mercoledì 13 gennaio 2021

Benessere dell’atleta, tratto dal libro “Sport, benessere e Performance”

 Matteo SIMONE 

È risaputo che lo sport contribuisca al benessere dell’atleta; lo sport promuove il benessere fisico e sociale, e dev’essere inteso non solo come performance volta al raggiungimento di prestazioni eccellenti, ma altresì come incentivo all’aggregazione sociale, strumento di prevenzione e promozione della salute. 

   Lo sport diventa importante per l’individuo per diversi motivi: per sperimentare sensazioni, poiché attraverso la pratica dello sport si vivono sensazioni piacevoli e spiacevoli, le sensazioni piacevoli producono felicità, si ha voglia di risperimentare tali sensazioni, si può trattare di sensazioni corporee, a iniziare dal respiro, riconoscere la fatica, la leggerezza, l’agilità, sensazioni di riuscita in qualcosa che si credeva difficile o addirittura impossibile. La pratica dello sport gradualmente, a piccoli passi, aiuta nella vita di tutti i giorni a credere di più in  stessi, a sviluppare positività.   

Inoltre lo sport avvicina persone, fa incontrare e mettere in relazione persone di diverse culture. Si sperimenta insieme sia benessere che competitività, ci si confronta, si cerca di superare  stessi o gli altri. S’impara a rispettare le regole, che diventano anche regole della vita quotidiana, regole da trasferire in famiglia, al lavoro, in società. 

  Si sperimenta lo spirito di squadra, si è assieme per un obiettivo comune condiviso, ognuno con le proprie modalità e capacità. Per questo motivo aumentano le iniziative volte allo sviluppo dell’attività fisica, da praticare in qualsiasi contesto e rivolte a persone di qualsiasi età, ceto sociale o cultura. 

      Tanta autoefficacia e sicurezza in sé attraverso lo sport è quello che ha sperimentato anche Francesca Boldrini: «Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare e oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo». 

   I benefici dello sport sono tanti in termini di autoefficacia, di sensazioni fisiche, di stile di vita salutare.   

Per tanti lo sport diviene la palestra di vita, si apprende tanto attraverso l’esperienza sportiva. Ecco la testimonianza di Gabriel Frasconà: «Lo sport mi dà la giusta dimensione, costanza e sacrificio, come d’altronde nella vita! La disciplina, e i limiti del corpo e della mente, che ho collaudato nelle forze speciali, è stato semplice trasferirle nello sport». 

   Lo sport diventa una palestra di vita, s’impara a resistere e andare avanti, lottare con il tempo cronologico e atmosferico, con  stessi, con i conflitti interni; a volte sei tentato a fermarti, a recuperare, a riposare, a rinunciare. Importante è amare sempre se stessi, la vita, e avere un’elevata passione e forte motivazione in quello che si fa. S’impara a superare gli ostacoli, gli imprevisti e tollerare le sofferenze. 

   Un toccasana naturale è lo sport per il Campione Italiano di Maratona 2015 Dario Santoro: «Lo sport è un toccasana naturale, che non ha medicinale e cure imitabili, per raggiungere il proprio benessere fisico e mentale! A me lo sport ha contribuito tanto al benessere mentale e fisico, soprattutto perché mi ha trasmesso una forte autostima, e mi dà quella marcia in più per guardare tutte le cose della vita con gli occhi diversi e in modi diversi, cioè mi trasmette tanto ottimismo e tante motivazioni!». 

  Dario dà tanto allo sport in termini di allenamenti e fatica, ma riceve tantissimo in termini di scuola di vita, di benessere. 

   La collega atleta e psicologa dello sport e dell’emergenza Patrizia Ziti spiega il suo benessere attraverso lo sport: «Lo sport mi ha permesso di riprendere contatto con il mio corpo, aumentando la sensazione di benessere che ne deriva. I fattori che hanno contribuito in tal senso sono la capacità di sopportare la fatica, di tollerare le frustrazioni, l’incremento della determinazione, una maggiore capacità di condividere le esperienze». 

