venerdì 21 ottobre 2022

Veronica Di Laora, running coach: Se vuoi qualcosa, lavora sodo che puoi farcela

 Lo sport unisce tutti, la fatica accomuna il gruppo
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
 

Lo sport aiuta a porsi obiettivi e a lavorare duramente con impegno, costanza e passione per poterli raggiungere.

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Veronica attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Senza alcun allenamento specifico, ho partecipato alle gare organizzate dal liceo per i 100 metri e 100 ostacoli. Ero molto veloce e anche la mia muscolatura parlava chiaro. Mi sono sempre dedicata molto allo studio, quindi il tempo per praticare sport era limitato ma mi dava molte soddisfazioni per cui, appena potevo, andavo a correre senza puntare a obiettivi.  
 
Nella vita è importante trovare equilibri tra doveri e passioni, cercare di trovare tempo e spazio da dedicare a studio, lavoro, famiglia e passioni.
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Quando ho iniziato a vedere i miei risultati senza paragonarli a quelli degli altri, cioè sin da subito. Lo sport può avere sempre un’anima competitiva ma allo stesso tempo deve unire. Se abbiamo un obiettivo o un limite da superare lo dobbiamo fare verso noi stessi, lì diventi campione e raggiungi anche dei bei risultati.  

E’ importante confrontarsi con gli altri e cercare sfide per mettersi in gioco e capire a che punto si è, ma è anche molto importante sfidare se stessi e cercare di raggiungere obiettivi sfidanti.
Nello sport cosa e chi contribuisce alla tua performance? Sono testarda, se le cose non le faccio fatte per bene, non sono contenta. La mia ambizione è migliorarmi. 
Cosa pensano familiari, amici e colleghi della tua attività sportiva? Mia mamma ha sempre visto lo sport come qualcosa di inutile. Questo mi spingeva ancora di più a fare sport, vado sempre controcorrente. Al mio ragazzo piace venire a sostenermi nelle gare perché sa che poi sono felice, quando corro penso che c’è lui all’arrivo.  

E’ importante essere compresi e sostenuti, soprattutto tra gli amici più cari e in famiglia, soprattutto dal proprio partner.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Quando ero al liceo sono caduta al primo ostacolo, vedendo le avversarie proseguire nelle loro falcate…mi sono rialzata, ho ripreso a correre e a saltare tutti gli ostacoli e arrivai prima. 
Questo sembra essere un buon esempio di resilienza da avere sempre a memoria per le prossime occasioni in cui ci si sente poco fiduciosi o insicuri.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Saper usare la testa e la coscienza.
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti ostacola? Il tempo, gli impegni lavorativi e di casa, come qualsiasi atleta lavoratore. Se non si ascolta bene il proprio corpo e non ci si fa seguire da un tecnico specializzato e che sia dedito all’ascolto, si rischiano brutti infortuni. 
Come hai affrontato, gestito, superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? È stata dura, ti alleni sodo per mesi e poi arriva la gara tanto attesa, la stagione outdoor e devi rinunciare alle gare. Sono stata ferma per mesi a causa di una sciatica e non è stato facile. Sono anni ormai che so ascoltare i primi segnali del mio corpo.   
 
E’ importante conoscersi bene e sapere quando poter spingere e quando c’è bisogno di recuperare, così come è importante essere guidati e consigliati da persone competenti, esperte e sensibili.
Per quali aspetti e fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Aiutare l’atleta a livello mentale è fondamentale. La corsa, se svolta a un livello competitivo, richiede molta stanchezza fisica e qualche rinuncia.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Gli 800 mt in pista. 
La tua situazione sportiva più difficile? Quando ho avuto una forte sciatica dovuta a una discopatia degenerativa precoce che mi ha allontanato dalle competizioni. Ho sofferto sia a livello fisico che mentale.

Per praticare sport, cercando di ottenere ottimi risultati, bisogna essere sereni e focalizzati in quello che bisogna fare e in quello che si vuole ottenere.
Cosa hai scoperto di te stessa e degli altri nella pratica dello sport? Ho scoperto che lo sport unisce tutti, la fatica accomuna il gruppo. C’è chi vede anche solo la gara di paese come una gara competitiva da “mondiale”, ci rido sopra, io intanto mi diverto. 
Quali sono gli ingredienti del successo? Credere in sé stessi, mai fare confronti e paragoni, così non si perde il proprio “io” e lo si coltiva. Non provare mai invidia per i risultati raggiunti da altri e a cui aspiriamo. Se vuoi qualcosa, lavora sodo che puoi farcela anche tu, se non meglio! 

Lo sport è un’ottima opportunità per fare qualcosa insieme, credendoci e condividendo gioie e fatiche.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? Continuare ad allenare i miei attuali atleti che stimo tanto come persone, mi sento davvero fortunata perché sono tutti delle persone brave, buone, intelligenti e sono loro che mi danno la forza. Non lo sanno, ma sono loro che nutrono me. 

La vita è fatta di reciprocità e di cicli, si diventa atleti grazie ad allenatori e poi l’atleta acquisisce esperienza e vuol trasmettere lezioni apprese ad altri.
Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Devo essere sincera? Sono tesa e nervosa da morire. Nel post -gara euforica. 
Cosa diresti a te stessa quando eri più giovane? Non saprei… Sono arrivata a un periodo della mia vita che anche i miei errori mi hanno aiutata a crescere e a diventare la persona che sono adesso. Quindi non cambierei nulla ma voglio sempre auto analizzarmi e migliorare la vita con me stessa e con gli altri.  
A quale personaggio ti ispiri? A nessuno, ammiro molti personaggi e atleti ma sono focalizzata su me stessa, solo così posso migliorarmi come persona, coach e atleta. 
 
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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