Definizione
di SPORT: “Qualsiasi forma di attività
fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per
obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica,
lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in
competizioni di tutti i livelli”. Carta
Europea dello Sport (Consiglio d’Europa,1992)
In un’intervista
a cura di Marisa Vicini fatta a Paolo Barbera emerge l’importanza dell’attività
sportiva. A 17 anni esordisce nell’atletica leggera. Ha collezionato sei uscite
internazionali - tra mondiali, europei e una Paralimpiade - che gli hanno
portato due argenti e un oro.
Ecco cosa ci
racconta Paolo:
“La mia indole
positiva e ottimista mi ha consentito di superare il dolore sia psicologico sia
fisico: il bruciore dell’occhio umano causticato è potente quanto quello di un
forte mal di denti che non si attenua nemmeno con i farmaci e ogni trapianto,
ogni operazione di chirurgia plastica sono stati molto dolorosi. Grazie a
queste esperienze ho acquisito una grande capacità di resistenza e di
pazienza.”
Ed ancora
l’importanza dello sport per andare avanti nella vita:
“Lo sport mi ha
anche dato molte gratificazioni personali: da un lato i risultati che ho
ottenuto mi sono serviti da auto-incoraggiamento, dall’altro è aumentato il
senso di stima e di apprezzamento che gli altri hanno avuto nei miei confronti.
Ho avuto modo di viaggiare molto. È stata un’esperienza utile a fortificare il
carattere.”
Si definisce
resilienza la capacità di resistere alle frustrazioni, agli stress, in generale
alle difficoltà della vita.
La persona
resiliente possiede propensione a ricercare strategie creative di fronte alle
difficoltà.
La persona
resiliente possiede risorse personali, autostima, attitudine ad apprendere
dall’esperienza, importanti relazioni familiari, amicali e una buona rete di
relazioni formali e informali.
L’avere accesso a relazioni supportive, più o meno prossime, è un fattore
protettivo.
Siamo tutti in
grado di perseguire i nostri sogni e raggiungere obiettivi significativi
Massimiliano
Monteforte, ideatore di “Purosangue”: “La corsa è una magia: mi ha permesso di
realizzare sogni”.
Fabrizio Macchi:
“Non esiste una
vera e propria ricetta per diventare campioni, ma esistono delle capacità che
ognuno di noi possiede che concorrono per diventare campioni, bisogna trovarle.
Ecco questo è il
segreto: trovare dentro di noi la giusta strada, le giuste motivazioni per
perseguire un obiettivo che ci porti ad essere campioni nella nostra vita.
Nel mio caso la
malattia ha avuto un ruolo fondamentale per trovare in me le motivazioni per
riemergere e trovare la strada per costruirmi una seconda vita.
Le doti sportive
non te le regala nessuno. La mente poi fa la differenza. La mente la puoi
allenare lavorando con tenacia e voglia di arrivare sempre più lontano,
mettendosi in discussione per migliorare ogni nano secondo.
La forza dell’uomo
sta proprio li nel perseverare l’obiettivo fino in fondo. Le cose che rendono
importanti la nostra vita sono amore, rispetto e dedizione, cosi si riesce ad
essere orgogliosi di noi stessi realizzando i propri sogni”.
Gli obiettivi
devono essere significativi, stimolanti, chiari difficili ma non
inarrivabili,
mirati al miglioramento graduale della prestazione più che al risultato.
mirati al miglioramento graduale della prestazione più che al risultato.
Impegnatevi per
ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene,
sorridete e tentate ancora, in un modo diverso. (William Hart )
Sono molteplici le definizioni
psicologiche del concetto di resilienza:
- Rutter (1985) la capacità di
“rimbalzare” (pallina tennis) o far fronte con successo alle avversità
(sconfitte-disabilità).
Gordon (1995) pone l’enfasi “sull’abilità
di crescere bene, maturare e aumentare le proprie competenze di fronte alle
circostanze avverse”.
Ex maratoneta,
Salvo Campanella 40 anni, una moglie, due figli, è vivo per miracolo.
Il 2 luglio del 2012 è precipitato da sette metri di altezza, nel cantiere dove lavorava.
Racconta in un intervista riportata sulla rivista SuperAbile INAIL: «Cosa ho provato dopo l’incidente?
Mi sono fatto una risata. Intanto sono rimasto vivo, e poi poteva andare peggio».
Questa sua dichiarazione dimostra l’importanza della resilienza, infatti gli individui che dopo aver vissuto un evento negativo attivano un processo resiliente non rimangono “intrappolati” nel dolore ma risanano le ferite assumendosi il controllo della propria esistenza e riorganizzando la propria vita.
Essere resilienti implica il percepire
al tempo stesso il dolore e il coraggio, affrontando le difficoltà grazie alle
proprie risorse personali, relazionali e contestuali.Il 2 luglio del 2012 è precipitato da sette metri di altezza, nel cantiere dove lavorava.
Racconta in un intervista riportata sulla rivista SuperAbile INAIL: «Cosa ho provato dopo l’incidente?
Mi sono fatto una risata. Intanto sono rimasto vivo, e poi poteva andare peggio».
Questa sua dichiarazione dimostra l’importanza della resilienza, infatti gli individui che dopo aver vissuto un evento negativo attivano un processo resiliente non rimangono “intrappolati” nel dolore ma risanano le ferite assumendosi il controllo della propria esistenza e riorganizzando la propria vita.
