Quando ti buttano giù, tu vola!
Matteo SIMONE
Lo sport ti mette alla prova in allenamento ma soprattutto in gara quando si tratta di competere e dimostrare a sé stessi quanto si vale e a volte affrontando pubblico e avversari che possono far sperimentare pressioni e tensioni.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Elisa attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa almeno un giorno? “Mi sono sentita campionessa per un giorno sicuramente durante la mia prima gara di ballo, avevo 6 anni ma ricordo ancora l’emozione e l’adrenalina di quel giorno. Sentir pronunciare il proprio nome e quello del proprio ballerino, presentarsi al centro della pista ed esibirsi vincendo la paura, ti fa sentire campionessa a prescindere dal risultato”.
6 anni è un’età giovanissima per sentire adrenalina ma ci si arriva gradualmente giocando e apprendendo accanto ad educatori e insegnati preparati e sensibili.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Il mio percorso nello sport è iniziato all’età di 4 anni grazie ai miei genitori che, andando contro quella che era la mia volontà, mi hanno iscritto ad un corso di nuoto. Oggi sono loro grata per non aver ceduto di fronte ai capricci di una bambina che non poteva realmente sapere quanto bene le avrebbe fatto quello sport dal punto di vista fisico, del cuore e della mente. Un anno dopo, oltre al nuoto ho scelto la danza, balli di coppia liscio, standard e latino americani. Con il ballo è stato amore a prima vista!
Crescendo, ho voluto imparare ancora perché ogni sport ci insegna qualcosa di nuovo, così mi sono dedicata all’equitazione, scoprendo quanto sia importante la sintonia, la comunicazione verbale e non con il proprio cavallo. Oggi mi dedico alla corsa ed alla palestra ed ho capito quanto sia possibile, giorno dopo giorno, con costanza e determinazione superare i propri ‘limiti’ o meglio, quelli che noi decidiamo di porci non valorizzandoci quanto dovremmo”.
Lo sport insegna a stare al mondo in modo diverso apprendendo sempre più su stessi e sugli altri, diventando sempre più consapevole, fiduciosi e resilienti.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? “Ciò che negli sport contribuisce al benessere e alla performance è la capacità di mettersi in discussione, la costanza e la determinazione nel raggiungere, facendo anche qualche sacrificio, nuovi traguardi ogni giorno. L’educazione allo sport come stile di vita parte dalla propria famiglia, si sviluppa grazie a tutte le persone che ci guidano ogni volta che intraprendiamo una nuova attività sportiva e diventa qualcosa di radicato in noi nel momento in cui acquisiamo la consapevolezza che lo sport è socializzazione, condivisione, sana competizione, dolore, sacrificio, costanza, determinazione...In una sola parola, lo sport è Vita!”.
Lo sport è tanta roba, ci vuole tanta passione, impegno, determinazione per raggiungere obiettivi interessanti.
Un’esperienza che ti può dare la convinzione di potercela fare? “Una delle esperienze, in ambito sportivo, che mi ha dato la convinzione che ce la posso fare è legata alla preparazione atletica. Non ho mai amato particolarmente la corsa, ho sempre pensato che non sarei stata in grado di sviluppare una resistenza tale per affrontare una prova del genere. Spinta dalla voglia di realizzare a ogni costo il mio sogno, mi sono messa in discussione e giorno dopo giorno ho raggiunto e sto raggiungendo nuovi traguardi. Nello sport come nella vita, volere è potere!”.
'Se vuoi puoi', è quello che si sperimenta nello sport anche con alcuni sacrifici e sofferenze ma la fatica non è vana quando ti porta a raggiungere mete e sogni.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “La mia famiglia è stata il trampolino di lancio nel mondo dello sport, mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata condividendo quelle che sono le mie passioni. Con gli amici lo sport è motivo di confronto, dialogo e condivisione. Lo sport unisce, offrendo occasioni di sano divertimento”.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Uno degli episodi della mia attività sportiva che oggi ricordo con il sorriso è legato all’equitazione, credo sia stato uno dei più difficili ed interessanti che io abbia mai praticato. Nel corso di questa esperienza ho avuto modo di capire quanto il proprio umore e la propria tranquillità incidano sulla cooperazione tra fantino e cavallo. Durante le prime lezioni, complice la paura, l’inesperienza e l’incapacità di comunicazione, ogni mio ‘comando’ produceva nel cavallo una risposta esattamente contraria a quello che avrei voluto facesse, riuscire a coordinare i movimenti sembrava impossibile! Imbarazzo e risate non sono mai mancate, è stato il tempo, l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, il confronto con persone preparate che mi hanno permesso di fare progressi giorno dopo giorno. Il tutto reso ancora più divertente dall’aver condiviso le difficoltà e le gioie di questo sport con una mia amica”.
