La
tenacia e l’audacia risiedono in ognuno di noi
“Obiettivo 3” è un progetto, ideato da Alex Zanardi, di cui fa parte Ivan Territo insieme a tanti altri atleti con diverse disabilità.
Tale progetto punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili. I progetti sportivi sono focalizzati sulle discipline di paraciclismo, paratriathlon, atletica, tennis in carrozzina e tiro con l'arco.
Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande, approfondiamo la conoscenza di Ivan Territo che gareggia nel nuoto, hand bike e triathlon con l’ASD Polisportiva Trivium - Spilimbergo.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Ho da sempre praticato sport (lotta libera, pallavolo e
pesca sportiva in apnea) ma a quello paralimpico mi sono approcciato tramite O3
(associazione fondata da Alex Zanardi).
Alex
Zanardi è un esempio di persona resiliente a cui tanti si ispirano, soprattutto
quando sono in difficoltà o devono compiere sfide impegnative. Nel paraciclismo
ha conquistato quattro medaglie d'oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e
Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Sono entusiasti anche se in
tanti non comprendono la dedizione che occorre per cercare di arrivare a certi
livelli.
Quali
capacità, risorse, qualità hai dimostrato di possedere? Tenacia e audacia.
Per
eccellere bisogna faticare, fare sacrifici, focalizzarsi, investire in tempo e
soldi negli allenamenti, gare, attrezzature sportive, eventuali professionisti
competenti ed esperti che contribuiscono al benessere e/o performance
dell’atleta.
Quali
sensazioni sperimenti prima, durante e dopo la gara? Prima: è un mix tra entusiasmo e
ansia da prestazione: durante: cerco di concentrarmi su rendere il gesto più
efficace possibile; dopo: fierezza perché finire una gara multidisciplinare è
un orgoglio per me stesso.
In
effetti, si tratti di incastrare e assemblare tre discipline sportive nel
miglior modo possibile con forza, velocità e resistenza e allo stesso tempo
facendo le transizioni da una disciplina all'altra nel modo più veloce
possibile. Una gara complessa che prevede la bravura in tre discipline diverse;
nuoto, bici e corsa.
Nella
pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? La difficoltà principale è
sapere gestire le forze, i rischi sono molteplici dato che si usano mezzi
meccanici e non sempre tutto fila liscio.
Risulta
essere davvero una grande prova di resilienza, bisogna nuotare nel miglior e
più veloce tempo possibile, pedalare cercando di stare davanti non perdendo
treni e secondi preziosi e correre dare il massimo fino al traguardo, tenendo
tuto sotto controllo, dal proprio respiro alle sensazioni corporee agli
avversari avanti, accanto e dietro, per cercare di fare la miglior prestazione
dopo un congruo periodo di allenamento con costanza e determinazione.
Quali
abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Abilità fisica da sviluppare è allenare la muscolatura
interessata a sforzi prolungati, mentali invece cercare di mantenere la
concentrazione per tutta la durata della gara.
Per
quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? In tutti gli aspetti e in tutte
le fasi, dalla preparazione alla stagione e durante.
Trattasi
di gare altamente sfidanti dove bisogna allenare corpo e mente ad affrontare
situazioni di gara complesse non solo per gli avversari ma anche per le
condizioni dei vari percorsi inerenti alle tre discipline sportive considerando
anche il clima atmosferico, dall’acqua al terreno per pedalare e correre a
piedi.
La
tua gara più difficile? Riconferma
del Record Italiano di nuoto e Ironman 70.3.
Sogni realizzati e da realizzare? Realizzato
Ironman 70.3, da realizzare Ironman e Paralimpiadi.
Domenica
24 ottobre 2021, alla 1^ prova del Campionato Regionale Friuli Venezia Giulia
di nuoto FISDIR e FINP, Ivan ha stabilito il Record Italino FINP in vasca corta
nei 50 mt Stile Libero fermando il cronometro sul 47”6.
Il
18 settembre 2022, Ivan porta a termine l’IronMan 70.3 in 5h49’57” (nuoto 1,9km in 39’43”, bici 90km in 3h’20”34, corsa mezza maratona km 21,097km in 1h35’39”).
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni?
Focalizzandomi e tarando la mente per
raggiungere l’obiettivo prefissato.
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti
e decisivi?
Tutti gli allenamenti sono decisivi e
importanti. Ogni allenamento è importante e decisivo (Cit. in allenamento vinci
le gare, in gara se sei stato bravo ritiri il premio).
In
effetti, in gara c’è la resa dei conti, ci si allena per un obiettivo
difficili, sfidante ma non impossibile, si fanno previsioni e test, si pensa e
immagina la condotta di gara ed eventuali sensazioni che si percepiranno e poi
arriva il giorno della gara dove bisogna essere presenti e centrati con la
consapevolezza di aver fatto bene i compiti a casa e quindi ora è il momento di
divertirsi faticando e andando a conclusione.
C’è stato il rischio di incorrere
nel doping nella tua carriera sportiva? No nessuno rischio di
incorrere nel doping.
Un messaggio per sconsigliare l’uso
del doping?
Se fai uso di sostanze stai solo mentendo
a te stesso di poter raggiungere obiettivi che non sarebbero mai stati alla tua
portata.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per
avvicinarli allo sport?
La tenacia e l’audacia risiedono in
ognuno di noi, serve solamente coltivarli e saper attingere da loro.
Ognuno
di noi ha delle risorse, capacità, caratteristiche da scoprire e coltivare per
star bene, sperimentare benessere ed eventualmente raggiungere la performance.
Hai un modello di riferimento? Ti
ispiri a qualcuno?
Alex Zanardi, Marcel Hug, Katia Aere, Pier
Alberto Buccoliero; esseri umani che ho conosciuto e da cui puoi solo imparare
cos’è il sacrificio per il raggiungimento del proprio obiettivo.
Una parola e/o frase che ti aiuta a
crederci e impegnarti?
Nulla è impossibile e se lo è fai di
tutto per renderlo possibile.
Cosa consigli agli atleti per
affrontare le competizioni serenamente? Consiglio di avere
costanza negli allenamenti e di non perdere mai il focus su l’obiettivo da
raggiungere.
Cosa c’è dietro un successo? Tanta
fatica fisica e mentale.
Nello
sport e nella vita, la fatica si mette in conto per poi star bene, per
raggiungere un’ottima forma, per potersi esprimere ad alti livelli nello sport
e nella vita. Ben venga la fatica se poi ne traiamo grandi frutti e vantaggi.
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Toglie
in parte la vita sociale, ti regala tanta soddisfazione se sai coglierla.
Tutto
ha un costo, un prezzo da pagare, sacrifici e rinunce, ma se davvero vogliamo
qualcosa si può fare, si può trovare un equilibrio, ci si può focalizzare per
un congruo periodo per i nostri obiettivi e saper anche gestire e coltivare
altri orti importanti della vita come le relazioni, affetti, famiglia, lavoro,
altre passioni.
Matteo SIMONE
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