Nel 1973, nasce la 100Km
del Passatore Firenze-Romagna (Faenza)”. Approfondendo la conoscenza degli
ultramaratoneti, emerge che la 100km del Passatore costituisce una sorta di
prova per entrare a far parte di questo mondo degli ultrarunner, infatti alla
domanda: “Qual è stato il tuo percorso per diventare un
ultramaratoneta?” molti riportano l’aver percorso la 100km del
Passatore:
“Chi cammina
ha fede. In alcuni cammini religiosi ho incontrato alcuni amici ultramaratoneti
e parlando delle mie e delle loro esperienze, mi hanno invitato spesso a uscire
con loro tutti i giorni facendo mediamente almeno 10 chilometri. Giù di lì mi
hanno invogliato a partecipare a una ‘gara’ (più che gara lo chiamerei
evento) altri la chiamano la più bella del mondo, e cosi ci andai. Da
quella poi sono scaturite altre.”
“LA MIA PRIMA 100KM DEL PASSATORE (un lungo
viaggio ……) Erano almeno due anni che coltivavo l’idea di partecipare a questo
evento, chiamarla gara sarebbe troppo riduttivo, ma per affrontare questo tipo
di sfide bisogna essere pronti e preparati soprattutto con la testa oltre che
con le gambe.
Iniziai a farci
un pensierino a fine dicembre quando per una sfida con me stesso chiudo il mese
con 401km, poi a gennaio quando arriva la richiesta di raccogliere fondi per
beneficenza partecipando alla maratona di Roma, penso che può essere uno degli
allenamenti lunghi che avrei potuto fare come allenamento, oltre alla maratona
proprio vicino casa a inizio febbraio.
Il 31 gennaio
scadeva il termine per la quota agevolata, mi dico che ‘solo se mi iscrivo avrò
gli stimoli per parteciparvi davvero’ e così poco prima della mezzanotte lascio
a mia moglie l’onere di clikkare OK, dopotutto dovrà sopportare lei le mie
lunghe assenze nei week end, iscrizione on line inviata!
Inizia così un
lungo viaggio, (così lo chiama il mio amico G.), di 5 mesi che mi porterà alle
15.00 di un sabato di fine maggio a percorrere i 100km che separano Firenze e
Faenza attraverso l’Appennino.”
“Nel maggio 2003 ho corso la prima maratona, a
novembre ne ho corso due ravvicinate con buoni risultati acquistando
consapevolezza e nel 2004 ho deciso di mettermi alla prova e ho corso il mio
primo Passatore, da lì è scoppiato l’amore per le ultra anche se devo dire che
era latente. Prima di correre andavo in bici e i miei sogni erano i passi
dolomitici, non le passeggiate in campagna.”
“In realtà ho iniziato subito a
prediligere le lunghe distanze e dopo le prime tre maratone mi sono iscritto
alla 100 km del Passatore.”
Da queste risposte emerge che le
potenzialità dell’essere umano sono inimmaginabili, si scopre per caso di
essere portati per qualcosa per la quale siamo disposti ad investire in tempo,
fatica o danaro. A volte su invito di amici, parenti o medici ci dedichiamo ad
attività per noi sconosciute o che non abbiamo mai avuto modo o occasione di
praticare o di interessarci e come per magia gradualmente ci accorgiamo di
diventare quasi dipendenti, ci accorgiamo che tali attività, tali interessi per
qualche motivo ci procurano benessere, ci fanno sperimentare situazioni
piacevoli.
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