Lo sport contempla diverse modalità, individuale, a coppia, squadra ma anche insieme ad animali come l’equitazione dove si tratta di sperimentare benessere e performance insieme con fiducia e affiatamento reciproco.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? “Le qualità che possiedo nel mio sport sono sicuramente la costanza, la determinazione e la consapevolezza che ogni punto di arrivo è l’incoraggiamento per una nuova partenza ed ogni sconfitta un motivo in più per mettersi in gioco dimostrando a sé stessi che nulla è impossibile”.
Bisogna avere sempre la voglia di continuare apprendendo da vittorie e sconfitte, imparando gradualmente l’arte della disciplina sportiva che richiede pazienza.
Che significa per te praticare attività fisica? “Praticare attività fisica credo sia l’espressione del proprio essere, lo sport ci permette di comunicare, di esprimere le nostre emozioni ed i nostri sentimenti. Nello sport riflettiamo ciò che siamo e attraverso di esso garantiamo a noi stessi una crescita personale continua”.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport e in quali circostanze? “La sensazione principale che sperimento nella pratica dello sport è sicuramente un profondo senso di libertà, dimenticare momentaneamente tutto ciò che fa parte della quotidianità per concentrarsi su se stessi ed il proprio benessere. Molto spesso attribuiamo allo sport meriti puramente estetici, credo invece che il lavoro più grande lo faccia prettamente da un punto di vista interiore e della propria personalità”.
Lo sport richiede pratica costanza ma fa sperimentare tanta libertà e permette di andare dentro sé stessi a scoprire sensazioni intime e fa elaborare pensieri e situazioni. Un modo per staccare, per ricaricarsi, per sfogarsi.
A cosa devi prestare attenzione nel tuo sport? Quali sono le difficoltà e i rischi? “Nello sport che sto praticando attualmente, corsa e sala attrezzi, credo che il rischio più grande sia voler fare tutto e subito. Nella mia attività fisica e probabilmente in tutte le altre, importante è concedersi il tempo necessario per fare piccoli progressi giorno dopo giorno, dare al nostro corpo e a noi stessi la possibilità di abituarsi ad uno sforzo fisico diventando pian piano sempre più forti, evitando così infortuni che potrebbero demoralizzarci anche da un punto di vista psicologico. Ciò che bisogna sempre tenere a mente è che non esistono ‘limiti’ che non si possano superare con allenamento, tempo e costanza”.
Ci vuole tempo e dedizione per ottenere qualcosa di importante rispettando i tempi necessari e la gradualità nella progressione degli allenamenti sempre più faticosi apprezzando i minimi miglioramenti.
Quali condizioni ti ostacolano nella pratica dello sport? “Non ci sono condizioni particolari che mi ostacolano nel praticare lo sport, l’unico errore che a volte si è indotti a fare è saltare l’allenamento, magari dopo una giornata pesante, dimenticandoci di quanto in realtà l’attività fisica ci aiuti a rilassarci e sentirci sicuramente molto meglio”.
A volte si è pigri e non si vorrebbe uscire per allenarsi ma poi una volta fuori si scopre che era proprio ciò che serviva, sentire il corpo in movimento, sentire il respiro, faticare ma sentirsi vivi e sereni grazie allo sport praticato.
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare? “L’attività fisica credo faccia bene al corpo ma anche e soprattutto alla mente, per questo non ho mai pensato di mollare nonostante le difficoltà che potrebbero presentarsi nel praticare uno sport, Da bambina ho praticato contemporaneamente il nuoto e la danza, ricordo ancora la stanchezza ma ciò che porto dentro di me è soprattutto la felicità vissuta ad ogni gara, il frutto dei sacrifici fatti e la soddisfazione nel comprendere che giorno dopo giorno sarei cresciuta sempre di più nello sport ma anche nella vita. Sulla base quello che ho appreso sin da bambina ciò che mi spinge a non mollare mai è proprio la consapevolezza che lo sport è un'esperienza di crescita continua e se mollassi sarebbe come rinunciare ad una parte importante di me”.
