Corro qualsiasi cosa mi si chieda
di correre
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Lo sport va praticato non solo con il corpo ma anche con la passione e la mente, ci sono limiti fisici e mentali, dove si ferma il fisico può continuare la mente trasportando anche il corpo.
Di seguito, l’esperienza di Monica
Damiano attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Faccio orgogliosamente parte di RRCM (Road Runners Club Milano), corro
qualsiasi cosa mi si chieda di correre su sterrato, asfalto, pista, gare
campestri, mezze maratone, trail, skyrace, Vertical o 100-200 metri in pista. Ho
sempre fatto sport, dai 6 anni. Ho iniziato con il nuoto, obbligatoriamente.
Diceva mio papà “così mi insegni”. I miei genitori che non avevano avuto la
possibilità ai loro tempi, e decisamente molto aperti, mi hanno permesso di
provare tutto: dal calcio femminile alla pelota basca, passando da pallavolo, tennis,
basket, sci (ma mai mi hanno messa sul tartan con delle scarpette chiodate).
“Per non essere mai in difficoltà nella vita sociale” (questa era mia mamma),
ma ha dato i suoi frutti.
Importante far parte di una squadra per
decidere obiettivi individuali e di squadra e per condividere allenamenti e
gare apprezzando quello che si riesce a fare senza troppe pretese e apprendendo
sempre dall’esperienza.
Monica vanta i seguenti personal best: 2
luglio 2022 - 100m in 15”56 a Bergamo; 29 giugno 2022 - 200m in 32”66 a Bergamo.
Inoltre, Monica ha vinto il Circuito del
Cross per Tutti 2022, categoria SF 50, partecipando alle seguenti gare: 1^ Prova
a Canegrate il 23 gennaio 2022; 3^ Prova a Lissone il 6 febbraio 2022; 4^ Prova
a Cinisello il 20 febbraio 2022; 5^ Prova a Paderno il 27 febbraio e la 6^ Prova
a Brugherio il 6 marzo 2022, totalizzando 34 punti finali e precedendo Emanuela
Mancuso (Virtus Groane) 31 punti e Roberta Ferrucci (Euroatletica 2002) punti 24.
Come
sei cambiata attraverso lo sport? Mi sono sempre messa in gioco, cambiavo sport ogni anno appena mi
sembrava di aver acquisito un po’ di padronanza per il desiderio di provare e
sperimentare cose nuove. Lo sport aiuta a trovarti una collocazione, oltre alla
scuola, al lavoro e in famiglia, dove conti solo tu.
Ci si conosce attraverso lo sport, la
fatica, gli obiettivi raggiunti e si cerca di fare sempre meglio e diversamente
per apprendere sempre e avere nuovi stimoli che invogliano a continuare nella
pratica sportiva.
La
gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Forse la Wings for Life del 2016 edizione
di Milano. Avevo un paio di finte Asics ai piedi, la gara per chi non la
conosce è a tempo, ovvero una macchina parte dopo circa 20 min a una
determinata velocità che aumenta mano mano. Quando vieni superato dalla
macchina sei “Out”. Io non avevo pronostici di distanza e riuscii a correre 17
km! (Mai corso prima nessuna distanza) solo brevi allenamenti il sabato
mattina. Ogni km è stato per me una piccola vittoria.
Una grande vittoria per Monica che ha
partecipato l'8 maggio 2016 alla Wings For Life World Run, corsa di beneficenza
per finanziare la ricerca medica per curare le lesioni del midollo spinale. Il
via viene è stato dato in contemporanea in tutto il mondo su un percorso di 100
chilometri ma non esiste un traguardo da raggiungere, dopo mezz'ora è partita
su ogni percorso la “Catcher Car”, la
macchina guidata da Giorgio Rocca (ex sciatore), che raggiungendo i corridori
li ha eliminati uno per volta dalla corsa. La Catcher Car, è un vero e proprio traguardo mobile che all'inizio
procede a velocità moderata e poi aumenta progressivamente in momenti
predeterminati, equipaggiata con sensori elettronici registra gli atleti
superati grazie al chip in dotazione, fino ad arrivare all'ultima persona in
gara. Alla fine ne è rimasto soltanto uno, Giorgio Calcaterra dopo 88,44 km, il
vincitore in tutto il mondo.
