo scegliere meglio:
Danilo Denaro - mio marito, ma è anche molto di più, un compagno di Vita
perfetto, un amico di mille viaggi con il quale ho la fortuna di condividere
anche la passione per la corsa. Simone Leo - che non ha bisogno di
presentazioni, eccellenza nel mondo dell'ultra running, finischer della
Badwater e di tante altre in giro per il mondo, ha appena compiuto un'altra
folle gara da 500km Mi Mi Kil in Francia. In fine, ma non per importanza,
Claude Birrer, carissimo amico svizzero, che mi ha accompagnato a Spartathlon,
fortissimo ultramaratoneta anche lui.
Davvero
tre persone speciali ultramaratoneti che hanno passione per la corsa, per la
vita, per l’amicizia. Simone Leo ha portato a termine la 32^ Badwater nel 2018
e quell’anno il vincitore fu l’italiano Michele Graglia in 24h51’47” precedendo
due statunitensi: Jared Ryan 25h33’42” e Don Reichelt 27h08’30”. Simone Leo Ha
portato a termine il 25 a giugno 2023 la Mi MiL’KiL (FRA) 500km in 5 giorni 1h02’35”.
Tra
le ultime gare portate a termine da Claude Birrer il 19-20 maggio 2023 l’Olympian
Race - Nemea-Olympia (GRE) 180km in 26h24’45” e il 14-16 aprile 2023 l’UltraMilano-Sanremo
285 km in 46h06’.
Chi ti sponsorizza? Mi
sponsorizza soprattutto una ditta di autotrasporti 2D Speed Truck, McDonald's
di Binasco grazie alla passione di Paolo Talenti; negozio Pacer di Milano di
Francesco Murianni, grande appassionato; il mio massofisioterapista Paolo Noè
di Robecco sul Naviglio, se sono "in gamba" e grazie anche a Lui.
Come ti sei preparata? La
mia preparazione specifica per questa gara, grazie alla particolare tabella
d'allenamento fatta da Simone Leo è iniziata a gennaio, da marzo ho aggiunto le
sedute in sauna, gradualmente arrivando di starci dentro anche 1h45 a volta
(3-4 volte a settimana), correvo dai 100 ai 170km a settimana.
Gli allenamenti fondamentali? Gli
allenamenti fondamentali erano i lunghissimi che ho fatto, in occasione delle
gare (da 100, 140km) e quelle in solitaria, di notte intorno al paese dove
vivo. Poi ovviamente tempo in sauna mi ha fatto abituare alle temperature
elevate.
Per
la partecipazione a gare difficilissime e impegnative fuori il territorio
nazionale c’è bisogno di allenamento duro e di essere supportati e sostenuti
dal punto di vista economico e anche di preparazione atletica per arrivare
pronti alla gara senza improvvisare.
Hai studiato il percorso? Il
percorso ho studiato ovviamente, ci sono 4000m di dislivello positivi, oltre i
217km da percorrere. Primi 70km sono praticamente piatti, poi ci sono 3 catene
montuose da scavalcare, ma tutto su un percorso completamente asfalto.
Ti stai confrontando con altri che
l’hanno fatta?
Mi sono confrontata ovviamente con altri
che hanno fatto questa gara, Simone in primis, ma anche con Marco Bonfiglio e
Partycja Bereznowska, fortissima al livello mondiale polacca che nel 2019 vinse
la Badwater e tante, tante altre, ho avuto il piacere di conoscerla alla
OneHundred di Gran Sasso all'Aquila ottobre scorso, assorbo ogni consiglio,
perché non si più sbagliare nella preparazione di questa gara.
E’
importante simulare il più possibile le condizioni di gare sia fisicamente che
mentalmente. Importantissimo è confrontarsi con che ha fatto esperienza diretta
sia come atleta che come crew.
Partycja Bereznowska è una
fortissima ultrarunner polacca capace di arrivare seconda assoluta nel 2019
alla 33^ Badwater Ultramarathon in 24h13’24”, preceduta solamente dal vincitore
giapponese Yoshihiko Ishikawa 21h33’01”.
Il 21 ottobre 2022 Partycja arriva
seconda assoluta anche alla One Hundred Gran Sasso 100 miles in 19h48’27”, preceduta
solamente dal vincitore Cody Reed 18h00’08”. Gara portata a termine anche da Emilia
A. Kotkowiak in 31h12’53”.
Le parti più̀ difficili della gara? Le
parti più difficili… boh, è tutta difficile, più in fondo andrò più le cose si
complicheranno. Per il caldo devastante, ma anche per il dislivello, pensando
solo a l'ultima salita di circa 20km con 1300 di dislivello insomma. Ma non solo
questo, credo che il problema è anche il vento forte che c'è in quelle zone,
uno fon caldo in faccia che prosciuga completamente.
Più
dura è la lotta più glorioso sarà il trionfo, gli ultramaratoneti non hanno paura
di niente, un passo alla volta, affrontano e sanno gestire tutto con fiducia e
resilienza.
Ha fatto particolari analisi e
visite mediche prima di partire? Le visite mediche
particolari non ho fatto, ogni anno faccio quelle del rinnovo di certificato
medico per praticare lo sport agonistico e in più faccio sempre esami completi
di sangue. Per il resto ascolto sempre il mio corpo, mi conosco bene e se ce
qualcosa che non va (per esempio carenza di ferro) mi accorgo subito.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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