E il bilancio di
questa esperienza di vita? «Il mio scopo principale non è diventare famoso, ma
quello di fare da esempio. Per tirare fuori dalle prigioni domestiche altri
ragazzi disabili dimostrando, con i fatti e non con le parole, che l’handicap
sta solo nella tua testa e non nel tuo corpo.
Come ha giustamente scritto mio nipote nella sua tesi di laurea: la disabilità è uno status mentale del normodotato».
Come ha giustamente scritto mio nipote nella sua tesi di laurea: la disabilità è uno status mentale del normodotato».
Sergio Mazzei,
Direttore dell’Istituto Gestalt e Body Work: “Evidentemente il
senso della resilienza in buona sostanza equivale all’avere coraggio,
all’insistere nel raggiungere il proprio scopo e dunque al non sottrarsi alla
propria esperienza, qualunque essa sia, al non censurare o negare la propria
verità, allo stare con il proprio dolore e impedimento, al tener duro anche se
le circostanze sembrano insostenibili.”
Brunella, 46
anni, che nel 2006 ha subito l’amputazione della gamba sinistra racconta in un
intervista riportata sulla rivista SuperAbile INAIL:
Chiedevo non solo di poter camminare e guidare, ritrovando l’autonomia, ma anche di cavalcare nuovamente.
Dal giorno in cui risale a cavallo, Brunella non si ferma più, inizia a partecipare a spettacoli equestri e a gare di monta western nella disciplina sportiva del reining (lavorare di redini), diventado nel 2010 campionessa regionale con i normodotati. Successivamente arriva sul gradino più alto del podio regionale nel dressage paralimpico, gara in cui cavallo e cavaliere compiono figure armoniose in uno spazio rettangolare. Vince l’argento Campionati italiani di para-dressage
Chiedevo non solo di poter camminare e guidare, ritrovando l’autonomia, ma anche di cavalcare nuovamente.
Dal giorno in cui risale a cavallo, Brunella non si ferma più, inizia a partecipare a spettacoli equestri e a gare di monta western nella disciplina sportiva del reining (lavorare di redini), diventado nel 2010 campionessa regionale con i normodotati. Successivamente arriva sul gradino più alto del podio regionale nel dressage paralimpico, gara in cui cavallo e cavaliere compiono figure armoniose in uno spazio rettangolare. Vince l’argento Campionati italiani di para-dressage
Anche la gamba
destra è compromessa dalla malattia: «Non posso stare né troppo seduta, né
troppo in piedi», aggiunge. Ogni tre mesi deve fare il day hospital, ma tutto
questo non la blocca. Nel 2013 conosce Dario Naccari, tecnico della Nazionale
di para-rowing, neonata sezione della Federazione italiana canottaggio
presieduta da Giuseppe Abbagnale. L’Inail la sostiene nella messa a punto di
una protesi particolare «per bilanciare la barca» e vince l’oro al Campionato
italiano indoor con remo ergometro.
«Una scommessa
con me stessa. Bisogna essere prima
campioni nella vita, poi sul campo.
Il mio obiettivo è che un maggior numero di persone disabili possano accedere alle discipline sportive che amano. Perché anche quando c’è una disabilità – che ognuno deve gestirsi e non può far pesare ad altri – niente è perduto».
Il mio obiettivo è che un maggior numero di persone disabili possano accedere alle discipline sportive che amano. Perché anche quando c’è una disabilità – che ognuno deve gestirsi e non può far pesare ad altri – niente è perduto».
“Qualunque cosa tu possa fare, o sognare
di fare, incominciala! L’audacia ha in se’ il genio, potere e magia. Comincia
adesso! (J.W. Goethe)
“Tutti i cittadini hanno pari dignità e
sono uguali davanti alla legge […] È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e
l’uguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
(Costituzione Italiana, art. 3)
La visione di
questo filmato è consigliabile per trasmettere il messaggio che "Più
grande è la lotta più glorioso è il trionfo" e che "Puoi fare
qualsiasi cosa"
http://www.youtube.com/watch?v=IHdxs1WNHMo
Will cade, cade in acqua, soffoca, l’acqua entra nei polmoni. Mentre tutti, spaventati, cercano Will disperatamente, lui riemerge dall’acqua, felice. Il suo adorato bruco non c’è più: ne è volata via una bellissima farfalla.
Will cade, cade in acqua, soffoca, l’acqua entra nei polmoni. Mentre tutti, spaventati, cercano Will disperatamente, lui riemerge dall’acqua, felice. Il suo adorato bruco non c’è più: ne è volata via una bellissima farfalla.
Bibliografia
La Rivista di Educazione Fisica, Scienze Motorie e Sport, Casa Editrice Spaggiari, Parma, Settembre 2013.
La Rivista di Educazione Fisica, Scienze Motorie e Sport, Casa Editrice Spaggiari, Parma, Settembre 2013.
Moè
A., Motivati si nasce o si diventa?, Laterza, Bari, 2011, 67.
Sielbert A., Il vantaggio della resilienza, come uscire più forti dalle difficoltà della vita. Edizioni AMRITA, Torino, 2008.
Sielbert A., Il vantaggio della resilienza, come uscire più forti dalle difficoltà della vita. Edizioni AMRITA, Torino, 2008.
Simone
M., Psicologia dello sport e non solo, Aracne editrice, Roma, 2011.
- Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale, Sogno Edizioni, Genova, 2013.
- Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale, Sogno Edizioni, Genova, 2013.
-
O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per
raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.
-
Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi, traumi,sconfitte nella vita e
nello sport. MJM, Meda (MI), 2014.
SuperAbile
INAIL, Il magazine per la disabilità, Roma, Agosto Settembre 2014, Numero 8-9.
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