Se gareggio, vengono ad assistermi e mi dicono: mamma sei grande!
Matteo Simone
È importante la pratica di una disciplina sportiva per diversi motivi.
A volte si inizia a praticare sport spinti da qualcuno sperimentando piacere e accettando la fatica che passa e che permette di conoscersi sempre meglio e di incrementare sempre più fiducia in sé, raggiungendo risultati in termini di estetica, amicizia e anche cronometrici partecipando a gare e mettendosi in gioco con altri amici.
Di seguito l’esperienza di Tiziana attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere nello sport? Chi o cosa? Spesso è la motivazione, ecco perché dedico il tempo allo sport anche se è molto faticoso. Il motivo che mi spinge a lottare è per difendere la mia salute, il mio aspetto e la soddisfazione personale di riuscire a ottenere risultati.
Il motore della pratica sportiva anche se faticosa è la motivazione che deriva dalla decisione propria o suggerita da qualcuno di provare un cambiamento che all’inizio può sembrare impossibile, faticoso ma poi con il tempo si può valutare che si può fare, che tutto sommato è possibile ritagliarsi spazi e tempi per mettersi in moto da soli o in compagnia, organizzandosi tra lavoro e impegni familiari, anche stupendo amici, colleghi e familiari che mai avrebbero pensato si potesse cambiare stile di vita.
Cosa pensano familiari e amici del tuo sport? La famiglia: mi considerano una fuori di testa…nessun incoraggiamento, se gareggio invece, vengono a assistermi e mi dicono: mamma sei grande!
Si può essere un buon esempio per la famiglia anche se non c’è cultura dello sport, piano piano si viene compresi, sostenuti, accompagnati nella pratica dello sport che può diventare contagioso positivamente, ottenendo risultati per il singolo, il gruppo e la collettività.
Quali capacità e caratteristiche possiedi nella pratica del tuo sport? Capacità o caratteristiche: nessuna in particolare, praticando la corsa su strada non servono capacità o caratteristiche particolari, forse una, la passione….
La corsa su strada è semplice ed economica, basta uscire di casa e partire, si può sudare, soffrire, faticare ma si torna a casa soddisfatti di avercela fatta a fare un allenamento utile al corpo, al cuore e alla mente.
Cosa ti spinge a fare sport? Ho iniziato per dimagrire, sono spinta principalmente per consumare calorie, poi è davvero bello per sé…
Hai rischiato di mollare? Se ho rischiato di mollare? Si, ora sono in un momento di fermo, è mancanza di voglia, ho più bisogno di riposo in questo momento…
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Lo psicologo!? Si sarebbe utile per superare blocchi o problemi per i quali ti spingono a fare sport a caso, ovvero, quando si ha un cambiamento nella propria vita, che sia negativo per lo più, si consiglia di fare sport, ma il dopo lo sport che bisogna affrontare la realtà, capire che solo tu puoi ottenere risultati che sorprendono...boh questo è complicato…
Importante è partire e poi il resto viene da solo, all’inizio la pigrizia può frenare ma una volta usciti fuori dalla zona di confort le sensazioni ed emozioni sono intense e ricche e ricompensano ogni dubbio.
La gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più̀ belle? La gara più bella agonistica è stata a novembre 2022, ho corso la 'Run for Women', per la lotta contro la violenza sulle donne, poi ce ne saranno altre.
Il 20 novembre 2022, Tiziana ha corso la “We Run for Women - Corriamo con la Polizia di Stato contro il femminicidio” in 1h05’01”. Il vincitore assoluto è stato Daniele d’Onofrio (G.S. Fiamme Oro Padova) in 28’46, precedendo Giovanni Grano (Nuova Atletica Isernia) 29’05” e Antonino Lollo (Atl. Bergamo 1959) 29’18”. Tra le donne ha vinto Stefania Caponera (Maratoneti del Tigullio) in 38’29”, precedendo Giulia Magnaldi (Podistica Savonese) 38’53” e Chiara Poli (Delta Spedizioni) 38’55”.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Nessun infortunio, sconfitta, ora sono in crisi e non riesco a decidere di iniziare.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Per i ragazzi: se non ne hanno voglia non è obbligatorio, deve essere una scelta, c'è tempo, ma sicuramente li renderebbe molto più sicuri e preparati a affrontare i sacrifici della vita…
Prossimi obiettivi e sogni realizzati e da realizzare? Nel 2024 compio 50 anni e vorrei partecipare a una maratona. L'obbiettivo è quello di iniziare adesso per arrivare preparata.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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