domenica 15 dicembre 2019

Roberta Peron, ultratrail: Il Tor des Geants è nato sotto i miei (e di altri) piedi

Io vivo la montagna, lassù ho sogni realizzati e da realizzare
Matteo Simone

Le passioni permettono di vivere una vita felice e interessante, ricca di interessi, sfide, entusiasmo. 

Soprattutto lo sport fatto all’aria aperta è una passione che dà tanto alle persone in termini di benessere ed esperienze che emozionano e aiutano a conoscersi meglio. 
Di seguito Roberta racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, certo. Mi sono sentita campionessa quando ho realizzato di essere in grado di fare cose che non avrei mai immaginato. Le volte che sono andata a podio invece non mi hanno mai fatto sentire campionessa.”

La passione e la motivazione di fare qualcosa che appassiona è un grande motore che permette di spingersi sempre oltre, di voler fare qualcosa di più difficile, importante e sfidante.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Pallavolista in gioventù, sport che, anche se saltuariamente ho continuato fino ai 35 anni e più. All'età di 38 anni ho iniziato a corricchiare per conto mio. Distanze mai superiori i 18 km mi hanno permesso di fare la mia prima maratona a Venezia sotto le 4 ore. Da lì il passo è stato breve per i 68 km nello stesso anno. 
L’anno dopo ero già a cercare gare che mi dessero i punti per l’UTMB realizzato nel 2008, dopo soli 2 anni. 2009 me ne andavo a fare la PTL 240 km e dopo sole 1 settimana l’edizione zero del Tor des Geants 330 km. E così via. Il tutto contornato da mtb, skialp, multisport, triathlon, alpinismo, arrampicata. Il mio senso dello sport è stato non concentrarmi su di uno ma di farne tanti. Questo mi ha fatto stare sempre ad un livello mediocre ma un atleta felice in quanto mi sarebbe spiaciuto non sperimentare.”

L’UTMB è una gara di circa 171 km per 10.000 m D+, con partenza da Chamonix, in regime di semi-autosufficienza, in un tempo limite di 46:30 ore. La PTL (Petite trotte à Léon) è una delle gare dell’UTMB. La PTL si corre in squadre di 3 persone indissociabili e solidali, senza classifica. La partenza della 13a edizione della PTL è programmata per lunedì 24 agosto 2020. Il Tor des Geants è una gara di ultratrail di 330 km - 24000m D+: 
Nello sport cosa o chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance?Ho sempre contato solo su me stessa, chiaro che conoscere altre persone hanno agevolato la velocità degli eventi, ho trovato molte persone disponibili. La mia cocciuttaggine, la mia curiosità, il mio ottimismo e la mia grande dote di adattamento ma soprattutto l’entusiasmo. “

Lo sport, soprattutto di endurance permette di conoscere la fatica facendosela amica, perché si scopre che passa tutto, sia la fatica che le eventuali crisi e che si riesce a completare percorsi e gare con intenzione ed entusiasmo.
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle?Diciamo che le emozioni le ho provate in tantissime gare. Ogni volta era la prima volta. Ho assaporato tutto quello che potevo. I miei ricordi sono costellati di intense emozioni. Il Tor des Geants è nato sotto i miei (e di altri) piedi. Chiaro che ogni volta che ripercorro quei sentieri li sento un po' miei. Lo stesso vale (per motivi diversi) per la PTL. Non è una gara ma è un’avventura straordinaria che riesce a portarci fuori dal nostro mondo costruito. Da provare.”

Interessante e apprezzabile la voglia di Roberta di cercare sempre nuovi stimoli, gare più difficili, lunghe e sfidanti da sola o in compagnia apprendendo sempre dall’esperienza e migliorando attraverso il confronto e l’ascolto di amici e altri atleti.
Quali sono le tue qualità, capacità, caratteristiche e limiti? Come e quando li hai scoperti?Non sono veloce ma amo ciò che faccio e come lo faccio. Lo spirito di avventura, la spensieratezza ed una certa attitudine a voler risolvere gli errori mi hanno portato ad essere sempre una vincente. Mi so adattare alle situazioni critiche, sono ottimista e testarda. L’ho scoperto durante le ultra, soprattutto quelle in autonomia e con il GPS. Notevole gestione, non mi arrendo mai. Cresce in me una forza misteriosa che riesce pure a stupirmi. Dote a mio avviso super.