Lo sport è un’esperienza dove si notano i miglioramenti non solo nella disciplina sportiva praticata ma anche nella vita quotidiana.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? “Per quanto riguarda il mio sport, la figura di uno psicologo credo sia importante e determinante in tutti quei casi in cui non si è in grado di trovare la giusta determinazione e motivazione dentro di sé, aiuto importantissimo per giungere ad un buon equilibrio senza rischiare di eccedere mai. Lo sport è salute ma se non si ha la consapevolezza di quello che si sta facendo e soprattutto non si hanno persone di riferimento preparate, si potrebbe rischiare, spinti dal desiderio di ottenere risultati tangibili in breve tempo, di prendere scorciatoie che con lo sport e la salute non hanno nulla a che vedere”.
Lo psicologo può essere una figura di riferimento per comprendere che lo sport non regala niente ma ognuno può farsi regali con la fatica che rende felici, con la pazienza e la fiducia in sé stessi che può incrementare se non si ha fretta e acquisendo sempre più capacità mentali di attenzione, focalizzazione, attivazione ottimale che tiene a bada sia ansia e stress sia troppa rilassatezza e mancanza di stimoli.
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Le emozioni più belle nell’ambito sportivo le ho sperimentate sicuramente durante le competizioni sportive scolastiche. Ricordo con gioia l’importanza del gioco di squadra, l’incoraggiamento dei miei compagni, la condivisione delle vittorie e delle sconfitte. Momenti indelebili che mi hanno trasmesso tanto e che porterò sempre dentro di me come insegnamenti ed esperienze di vita”.
Lo sport diventa un piccolo mondo dove fare esperienze con amici sia piacevoli che spiacevoli sostenendosi a vicenda.
La tua situazione sportiva più difficile? “Quando si danza importante è che la scarpa aderisca bene al pavimento e che i movimenti siano privi di esitazione. Una situazione particolarmente difficile l’ho vissuta durante una gara di ballo su una pista che non permetteva di realizzare questi requisiti. Danzare in una situazione non propriamente confortevole, con la paura di cadere non è stato semplice, nello sport come nella vita gli imprevisti sono all’ordine del giorno, ciò che conta è saperli affrontare, sempre!”.
Importante è centrarsi nell’esperienza e non aver paura né di sbagliare né di cadere, tutto può accadere ma è importante essere consapevoli delle proprie capacità e del lavoro fatto fino al momento dell’esibizione o della competizione.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Fortunatamente durante le diverse attività sportive non ho mai vissuto momenti di crisi o infortuni significativi. Le sconfitte, dopo un breve momento di sconforto mi hanno sempre spronata a rimettermi in gioco e fare del mio meglio”.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Un messaggio ai giovani: ‘Non privatevi dello sport perché facendolo rinuncereste a conoscere una parte importante di voi!’".
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica? “Di me stessa, nel praticare attività sportiva, ho scoperto che non ci sono paure che non si possano superare e limiti che non si possano abbattere. La volontà è il motore della vita”.
Ciò che spinge le persone a fare sport è prima di tutto la passione e la volontà poi si sperimentano tante cose che contribuiscono a tenere alta la motivazione nell’impegnarsi sacrificarsi, fare rinunce ma il risultato poi ripaga sempre di tutto.
Hai un riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Non ho un riferimento in particolare, mi piace piuttosto ispirarmi a tutte quelle persone che ogni giorno, per circostanze svariate, lottano per la vita continuando a regalare sorrisi”.
A volte le batoste, le avversità, le sconfitte servono a farci impegnare di più per avere un’altra chance da non sprecare.
Come ti vedi a 50 anni? “A cinquant’anni mi vedo donna, moglie e madre capace di tramandare tutti i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso sin da bambina”.
Quanto credi in te stessa? “Ad oggi credo tanto in me stessa, penso sia la chiave per avere successo e mostrarsi agli altri per ciò che si è, senza alcuna paura”.
Prossimi obiettivi e sogni da realizzare? “Attualmente il mio obiettivo più grande è riuscire a realizzarmi professionalmente. Sarebbe la concretizzazione di un sogno che mi accompagna da anni e che nel tempo è maturato sempre più dentro di me. La ringrazio per avermi dato questa opportunità, motivo di riflessione”.
In effetti bisogna prima di tutto credere in se stessi per mettersi in gioco, per provare e riprovare, per sperimentarsi in diverse attività sfidanti, difficili ma non impossibili.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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