 Per Desiré è stato un bell’intuito, una sorta di autoterapia, che le ha permesso di uscire da un buco nero: «Lo sport mi ha aiutata a perdere dei chili che non mi appartenevano e questo ha influito positivamente sia sul mio carattere sia sulle prestazioni sportive. In un momento nero, ho pensato “e se iniziassi a correre?”. Correre via dai miei pensieri potrebbe aiutarmi, e così è stato!».   

Quando tutto va storto, quando sei insoddisfatto della tua vita, di quello che fai, di quello che sei, di come sei, si può provare a sentire il corpo e sviluppare maggior autoconsapevolezza; così ti accorgi che qualcosa stai elaborando nella tua testa attraverso anche il tuo corpo, lo sport diventa benefico, una sorta di autoterapia, fermi i pensieri e passi all’azione per sperimentare e vedere che effetto ti fa: brava Desiré, bell’intuito. 
   Anche per la forte e giovane atleta Eleonora Bazzoni, la corsa è una forma di antistress: «Credo che lo sport abbia contribuito al mio benessere sia fisico che psichico, fisico perché dopo la fatica si ha sempre una sensazione di benessere; psichico in quanto mi aiuta a sfogarmi, un ottimo antistress. La corsa praticata in solitudine mi permette di riflettere sulle varie problematiche da affrontare. Penso che
l’arma vincente delle performance sia tanta buona volontà, costanza e amore per ciò che si pratica».    Parole d’oro per coloro che praticano o hanno intenzione di praticare sport, amore per quello che si fa, motivazione, fatica, antistress. 

   Anche Orlando Pizzolato ha sperimentato benessere fisico grazie a una grande passione per la corsa: «La pratica costante dell’esercizio aerobico ha migliorato la mia efficienza fisica generale, e ha contribuito a farmi vivere piacevoli sensazioni ed emozioni. La corsa, pur diventata una professione, è sempre una passione sportiva». 

   In effetti soltanto con la motivazione estrinseca non vai avanti, per il benessere personale oltre al talento e alle vittorie serve tanta passione in quello che fai. 

   Una totale riabilitazione ha sperimentato Salvo Campanella attraverso la pratica dello sport dopo il suo grave infortunio: «Lo sport mi rilassa fisicamente e psicologicamente, una costante attività fisica hanno fatto sì che le mie condizioni di salute abbiano subìto un miglioramento, dalla perdita di peso, al miglioramento respiratorio, salute cardiovascolare, scomparsa di malanni stagionali (influenza), scomparsa di dolori articolari, miglioramento della flessibilità articolare, innalzamento della soglia di stanchezza».   

Uno stile di vita è diventato lo sport per Fabio Lettieri, il quale ha indossato la maglia della Nazionale Italiana: «Sicuramente lo sport mi ha insegnato uno stile di vita. Mi ha insegnato a relazionarmi con la gente e a conoscere la parte più profonda di me stesso. Ho imparato ad ascoltarmi, a sentire quello che il mio corpo mi diceva, in modo da riuscire a migliorarlo. Alla base dei risultati che ho ottenuto, ci sono state sicuramente le doti naturali che madre natura mi ha donato. Ma a queste ho dovuto applicare sacrificio e testardaggine, che mi hanno aiutato a superare i momenti difficili». 
   I momenti difficili fanno parte della vita, quasi come la morte, diventano una certezza nell’esistenza della persona e soprattutto dello sportivo, momenti di non forma o infortuni pregiudicano la carriera sportiva di un atleta. In quei momenti l’atleta deve tirare fuori gli aspetti vincenti che hanno a che fare con la resilienza, l’attesa serena, rimodulare gli obiettivi, ripartire un passo alla volta armato di fiducia e grinta.   
Attraverso l’attività sportiva le persone si riprendono la propria vita. È quello che è successo a Fabrizio Macchi dopo aver perso entrambe le gambe: «Sicuramente nella mia vita lo sport ha avuto un ruolo fondamentale per riprendermi la vita vera nel momento post-guarigione dal cancro… e di ritornare a vivere una vita ricca di soddisfazioni». 