Il mettersi in gioco in allenamenti e in gare è sempre una grande scoperta di proprie caratteristiche, qualità, capacità e anche limiti.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Mi sono catapultata nel mondo del trail (lunghe distanze) praticamente per caso e soprattutto per curiosità. Ricordo la mia prima ultra a Dolcedo (Trincheri la via marenca), ero ospitata dalla mamma di Lorenzo in camera con un ragazzo simpatico. Chiacchierando gli chiedo se anche a lui piacciono le lunghe distanze Lui timidamente con il suo caro sorriso mi risponde: si, mi piacciono. Ed io: ah, ma sei di Lanciano Hai fatto l’Ecomaratona dei Marsi? Si sì, ho fatto tutte le edizioni. Beh, non sapevo ma davanti a me avevo Mario Fattore che era stato campione mondiale dei 100 km e che i ‘Marsi’ li aveva pure vinti. Ho adorato questa umiltà, dote che ancora ricerco negli atleti. Non sopporto chi si vanta delle prestazioni.”

Interessanti gli incontri che si fanno in allenamento e in gara, tutti sono disposti a condividere racconti e aneddoti, dai campioni agli atleti più comuni, la fatica è uguale per tutti.
Quali sensazioni ed emozioni sperimenti facendo sport (allenamenti, pre-gara, gara, post-gara)?Stacco completamente la spina. Gli allenamenti in realtà a volte sono noiosi perché creati in ritagli di tempo. Nelle gare, soprattutto le lunghe mi piace il senso di libertà che raggiungo non appena il gruppo si sfalda e mi ritrovo sola o quasi. Mi godo l’ambiente, l'incontro con gli animali, i tramonti, le albe e gli altri atleti che si intervallano. Con questi solitamente si forma gruppetto e si inizia a socializzare. Nel dopo gara si cerca di festeggiare. Molte volte però non comprendo le delusioni di molti che, secondo me non godono a pieno di questi momenti in quanto li trasformano in ‘numeri’ vanificando il beneficio stesso.”

Sensazioni intense e variegate sono quelle che sperimentano gli utlrarunner a contatto con la natura e la fatica, con la luce e il buio, con la sete e la fame, prima della partenza, sulla linea dello start, durante la gara, all’arrivo e dopo la gara per ricordare e raccontare quello che si è vissuto, cosa si è sperimentato.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi prestare attenzione?I rischi sono legati alla tipologia dell'ambiente. Molte volte in alta quota può essere difficile gestire alcune situazioni. Ci vuole tanta testa, sangue freddo, mente lucida e un briciolo di fortuna che non guasta mai. Non ci si deve infortunate in certe situazioni, potrebbe rivelarsi molto pericoloso. Bisogna conoscere sé stessi e le proprie capacità. A volte ci sono passaggi esposti. Bisogna essere in grado di farli da soli. Non sempre può esserci l’organizzazione ad aiutarti. Il meteo: bisogna essere provvisti di tutto quello che in condizioni normali non serve. È una questione di sopravvivenza. Bisogna essere pronti a tutto.

In montagna non si scherza, soprattutto in alta montagna quando si è sui 4.000 metri, si può essere stanchi, si può aver fame e freddo, ci possono essere condizioni climatiche avverse.
Bisogna essere sempre lucidi e fiduciosi per affrontare ogni imprevisto e prendere le decisioni più idonee per proseguire o fermarsi.
Quali sono le condizioni che ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Infortuni. Nonostante mi sia fatta male in parecchie gare, ho sempre portato a termine lo stesso, ovvio che il risultato era quello che era. Con conseguenze disastrose per il fisico.” 
Cosa ti fa continuare a fare sport? Hai rischiato di mollare?Io non posso stare senza sport, la mia vita è fatta di sport, natura. Non mollo, non ancora.”

