martedì 20 marzo 2018

Atleti selezionati per i Campionati Mondiali di Trail Running (Penyagolosa) 2018

Matteo SIMONE

In occasione del prossimo Campionato Mondiale di Trail Running 2018 che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018, 85 Km (D+ 4000 mt), la FIDAL a comunicato i seguenti nominati degli atleti selezionati:

Riccardo Borgialli (Asd Bognanco), terzo all’Ultrabericus Trail (65k - 2500m D+) - 17 marzo 2018;
Stefano Fantuz (Ssr La Colfranculana), Campione Italiano Assoluto di Trail Lungo 2017 (Un particolare ringraziamento agli autori delle foto: Alexis Courthoud e Davide Fiozzi);

Andrea Macchi, trail: La prossima gara importante è sicuramente il mondiale


Andrea Macchi è stato selezionato dalla FIDAL per il prossimo Campionato Mondiale di Trail Running che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018.
Di seguito, Andrea  racconta le sue impressioni in previsione della sua prossima gara ritenuta importante.
Quale ritieni sia la tua prossima gara importante? “La mia prossima gara importante è sicuramente il mondiale di Penygolosa il 12 maggio.”

Il mondiale sicuramente è una gara importante per se stessi ma anche per l’intera nazione, davvero una bella responsabilità fare del proprio meglio, mettere da parte i propri interesse nel periodo fino al giorno della gara, fare una gara di squadra considerando anche gli altri atleti.
Ti senti pronto? Hai in programma allenamenti o gare test per valutare lo stato di forma? “Ad oggi mancano poco meno di 2 mesi ed azzeccare la forma per quel giorno non sarà facile, sono comunque sul pezzo, nel senso sia fisicamente che mentalmente ci sono e voglio crescere fino alla gara. In programma farò la Maremontana il 25 marzo che è una buona gara allenamento stile mondiale per il dopo valuterà il mio preparatore nazionale.”


lunedì 19 marzo 2018

Giulia Vinco: In Birmania ho scoperto la gioia di correre e non mi sono più fermata



A volte è difficile trovare un equilibrio tra sfera personale, famiglia, lavoro, studio, comunque è importante coltivare una passione o un hobby e se uno vuole riesce a fare salti mortali per trovare le motivazioni giuste e il tempo per dedicarsi alla propria passione come lo sport con proprie modalità e cercando di sperimentare benessere e a volte anche performance.
Di seguito. Giulia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sento campionessa ogni giorno quando riesco ad organizzare la giornata tra allenamento, lavoro e una casa da mantenere. Questa è una grandissima vittoria.”

domenica 18 marzo 2018

Campionati Mondiali Trail 2018 : Convocazione atleti entro il 20 marzo


Il prossimo Campionato Mondiale di Trail Running 2018 si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018. Format di gara: 85 Km (D+ 4000 mt). La FIDAL di recente ha aggiornato i criteri di partecipazione con il seguente comunicato:

Premesso che la formazione di una squadra completa, al femminile e al maschile, è subordinata alla possibilità di schierare Team sufficientemente competitivi, saranno iscritti fino ad un massimo di 6 atleti/e gara, di cui 3 portano punteggio per la classifica a squadre. Stante la necessità di rivedere i criteri di selezione alla luce della riduzione del percorso di gara di Eco Trail Florence in data 3 marzo 2018, per ragioni di sicurezza e metereologiche, da km 80 - 2400m D+ a km 42, si comunica che le scelte degli/delle atleti/e verranno fatte in base a: a) vincitori del Campionato Italiano Assoluto di Trail Lungo 2017 (Lidia Mongelli, Stefano Fantuz) b) vincitore e vincitrice della gara individuata come prova di selezione: Eco Trail Florence (percorso ridotto - 42km) - 3 marzo 2018 c) primi 2 classificati maschile e femminile della gara individuata come ulteriore prova di selezione: Ultrabericus Trail (65k - 2500m D+) - 17 marzo 2018 c) scelta tecnica (fino ad un massimo di 2 uomini e 2 donne, coerentemente con la premessa ai presenti criteri). La convocazione degli atleti sarà comunicata entro il giorno 20.

sabato 17 marzo 2018

Il sogno di Saverio Monti è partecipare al Tor des Geants, ultra trail di 330 km


Il sogno di Saverio Monti è partecipare al Tor des Geants, un endurance trail di 330 km tra le montagne della Valle d'Aosta. Il suo nome non è stato estratto tra quello dei partecipanti ma l'organizzazione mette a disposizione 20 pettorali solidali dal costo di 2000 € che verranno devoluti in beneficenza, i suoi amici hanno deciso di tentare una seconda chance e di organizzare per lui una raccolta fondi online. Per avere maggiori informazioni su questa campagna, clicca qui: https://goo.gl/RRhA5J Altre info qui: https://goo.gl/5VBecD Per chi vuole partecipare all'acquisto del pettorale solidale, e correre con Saverio al TOR trova le informazioni qui: http://bit.ly/2oYsQEa

Approfondiamo la conoscenza di Saverio, Consigliere/Atleta A.S.D. Team Valtellina, che racconta le sue esperienze di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

Peter Czanyo: Sognai che avrei scalato l'Aconcagua (6962m) e iniziai ad allenarmi

Soñé que escalaría el Aconcagua (6962 msnm) y empecé a entrenar
Matteo Simone 

Campioni ci si sente quando si riesce a fare qualcosa considerato importante per se stessi come può essere un duro allenamento o completare una maratona di corsa a piedi. 

Riuscire nel proprio intento può far sentire di essere un campione. Di seguito Peter racconta la sua esperienza di atleta sognatore rispondendo ad alcune domande un po’ di tempo fa.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, quando ho terminato esausto un allenamento duro e tornai a casa. E quando sono passato sotto la Porta di Brandeburgo al termine della Berlino Marathon. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Nel 2003 mi è stato diagnosticato un cancro ai polmoni (adenocarcinoma) e mi rimossero mezzo polmone sinistro. La mia capacità polmonare fu ridotta al 60%. E' stato un momento duro e difficile. E sognai che avrei scalato l'Aconcagua (6962 m) e iniziai ad allenarmi. A camminare, a correre. Sapevo che si poteva fare. Non credevo a chi diceva: ‘è impossibile." 

Matteo Grassi, ultrarunner: Il Tor è una bestia strana

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

A volte lo sport ti prende e ti fa impegnare negli allenamenti e nelle gare, diventa un investimento di tempo, di denaro, di pensieri, e a volte ci sono delle svolte da fare, delle decisioni importanti, sono tante le domande nella testa dell’atleta, per esempio:

Continuo con questo sport? Dove mi porta? Mi fa star bene? Dove posso arrivare? Ne vale la pena? Non è meglio che mi dedico a qualcos’altro? Trascuro altro nella mia vita? Famiglia o lavoro per esempio? Insomma tanta roba nella testa dell’atleta. 
Una volta che si decide che si vuol fare qualcosa fatta bene per un periodo di tempo specifico che ci porta al raggiungimento di un obiettivo importante ci impegniamo e cerchiamo di individuare tutto ciò che ci può servire, dall’attrezzatura all’allenatore, ai luoghi di allenamento, forse anche di un motivatore, mental coach, psicologo dello sport, a volte un nutrizionista.

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