giovedì 12 settembre 2019

Francesco Puppi convocato ai Mondiali corsa in montagna lunghe distanze

Da questo mondiale mi aspetto di riuscire a fare una gara sui massimi livelli

I prossimi Mondiali corsa in montagna lunghe distanze: 42 Km (D+/- 3100 mt), si svolgeranno a Villa La Angostura (Argentina) il 16 Novembre 2019. Sono stati selezionati i seguenti atleti Uomini: Gabriele Bacchion (Tornado), Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), Alessandro Rambaldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe) e Fabio Ruga (La Recastello Radici Group). Donne: Barbara Bani (Free-Zone) e Silvia Rampazzo (Tornado).

mercoledì 11 settembre 2019

Serena Natolini, 24h Albi: Sono davvero contenta di poter indossare la maglia azzurra

Dovrò lavorare sulla mia mente in queste settimane che mi separano dal mondiale

Per i Campionati Mondiali di 24 ore in programma ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019 sono stati convocati i seguenti atleti Uomini: Paolo Bravi (Grottini Team), Matteo Ceroni (Atletica Albore Martellago), Matteo Grassi (Spirito Trail ASD), Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Bergamo Stars Atletica), Stefano Romano (Giro D’Italia Run), Paolo Rovera (A.S.D.Dragonero), Luca Verducci (Grottini Team).

Donne: Lorena Brusamento (G.S. Gabbi), Eleonora Rachele Corradini (Impossible Target), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Serena Natolini (Bergamo Stars Atletica), Sara Trevisan (#faisenzadire ASD), Luisa Zecchino (Team Pianeta Sport Massafra).

Il mondo degli ultrarunner: persone bizzarre, sorprendenti e straordinarie

Matteo Simone 

Sto continuando ad approfondire il mondo degli ultrarunner fatto di fatica e soddisfazioni, programmi, obiettivi, percorsi, viaggi interiori. 

Sto continuando l'approfondimento sia in modo diretto, partecipando ad alcune gare, sia attraverso interviste, racconti e testimonianze da parte di atleti di queste discipline di sport di endurance e di ricerca personale.
Gli ultrarunner, persone che non si stressano ma partecipano e arrivano silenziosamente al traguardo incontrando tanta gente lungo i loro viaggi, i circuiti da ripetere tante volte. 
Sempre in cerca di podi ma non solo, a volte basta anche una medaglia, un attestato, a volte meglio di tutto sono le parole di stima e rispetto che si portano a casa perché ognuno fa il suo, con le proprie possibilità e modalità.

martedì 10 settembre 2019

Lo sport quale terapia naturale e addestramento alla vita


Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva.

L’esercizio fisico, attraverso lo sport, permette di elaborare pensieri e problemi, prendere decisioni ragionate, aiuta a pianificare progetti e mete, a stare con gli altri confrontandosi e condividendo gioia e fatica. Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa.

Daniele Severini, ultratrail CCC 2019: Ho rispettato il tempo che mi ero prefissato

Guardo sempre da dove sono partito proprio da quel divano, lo guardo e lo saluto
Matteo SIMONE 

La CCC è una corsa in montagna, considerata la sorella minore dell’UTMB, con partenza da Courmayeur, in regime di semi-autosufficienza, con numerosi passaggi in altitudine (>2500m) e traguardo a Chamonix dopo circa 101 km per 6.100 m D+, in un tempo limite di 26:30 ore.

Daniele Severini è uno dei Finisher con pettorale 4396 e ci racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come mai questa gara? Invitato o scelta tua?Ciao Prof eccomi, provo a rispondere alle tue domande dopo l'esperienza passata nei scorsi giorni. E’ stata una mia scelta...diciamo che questo è l'evento per tutti gli amanti della corsa in montagna... ci avevo fatto un pensiero nel 2016 quando cominciai ad avvicinarmi a questo mondo delle ultra.”

Vincenzo Lembo, atletica: Un grosso contributo mi è stato dato dal mio allenatore

L’obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno per vedere fin dove posso arrivare
 Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

La pratica di una disciplina sportiva comporta tanto sacrificio e tempo da dedicare ad allenamenti e gare, ma a volte le soddisfazioni che si hanno in termine di benessere e/o performance sono enormi. 

Di seguito, Vincenzo Lembo racconta la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande,
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione nello sport diciamo di no, specialmente in una disciplina come l’atletica non ci si sente mai arrivati. Ma ci sono andato vicino quando ho vinto il titolo di Campione italiano nel 2009, lì mi sono sentito veramente appagato di tutti i sacrifici e gli allenamenti fatti.”

Vincere un titolo italiano è una grande conferma e diventa una grande motivazione per continuare a impegnarsi e far meglio cercando traguardi più sfidanti.

lunedì 9 settembre 2019

Marcello Bombardi, arrampicata: La mia disciplina più forte è la lead

Mi sentivo di sicuro motivato e carico per la gara
Matteo Simone 

Marcello Bombardi nel 2007 venne convocato nella squadra nazionale giovanile, nel 2009 prese parte alla sua prima competizione internazionale senior a Imst, Austria, nell’ottobre 2014 è diventato un arrampicatore professionista entrando nel Gruppo Sportivo dell’Esercito (Centro Addestramento Alpino, Sezione Militare Alta Montagna).

Nel 2019 a Tokyo, in Giappone, partecipa ai Mondiali di arrampicata sportiva nella specialità non olimpica della lead e classificandosi ventiduesimo al termine delle qualifiche riesce a centrare la semifinale. 
Di seguito Marcello racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sentivi pronto per i mondiali?Sì, mi sentivo pronto. Soprattutto per la lead mi sentivo bene e avevo notato una crescita della forma dalle prime gare di Coppa del Mondo di inizio luglio fino agli ultimi allenamenti prima di partire da casa. In speed non avevo raggiunto il livello (inteso come tempo di salita della via) che mi sarebbe piaciuto raggiungere per questa gara ma sapevo che non sarebbe stato facile dovendo preparare bene anche le altre due discipline.”

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