Cosa
hai scoperto di te stessa praticando sport? Ho scoperto che posso fare qualsiasi cosa,
mi spiego meglio: che l’importante è provarci sempre, e che dove non arrivano
le gambe arriva la testa, lo spirito di adattamento, la grinta.
Lo sport aiuta a essere più sicuri,
intraprendenti, autoefficaci, consapevoli e resilienti. Si è più propensi a
mettersi in gioco, provare, testarsi, verificare, fare esperienze ricche e
intense.
Hai
sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?
Si, altroché…. L’ho sperimentato, strano forse da dirsi,
nelle gare in pista, ora che faccio velocità. Riuscire a limare qualche
centesimo di secondo è sempre un gran risultato. E il limite è che magari ti
sei preparata seriamente, poi un paio di false partenze di qualche altra
atleta, ti fa perdere la concentrazione, e la gara (di poco più di dieci
secondi) rischia di andare a rotoli.
Ogni gara, ogni disciplina sportiva,
ogni allenamento richiede la giusta preparazione, l’attenzione, la
focalizzazione per cercare di fare le cose nel miglior modo possibile.
La
tua gara più estrema o più difficile? Non mi sono mai spinta a fare gare estreme. Le Sky race sono sempre
state di “breve” distanza, non oltre i 25 km, e le Vertical, per la loro
caratteristica sono brevi. Forse la più difficile è stata la Maratona della
Valle Intrasca, gara a coppie, dove sali per 17 km e per altrettanti scendi.
Ecco, nella discesa la stanchezza ha influenzato la testa e la corsa si è fatta
meno veloce e meno fluida (portata a termine comunque eh!).
Belle sfide i trail, corse su sentieri
naturali di montagna con dislivelli dove bisogna essere preparati e pronti a
seguire la strada senza perdersi e senza cascare.
Domenica 2 Giugno 2019, alla Maratona
della Valle Intrasca a Verbania, 35km con D+ 1.634 mt., trail a coppie, la
squadra di RRCM Angelo Costantini e Monica Damiano arrivano al traguardo al
218° posto in 5h57’.
Cosa
ti ha fatto mollare e/o cosa ti fa continuare a fare sport?
Ohhhhhhh non mi fa mollare niente, magari
rallentare un po’ o cambiare attività fisica (come ora che sono ferma dalla
pista dopo i Campionati nazionali di società master a Modena) e faccio solo
palestra e tai chi jian per sistemare alcuni problemi.
Un
tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?
Ho due figli, uno fa qualsiasi cosa:
calcio, basket, bici; l’altra più grande ha fatto judo, nuoto, e attività
aeree. A lei (che al momento ha sospeso qualsiasi attività per lo studio) e a
tutti direi che praticare uno sport aiuta a organizzare meglio il tempo a
disposizione e le endorfine del dopo allenamento aiutano ad affrontare una
lunga sessione di studio!
In effetti la pratica dello sport ha
tanti vantaggi oltre a tenersi in forma e in saluta seguendo uno stile di vita
corretto dal punto di vista fisico e alimentare. Inoltre la pratica dello sport
prevede una metodica e una frequenza organizzata per cercare di raggiungere
obiettivi ben definiti e tutto si può trasferire in altri aspetti quotidiani
della vita.
Ritieni
utile lo psicologo nello sport? Assolutamente si, a livelli agonistici importanti. A livelli più bassi,
però un supporto è funzionale al non mollare al primo ostacolo.
Sogni
realizzati? Prossimi obiettivi? I sogni realizzati sono state tutte le gare corse, brevi o lunghe,
perché tendenzialmente faccio solo quello che mi ispira. Obiettivo principale
ora è di rimettermi in forma, negli ultimi mesi ho avuto una serie di problemi
che facevano pensare a una malattia grave davvero, per fortuna gli ultimi esami
l’hanno scongiurata, non è così grave ma devo sistemare alcuni disturbi
muscolari (ciò nonostante non mi sono mai risparmiata). Dopodiché con il mio
gruppo di velocità vorrei tornare a allenarmi seriamente e in modo costante,
per poter (magari) gareggiare agli europei master del 2023 che si terranno a
Pescara, senza la paura di arrivare ultima 😂. Sono competitiva, gran pregio se
non portato all’eccesso.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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