sabato 23 settembre 2023

Samuel Faella finisher alla TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie) 145km trail

 Matteo Simone 
  

Il 29 agosto 2023 si è corsa la “13ème Sur les Traces des Ducs de Savoie (TDS)”, 145km trail, vinta in 19h36’35” dal canadese Christian Meier, precedendo lo svedese Simen Hjalmar Wästlund 19h57’41” e il francese Yannick Noel 20h18’02”. 

Sul podio femminile tre francesi: Maryline Nakache 23h37’57”, Fiona Porte 24h08’32” e  Flavie Bruyneel 24h26’14”.
TT ra i finisher anche Samuel Faella (Pietro Micca Biella Running) in 34h52’57” e di seguito approfondiamo la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per la tua TDS, com’è nata l’idea? Grazie Matteo, l'idea è nata come sfida personale dopo aver concluso ed essermi innamorato dei sentieri dell'UTMB l'anno scorso. 
Che significato ha per te questa sfida? Per me è sempre una sfida personale con me stesso, mi piace sfidarmi con gare sempre più impegnative e fuori della mia zona di comfort. 

Samuel
è un amante delle sfide, le più dure, difficili ma non impossibili. Il 26 agosto 2022 ha portato a termine il difficilissimo UTMB (Ultra Trail Tour du Mont Blanc) (FRA)
170km in 40h14’32”. 
Soddisfatto? Potevi far meglio? Sono molto soddisfatto, avevo ipotizzato di finirla in 38 ore, a un certo punto il garmin mi ha abbandonato, è stata una bellissima sorpresa aver visto il tempo finale all'arrivo 34h52’ ore. 
Quale attrezzatura hai utilizzato? Scarpe, inseparabili Hoka speedgoat5, kit invernale obbligatorio …guscio, piumino 100gr, termica lunga, maglia, guanti + antipioggia, pantaloni antipioggia, anche se nelle ultime ore il clima mi ha graziato e ho potuto correre con pantaloncini e canotta per gli ultimi 15 km di gara. 

Gare lunghissime e durissime dove si possono fare pronostici approssimativi ma non si sa mai cosa può succedere in 145 km di corsa in montagna e in tantissime ore di sport, bisogna sapersi alimentare, saper gestire le energie, sapere come vestirsi alla partenza e prevedere eventuali accessori durante la lunghissima gara. 
Criticità? Pericoli? Gara molto muscolosa rispetto all'UTMB, questa volta a complicare le cose c'è stata la neve oltre i 2000m, freddo, vento, pioggia, fango che rendeva i sentieri poco corribili e in certi passaggi, molto pericolosi, a tratti la nebbia faceva perdere un po' la direzione ma fortunatamente il sentiero era ben tracciato con bandierine carta rinfrangenti. 
I recuperi durante la gara?
I ristori del circuito UTMB sono veramente top, trovi veramente di tutto, compresa l'anguria, oltre che pasti caldi in ogni ristoro, ho dormito 15 minuti esatti, dalle 3.45 alle 4 puntando la sveglia, in un rifugio su una panchina, sentivo la necessità di proseguire in tranquillità la gara. 

Esperienza densa e intensa. Ci vuole davvero coraggio, esperienza, predisposizione per affrontare tali gare considerate estreme soprattutto dai non addetti ai lavori ma che comunque si possono affrontare e gestire con calma e attenzione gestendo quello che accade momento per momento senza stress ma organizzandosi di volta in volta. 
Da solo? In compagnia? Eventuale crew? Gara in solitaria, con un'unica base con i cambi a Beaufort. 
Gli alimenti prima, durante e dopo?
Prima della gara seguo un'alimentazione sana e completa, durante la gara lascio decidere al mio corpo che cosa necessita in quel momento senza forzarlo troppo, dopo la gara almeno per una settimana è festa. Ahahahahah. 
Avevi voglia di particolari alimenti e bevande durante l’impresa? Questa volta no, ho trovato tutto ai ristori, compresa l'acqua gasata, coca cola, e mi ha stupito piacevolmente la presenza dell'anguria. 

Durante gare considerate estreme, di tantissime ore, il fisico ha bisogno di tantissima diversità di alimenti, dal dolce al salato, non si può pensare a una corretta alimentazione ma a un’alimentazione utile in quel momento senza pensarci tanto. 
Avevi piani B in caso di maltempo o altro? Il maltempo era già previsto alla partenza, kit invernale attivo e obbligatorio nello zaino, a un certo punto della gara ho smarrito i guanti antipioggia, un grande disagio, conseguenza mani ghiacciate e bagnate, ho dovuto inventarmi qualcosa perché ero al limite della sopportazione; quindi, ho utilizzato come guanti antipioggia dei sacchetti gelo dell'Ikea che utilizzo di solito per non far bagnare gli indumenti nello zaino, emergenza rientrata, anche se non molto estetici. 
Ti è capitato durante tale gara di temere qualcosa o ricordare precedenti gare?
Temere la gara no, ma il problema mani ghiacciate mi ha fatto pensare a chi "chi me lo fa fare di soffrire così tanto", e il pensiero "adesso mi sono rotto di prendere freddo e acqua, mi fermo!" Qualche volta mi ha sfiorato (ma questo mi succede in tutte le ultra, credo faccia parte del gioco) sta poi a noi superare quei momenti. 

Bisogna essere resiliente, accogliere tutto e riorganizzarsi sempre, trovare sempre soluzioni adattate per ogni situazione critica e avversa. 
È una gara propedeutica a eventuali altre gare o sfide? Sicuramente è una gara bella tosta che porta al limite fisico e mente, ma essendo molto vicino a tante altre gare lunghe, non la userei come gara propedeutica a esempio per il Tor. 
Cosa ti rimane di tutto ciò?
Una tosta e bellissima esperienza in posti stupendi anche se non ho potuto godermeli a pieno per via del clima. 
Incontri particolari? Allucinazioni? Incontri particolari no, a parte le mucche sul tracciato, allucinazioni… ormai mi accompagnano in queste gare notturne, questa volta dopo circa la 24 ora, ma ormai ci rido sopra come se fosse un modo per esorcizzarle. 

In gare di lunga durata in montagna si fanno incontri davvero bizzarri, sia reali che nella fantasia, bisogna avere esperienza e conoscersi bene per non spaventarsi, e continuare ad andare avanti verso l’arrivo. 
Dedichi questa sfida a qualcuno? Questa volta la dedico a Me, dopo la Ultra Milano Sanremo e tutta la sua preparazione fatta su strada, ho faticato a ritrovare la forma fisica ottimale per affrontare le salite, discese, tratti tecnici che questa gara richiedeva. Ma l'impegno la perseveranza e il piacere di tornare sui miei amati sentieri e in mezzo alla natura hanno avuto la meglio. 

Sempre quest’anno, ad aprile 2023, Samuel ha portato a termine l’
UltraMilano-Sanremo 285 km in 45h52’ classificandosi al 9° posto assoluto e 7° degli uomini.
 
Oramai Samuel non lo ferma più nessuno e non teme più nulla, disposto a preparare e affrontare gare di lunga distanza di diverse tipologie e modalità, dall’asfalto come la Milano Sanremo 285 km alle ultratrail di 170 km in montagna con dislivelli importanti, un esempio per tanti che vogliono provare ad alzarsi dal divano e allontanarsi dalla zona di confort. 

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  

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