martedì 17 dicembre 2019

Marilena Milano: Iniziare a correre a 40anni non è stato semplice

L’esperienza più ricca di emozioni è stata senza dubbio la maratona di Verona
Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance. 

Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marilena attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Diciamo che ho iniziato a fare sport da piccolissima, nuoto dai 4 agli 8/9 anni, poi karate... Pallavolo fino a 18 anni...e fitness in generale. Dedicandomi al functional training e diventandone anche istruttrice per grandi e piccoliTra le altre cose faccio gare ad ostacoli, le OCR in situazioni ‘estreme’, un po' differenti dalla semplice corsa o garetta su strada.

Lo sport è una palestra di vita, una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza. Lo sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di confort per conoscersi meglio nell’affrontare la fatica, per ascoltare sensazioni corporee ed emozionarsi. Lo sport rende felici nonostante la fatica.
Come sei cambiata attraverso lo sport?Attraverso lo sport ho forgiato non solo il fisico ma anche il mio carattere. Lo sport ti rivela… Ti restituisce a te stessa, ti fortifica.”

Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. La fatica diventa amica, più è grande la fatica e più si apprezza quando è finita, più si è soddisfatti quando è finita. Dietro lo sport c’è un mondo fatto di tanta fatica e impegno con passione.

Nello sport chi e cosa hanno contribuito al tuo benessere o performance?La corsa è stata una disciplina aggiunta ... Grazie ad un mio carissimo amico nonché mio coach mi sono messa in discussione anche in questo ambito... E devo dire che iniziare a correre a 40 anni non è stato semplice ma con impegno dedizione e costanza ho raggiunto traguardi soddisfacenti.”

Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare mete e obiettivi cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?L’esperienza più ricca di emozioni è stata senza dubbio la maratona di Verona… Prima gara lunga dopo solo 1 anno che correvo.”

Lo sport diventa un treno che porta in giro per città e paesi per sperimentare fatica, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?I miei familiari mi vedono un po' come un’anticonformista... Non sono molto d'accordo con il mio essere sportiva a 360 gradi... Mio marito soprattutto non mi appoggia... Qui la mentalità è un po' retrograda... Il modello di moglie e mamma tradizionale non mi appartiene... Ovviamente assolvo tutti i miei doveri e cerco di organizzarmi e ritagliare del tempo per me per allenarmi o per fare gare.

Lo sport regala emozioni uniche che ripagano la fatica condivisa partecipando a manifestazioni ed eventi; lo sport avvicina persone, culture e mondi; attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport?Praticando sport ho ritrovato l’essenza di essere vivi. Il matrimonio, i figli, la casa ti annullano… Dimenticando le tue necessità… Lo sport ti restituisce gli stimoli… Ti dà energia… E ti permette di socializzare con più facilità.”

Lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, lo sport rimette al mondo facendo faticare con i più giovani.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Come mamma e come istruttrice di fitness io cerco di spingere i ragazzi a fare attività sportiva qualunque sia, l'importante è che facciano movimento. Non solo per il benessere fisico e mentale ma anche per il sociale… Lo sport è vita in tutti i sensi… È condivisione… Aggregazione… Libertà.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?Faccio sport per passione… Non ho limiti… Cerco sempre di superarli… E mi metto sempre in discussione… Mi piace sperimentare nuove esperienze e le vivo come avventure che arricchiscono il bagaglio sportivo e non.

E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, darsi un appuntamento e un ritrovo per un allenamento.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Credo che la figura dello psicologo possa essere utile e non solo nell’ambito sportivo. Comunque per chi interpreta lo sport in maniera esasperata credo che un confronto con uno specialista possa essere indispensabile… Molti podisti soprattutto ne avrebbero bisogno: allenamento esasperato, diete esagerate, ansia da prestazione, manie di protagonismo, ecc.”.
Quali sogni sono da realizzare? Prossimi obiettivi?Tra i miei futuri c è in programma il cammino di Santiago o il 'Passatore 100km'”.

Nella Mente degli atleti c’è sempre tanto movimento, sfide, percorsi, partenze e arrivi, incontri e confronti.

Un messaggio alle donne del mondo?Ritengo che tutte le donne dovrebbero ritagliarsi un'oretta al giorno per fare sport, aiuta la mente e alleggerisce dai pensieri che quotidianamente ci tormentano.
Come ti vedi a 50 anni?Ho 45 anni... Non manca moltissimo alla soglia dei 50... Ma mi proietto verso un’età più avanzata con lo stesso spirito di ora.”

Lo sport alleggerisce fisico e mente, un’ora al giorno e toglie di torno medici e cattivi pensieri. Ringrazio Marilena per essersi voluta scoprire raccontando di sé e facendo emergere l'importanza di una motivazione interna nel fare sport e il potere terapeutico dello sport che fa sentire liberi, fa star bene e fa divertire.
Interessante il feedback di Marilena a seguito dell’intervista:
Approfitto ora perché credo di non averlo fatto prima Devo innanzitutto ringraziarti tantissimo per l'opportunità che mi hai dato E soprattutto per l'importanza e la considerazione che mi hai dato. Mi sento in un certo senso ‘famosa’. Devo farti i miei più sinceri complimenti per come hai gestito l'articolo/intervista. Credimi non avrei mai pensato che un giorno qualcuno potesse "scegliermi" per mettere nero su bianco la mia vita da atleta. Tu lo hai fatto. E mi sono sentita ‘privilegiata’.... Con la tua discrezione e delicatezza hai saputo esprimere concetti per me fondamentali. Ma che molti stanno perdendo. Io credo che prima di tutto bisogna essere uomini e donne, poi atleti. E come tali dobbiamo essere trattati e considerati. Sono sempre rimasta molto semplice ed umile facendo semplicemente quello che mi fa stare bene e mi fa divertire Quando manca il gusto muore il piacere. Ripeto ancora una volta grazie, grazie veramente di cuore per tutto ciò che hai scritto e per avermi cercata Non capita tutti i giorni di ‘diventare qualcuno’ grazie all’interessamento di un artista dell’inchiostro su carta”.
Ringrazio ancora Marilena per questo feedback da cui emerge l'importanza di una motivazione interna nel fare sport e il potere terapeutico dello sport che fa sentire liberi, fa star bene e fa divertire, finché non ci sono pressioni.
Un’intervista a Marilena è riportata nel libro “Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, 25 marzo 2022 di Matteo Simone (Autore).
 
Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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