mercoledì 11 settembre 2019

Serena Natolini, 24h Albi: Sono davvero contenta di poter indossare la maglia azzurra

Dovrò lavorare sulla mia mente in queste settimane che mi separano dal mondiale

Per i Campionati Mondiali di 24 ore in programma ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019 sono stati convocati i seguenti atleti Uomini: Paolo Bravi (Grottini Team), Matteo Ceroni (Atletica Albore Martellago), Matteo Grassi (Spirito Trail ASD), Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Bergamo Stars Atletica), Stefano Romano (Giro D’Italia Run), Paolo Rovera (A.S.D.Dragonero), Luca Verducci (Grottini Team).

Donne: Lorena Brusamento (G.S. Gabbi), Eleonora Rachele Corradini (Impossible Target), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Serena Natolini (Bergamo Stars Atletica), Sara Trevisan (#faisenzadire ASD), Luisa Zecchino (Team Pianeta Sport Massafra).

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Serena Natolini attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Serena, complimenti la convocazione in nazionale, come procede la preparazione al mondiale? “Ciao Matteo, scusa se rispondo solo ora ma volevo aspettare che la Fidal pubblicasse ufficialmente i nomi dei convocati prima di parlare del mondiale! Adesso mi sto allenando seguendo i consigli del mio allenatore, Luca Sala, facendo attenzione anche al recupero e all’integrazione.

Una gara di corsa di 24 ora è una bella sfida per tutti, bisogna trovare un equilibrio in allenamento tra carichi di lavoro molto duri, pesanti e impegnativi e recuperi adeguati per non arrivare il giorno importante e fondamentale del mondiale sfiniti e senza forze sufficienti per fare una prestazione eccellente, per questo è fondamentale la figura di un allenatore preparato che possa consigliare e indirizzare l’atleta.
Complimenti per il tuo secondo posto alla 100km di Asolo, soddisfatta per la prestazione?Per quanto riguarda la 100km di Asolo, sono molto soddisfatta del risultato anche se non riesco a non pensare a come sarebbe potuta finire se non avessi sbagliato strada perdendo oltre 20minuti!
Potevi far meglio?Sono partita timorosa perché dopo la gravidanza non avevo ancora corso più di 6 ore ma già dai primi minuti ho iniziato a divertirmi e i chilometri passavano velocemente, complice il paesaggio che era a dir poco mozzafiato! Passare dal sacrario del monte Grappa è stata un’esperienza bellissima ed emozionante!”

Ci si prepara alla fatica e si riesce a gestirla durante il lungo percorso grazie anche alle motivazioni e alle distrazioni dell’atleta che non è solamente orientato alla prestazione ma anche a testarsi e ad apprezzare l’ambiente circostante ricco di spunti naturali.
Criticità, imprevisti?Sono andata un po’ in crisi intorno al 70º km ma per fortuna dopo essermi persa e aver ritrovato la strada mi sono ripresa.” Cosa porti a casa? Come procede la preparazione al mondiale?Sicuramente porto a casa la consapevolezza che dovrò lavorare sulla mia mente in queste settimane che mi separano dal mondiale soprattutto per preparami al distacco dalla mia piccolina per 24 lunghe ore!”

In gare lunghissime, può succedere di tutto e il campione vero è pronto ad accogliere, affrontare, gestire e superare tutto ciò che avviene e succede, dai percorsi sbagliate alle crisi di fame, sede, freddo, caldo.
Cosa stai curando di più tra allenamenti, fisico, mentale, nutrizione?Allenarmi per le ultramaratone e allattare è un grande sforzo che sto richiedendo al mio fisico e ne sono consapevole perciò cerco di curarlo al meglio sia con l’alimentazione sia con la fisioterapia.”

Indossare la maglia azzurra della nazionale è sempre un grande piacere ma anche una grande responsabilità soprattutto se si ha altre sfere della vita privata da non trascurare come può essere l’occuparsi di un neonato che richiede presenza e attenzione, ma si può fare tutto con attenzione e con la mente orientata ad entrambe le sfide.
Riesci ad allenarti/consigliarti con gli altri convocati? Siete un gruppo consolidato? “Rispetto agli europei dell’anno scorso a Timisoara, ad Albi saremo un gruppo più numeroso e non conosco ancora tutti gli uomini ma presto ci sarà occasione di farlo. Per quanto riguarda le donne invece, le conosco tutte, le ammiro e le rispetto e sono davvero contenta di poter indossare la maglia azzurra al loro fianco! Sono certa sarà un’esperienza unica e indimenticabile e non vedo l’ora sia il momento!”

Grazie Serena per questa interessantissima testimonianza e complimenti ancora.

Interviste ad atleti mi hanno permesso di scrivere i libri:

“Ultramaratoneti e gare estreme”.

http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product

“Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida.”

https://www.edizioni-psiconline.it/catalogo/punti-di-vista/maratoneti-e-ultrarunner-aspetti-psicologici-di-una-sfida.html


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