La corsa per me è uno stile di vita che mi aiuta a non
mollare mai
Matteo SIMONE
Lo sport è un’ottima opportunità per imparare a cavarsela nella vita, attraverso la conoscenza delle proprie caratteristiche fisiche e mentali. Attraverso lo sport si impara a fare programmi da portare avanti e a pianificare obiettivi da raggiungere con l’impegno costante.
Di seguito Jacopo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune
mie domande.
Ti sei sentito campione
nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, diverse volte...sia in gara che in allenamento.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare
atleta? “Ho cominciato a correre a 8
anni grazie a mio padre che mi ha trasmesso questa passione e crescendo
ispirandomi ad atleti come Paolo Bert e i Gemelli Dematteis.”
E’ importante avere figure di riferimento
che ispirano e coinvolgono e diventano un esempio per gli altri per
appassionarsi a qualcosa che sia un ideale o uno sport da coltivare con la
pratica costante.
Nello sport cosa o chi
ha contribuito al tuo benessere e/o performance? “Ho un allenatore che mi segue da 1 anno circa.”
La gara della tua vita dove
hai sperimentato le emozioni più belle? “La ‘Tre Rifugi’ nel 2016...ho capito lì che nonostante i miei 15 anni (ero
ritenuto giovane per una distanza di 21 km e 1800 metri di dislivello) ero
portato per le ‘lunghe distanze in montagna’ e che in futuro mi sarei dedicato
a quello.”
Attraverso lo sport si scopre che se si
vuole qualcosa si riesce ad ottenerla dedicandosi e possibilmente avvalendosi
anche di figure professionali che riescano a tirare le risorse personali dall’individuo.
Una grande e bella consapevolezza a 15 anni non temere distanza e altimetria
per poi dedicarsi alle lunghe distanze e per lo più in montagna dove la fatica
è enorme ma viene mitigata dai paesaggi e dalla bellezza della natura,
complimenti.
Quali sono le tue qualità,
capacità, caratteristiche e limiti? “Qualità:
mi considero debole fisicamente ma forte di testa, capace di soffrire portando
il mio corpo oltre a ciò che potrebbe fare realmente. Capacità: resistente. Limite:
poco veloce sulle brevi distanze.”
Lo sport permette di conoscersi subito e
approfonditamente, consente un elevata consapevolezza delle proprie capacità e
caratteristiche ma anche dei propri limiti sui quali si può sempre lavorare da
soli o con l’aiuto di altri.
Un episodio
curioso o divertente della tua attività sportiva? “Penso fare la pipì sempre sulle stesse piante (che ormai stanno
appassendo) prima di cominciare l'allenamento.”
Quali sensazioni ed emozioni sperimenti facendo sport (allenamenti,
pregara, gara, post gara)? “Non si
può spiegare...la corsa per me è uno stile di vita, che mi aiuta a non mollare
mai anche di fronte alle difficoltà della vita. Chi resiste nello sport/corsa è
capace di resistere anche nella vita.”
Lo sport insegna a crederci nel riuscire
in qualcosa soprattutto se ci si approccia con entusiasmo e motivazione,
apprezzando ogni minimo risultato o esperienza.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi prestare
attenzione? “Overtraining,
fisioterapia, alimentazione, allenamenti, capacità fisiche e stato mentale/forma.”
Quali sono le condizioni che ti hanno
indotto a fare una prestazione non ottimale? “Sono condizioni mentali più che fisiche...problemi personali o sentirsi
‘sotto pressione’ per una gara.”
L’atleta ha bisogno di esprimersi nel miglior
modo possibile ma stando sereni e a proprio agio senza pressioni e senza
sentirsi giudicato, quello che viene è il risultato di una preparazione
specifica e frutto di impegno e allenamenti a volte anche faticosi.
Cosa ti fa continuare a fare sport? Hai
rischiato di mollare? “Avere un
sogno/obiettivo ben chiaro. Sì...più volte ho pensato di smettere di
correre/allenarmi.”
