Cosa c’è prima, durante e dopo una gara? Vestizione, riscaldamento, tattiche, strategie, pensieri, dubbi, calcoli, prove, errori, stanchezza, flow, sprint, partenze, arrivi, incontri, defaticamento, podi, foto, filmati, ristori, festeggiamenti, consapevolezze, ritorni, sorridi, divertimento, confronti, progetti.
Cosa c’è prima di una gara? Incontri, aspettative, sorrisi, partenze, confronti, sorrisi, condivisioni, ritiro pettorali e pacchi gara, dubbi, tensioni, paure, pensieri, insicurezze ma tanta voglia di mettersi in gioco, fare esperienza, raggiungere obiettivi e sogni sfidanti, difficili ma non impossibili.
La prima sfida è iniziare il processo di cambiamento, in particolare attraverso lo sport, con allenamenti sempre più mirati, altra sfida è la convinzione di poter sperimentarsi in gara.
È indispensabile fare progetti credibili a se stessi, un ottimo punto di partenza è credere di essere in grado di fare qualcosa. Bisogna sapersi monitorare nel corso del tempo, sapersi testare o farsi testare.
La preparazione va programmata con la massima accuratezza considerando il proprio potenziale atletico relativo alle precedenti competizioni.
Una volta fissato l’obiettivo, è importante per l’atleta prestare attenzione ai suoi allenamenti, alle sue sensazioni, è importante sapersi ascoltare, capire quanto fatica, come è la sua respirazione, come sente le sue gambe.
Lo sport aggrega, rende felici, permette di prenderti cura di te stesso, di sperimentare benessere e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti. Lo sport diventa una medicina naturale per il corpo e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e apprezzarsi per quello che si riesce a fare. La prima sfida è iniziare il processo di cambiamento.
Tanti fotografi pronti a immortalare le gesta atletiche dei concorrenti. Lo sport permette di sperimentarsi e mettersi in gioco; di uscire dalla zona di confort osando e apprendendo sempre dall’esperienza.
Sali in carrozza, la carrozza dello Sport, fatti trasportare e coinvolgere, segui un coach o un atleta più esperto o diventa il coach di te stesso, non aspettare il momento migliore, non rimandare, è ora il momento, all’inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé sperimentando sempre più benessere e performance.
Si porta a casa fatica condivisa, abbracci e sorrisi, nuove consapevolezze delle proprie capacità e propri limiti, medaglie di partecipazione, pacchi gara.
Non restare immobile, prova ad abbandonare la tua zona di confort, è sempre il momento giusto per iniziare, non aspettare il momento migliore, scegli il tuo sport, il tuo allenamento, la tua gara, il tuo evento, partecipa con i tuoi tempi e modalità.
Matteo SIMONE
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