Lo sport è un grande aiuto per le persone, è una valvola di sfogo, è un modo per sperimentare libertà attraverso il movimento e percorrendo sentieri stupendi, bisogna sempre essere all’erta ad ascoltare i messaggi del proprio corpo per capire di cosa ha bisogno, per giocare d’anticipo e non stressarlo troppo o comunque piegarlo senza spezzarlo.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Testa alta e testa bassa. Non ho mai smesso di lottare e, per quanto riguarda le crisi le ho semplicemente fatte passare, aspettando e modificando gli obiettivi. Se dai tutto e non si riesce, si ha dato il massimo. Io questa non la considero una sconfitta.” 
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Lo sport fa crescere bene, ti rende migliore. Con lo sport si socializza ma si impara a stare bene anche da soli.” 
Come ti vedi a 50 anni?A volte spacco i sassi e vado come una matta Poi torno sulla terra ferma e mi dico che forse dovrei ridimensionare. Ma il mio essere sbarazzino è più forte. Solo quando si rivolgono a me con ‘signora’ me ne rendo conto di averli, i 50. Sento la differenza ma me ne frego. Non ci penso.”

Attraverso lo sport si conoscono persone, culture e mondi, è un ottimo strumento di benessere e di conoscenza per tute le età e con ogni modalità.
Un messaggio per le donne?Siamo in grado di fare cose straordinarie con lo sport. Non ho mai fatto distinzione tra uomo donna Forse è per questo che non ho avuto problemi di genere.” 
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?Mai. Non condivido e non apprezzo chi lo fa anche se so benissimo che c'è, non solo nel mondo dell’agonismo. Lo sport è bello da vivere così com'è. Se ti alleni vai di più   se non ti alleni c'è un po' più di sofferenza. Il gusto di ottenere una cosa con le proprie forze è impagabile. Per non parlare delle conseguenze di salute dopo l’uso del doping. Tutto si paga! Ma ne vale proprio la pena? Proprio no.”

Tutto ha un costo da pagare, barare annulla persone e sport, ammala atleti e discipline sportive, meglio cercare di arrivare dove uno può con le proprie forze apprezzando il proprio sforzo e la fatica.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?C'è chi dice che sono una pazza, chi mi sostiene e tifa. Molti sono curiosi di come preparo e vivo questo tipo di sport. Mia mamma (88anni) dice che dovrei smettere Io invece cerco di ritardare il più possibile. Io vivo la montagna, lassù ho sogni realizzati e da realizzare Ma soprattutto sto bene. Vivo di attimi sublimi.” 
Cosa hai scoperto di te stessa nella pratica del tuo sport?Che ho la testa dura, che sono dura a mollare. Prima o poi arrivo (quasi) sempre. Che riesco a gestire situazioni con mente lucida. Poi riesco sempre a meravigliarmi.

Lo sport aiuta a comprendere che c’è sempre una via di uscita per tutti e da ogni cosa, c’è sempre almeno una soluzione per ogni problema.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi?Sinceramente io non ne ho avuto bisogno però ho notato che non faccio testo. Molte persone hanno bisogno di una figura che accompagni, anche solo mentalmente il loro percorso. Io sono indomabile, vado troppo a sensazione, non ci andrei d'accordo.” 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Ritorno a fare l’Ipertrail della Bora in autonomia con GPS 173 km a gennaio. Altri obiettivi al momento non me ne sono posti. Sogni tanti, da realizzare ci sarebbe un multisport di quelli in squadra in completa avventura...quelli che durano una settimana. Mi piacerebbe tanto ma costano follie. Chissà.

Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre mete e sogni da raggiungere nelle condizioni più difficili e sempre con più sicurezza.
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno?In realtà no, nessun modello. Quando ho iniziato a fare l’ultra distance non eravamo molti e non conoscevo nessuno. E poi siamo ognuno diverso e bello per quello che si è.” 
C’è una parola o frase utile nei momenti di crisi o difficoltà? Io mi sprono spesso, parlo con me, borbotto, mi stimolo, mi creo delle sfide, mi complimento. Non dico mai ‘non mollare' ma piuttosto 'dai, brava', ecco. Io conto se sono in crisi, conto fino a 10, fino a 20, 30, continuo a contare, a volte fino a 100, fino al prossimo cartello, alla curva, all’albero.”

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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