   Fabrizio si è ripreso, a modo suo, la sua vita. Lui riesce a tenere le redini della sua vita anche attraverso lo sport. Lo sport aiuta a scaricare tensioni e stress, trattasi di una sorta di terapia corporea. Nello sport è importante iniziare, partire, passare da una fase contemplativa del pensiero a quella della decisione, l’azione e poi è importante continuare, la fase del mantenimento, fase del benessere.   

Julia Esther Jones medita attraverso lo sport, inoltre lo sport l’aiuta a superare momenti bui: «Mi ha fatto stare bene da un punto di vista psicologico perché mi aiuta a “meditare” e scaricare le tensioni quotidiani dal lavoro e la vita in generale. Mi ha aiutato ad evadere mentalmente in un momento di lutto. Ho una malattia autoimmune e il movimento è necessario per un equilibrio fisiologico». 
  Più c’è benessere e più c’è performance ‒ è quello che dovrebbe accadere anche negli ambienti di lavoro ‒ più il personale sperimenta benessere negli ambienti di lavoro e più è produttivo e performante.  

Lo sport contempla tanti aspetti e tanti valori, tra i quali il riuscire nei propri obiettivi, l’impegnarsi per ottenere un risultato cercato, la condivisione delle esperienze sportive. Ci sono diverse modalità per relazionarsi, e a volte lo sport aiuta a incontrare persone e popoli, a faticare insieme, a lottare per la vittoria, a condividere gioie e dolori.   

Una medicina lo sport per Ernesto Venditti, grande corridore, vice Campione Italiano 100 km: «Lo sport ha rappresentato per me una pillola contro lo stress, una filosofia di vita, mangio bevo, respiro, corro». 

   Interessante la filosofia di vita di Ernesto, lo sport aiuta, è come una medicina. Lo sto riscontrando in tanti questo; inoltre lo sport diviene un bisogno fondamentale come altri che abbiamo quotidianamente; quindi la privazione diventa un danno per noi stessi e il nostro organismo. Per Ernesto ‒ come per tanti altri ‒ è importante avere delle priorità in modo da essere sereni quando ci si allena e si gareggia, importante è considerare e dare il giusto peso anche al lavoro e alla famiglia. 

   Sport è anche seguire la giusta via, questa è l’esperienza di Davide Sanapo: «Ha contribuito in maniera positiva, in quanto mi ha insegnato a conoscere il mio corpo, i suoi limiti e inoltre mi ha allontanato da “divertimenti” giovanili come alcool, sigarette e stupefacenti». 

 

Il benessere si sperimenta anche attraverso la fatica. Di seguito la testimonianza dell’ultrarunner Gabriele Lilli: «Lo sport ha contribuito al mio benessere attraverso la fatica. Quando si fatica, la tua mente forgia nuove alternative, nuove possibilità, per cui anche nuove forme di benessere e quindi di felicità». 
Lo sport di endurance permette di conoscersi, di sperimentare la fatica insieme, accomuna, c’è condivisione nella fatica e nella soddisfazione di riuscire nel portare a termine la gara, considerata un’impresa, un obiettivo da raggiungere. 

   Lo sport aiuta per diversi motivi, al benessere del fisico e della mente, a condividere una passione, a superare momenti difficili, a superare momenti di crisi.    

Ecco la testimonianza dell’ultrarunner Felice Russo: «Lo sport mi ha fatto superare brutti momenti di angoscia e smarrimento per la scomparsa di mia moglie». 

   Lo sport diventa nutrimento giornaliero che dona benessere psicofisico, emotivo e relazionale, incrementa l’autoefficacia. 


Matteo SIMONE 

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

380-4337230 - 21163@tiscali.it 

www.psicologiadellosport.net/eventi.htm 

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html 

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