Come hai
superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Ho pensato che se non continuassi a correre/allenarmi non potrei mai
vedere se è possibile realizzare il mio sogno. Con tanta pazienza.”
A volte i sogni sono molto difficile da
perseguire e il percorso è irto con tante crisi da affrontare e tanti dubbi che
assalgono la mente dell’atleta, bisogna lottare con se stessi, con sabotatori
interni, con propri fantasmi per cercare di andare sempre avanti senza rigidità
ma con coscienza e convinzione che si può fare se insistiamo e utilizziamo
diverse strategie.
Un messaggio rivolto
ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo
sport aiuta ad essere persone più forti nella vita e ti permette di capire che
gli obiettivi e i sogni si realizzano solo con: impegno, sacrificio, delusioni
e tanta voglia di soffrire.”
Lo sport aiuta a capire il senso della
vita, che non è tutto dovuto, che le cose bisogna guadagnarsele con il sudore e
a volte con la sofferenza, ma poi la soddisfazione di essere riusciti ripaga di
tutto, è un investimento redditizio in termini di emozioni e sensazioni
positive, rende più maturi e responsabili.
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?
“Se ti alleni bene e credi in te
stesso...non hai bisogno di fare ricorso a queste sostanze. Non ne ho mai fatto
uso.”
Familiari e amici cosa dicono
del tuo sport? “Alcuni
condividono...altri pensano che sia pazzo.”
Se si hanno buoni riferimenti è più
difficile allontanarsi dalla retta via che prevede che ogni cosa la si deve
guadagnare e ottenere credendoci e impegnandosi, rispettando il proprio corpo
ed eventuali avversari.
Cosa hai
scoperto di te stesso nella pratica del tuo sport? “Che la fatica è solo mentale...in realtà io posso portare il mio corpo
ben oltre le mie reali capacità.”
Interessante questa consapevolezza della
fatica mentale, è quello che sperimentano in tanti che si addentrano negli
sport faticosi e di endurance dove spaventerebbe solamente sentire il numero di
chilometri da percorrere, le altimetrie da attraversare, le ore continuative di
sport, la mente mette tutto a tacere.
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi? “Sì, molto...sia per motivare quando tutto va
per il verso giusto sia per motivare quando tutto va male.”
In effetti lo psicologo non interviene
solo quando le cose vanno male, quando c’è criticità, quando c’è il problema ma
anche per fare un lavoro di ancoraggio di esperienze positive, un lavoro per
ricercare ciò che ha permesso di fare bene ed eccellere in modo da invitare all’atleta
di replicare tali condizioni, di potenziarle, di non dimenticarle.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da
realizzare? “Il mio sogno più
grande...battere il ‘Record di ascesa sul Monviso’ (1h40'47"). Anche se
nessuno pensa che sia possibile.”
Davvero interessante questo proposito di
Jacopo, possiamo ipotizzare che per lui il meglio debba ancora venire,
bisognerà lavorarci su ma mai dire mai, mettere per iscritto un sogno da
raggiungere è già un grande passo avanti ora si tratta di mobilitare le energie
occorrenti per portare a compimento tale sfidante proposito.
Come ti vedi a 50 anni? “Sempre di corsa...avrò vinto quando non avrò
più obiettivi da realizzare e continuerò a correre.”
Anche questo è davvero interessante, una
base di partenza che è la corsa come stile di vita, come nutrimento, come aria
da respirare e il resto viene di conseguenza.
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Mio padre, Paolo Bert e i Gemelli Dematteis.”
C’è una parola o frase utile nei momenti
di crisi o difficoltà? “Corri quando
puoi, cammina se devi, striscia se serve...Ma non mollare mai. - I never give
up - If you can dream it…you can do it!"
Sembra avere le idee chiare Jacopo, tanti
obiettivi da portare a termine, persone di riferimento a cui ispirarsi,
pensieri positivi che lo aiutano a perseguire i suoi propositi con convinzione
ed entusiasmo.
Matteo
SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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