giovedì 12 giugno 2025

David Colgan terzo alla 100km del Passatore 2025 in 7h13’16”

 Il mio obiettivo era quello di migliorare il mio tempo sulla gara 
Dott. Matteo Simone 
 

Il 24 maggio 2025, David Colgan si è classificato al 3° posto alla 50^ edizione della 100km del Passatore da Firenze a Faenza in 7h13’16”. 
Il vincitore è stato Alessio Milani 6h50’30” precedendo Julien Nison 6h59’22”, quarto Enrico Bartolotti 7h20’.  
Tra le donne ha vinto Ilaria Bergaglio (7^ assoluta) 7h46’54”, precedendo Daniela Valgimigli 7h54’14”, Federica Moroni 7h58’29”. 
Di seguito approfondiamo l’esperienza di David (Atl. Castenaso Celtic Druid/Bushido Triathlon) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ciao David, complimenti il terzo posto, che effetto ti fa? Sempre un bellissimo effetto, il mio obiettivo (oltre alla classifica che fa sempre piacere) era quello di migliorare il mio tempo sulla gara. Da come avevo gestito l'avvicinamento, e dalle prove fatte in allenamento, sapevo di poter valere un tempo di poco sopra le 7 ore, entro le 7h15, e così alla fine è stato.  

Ogni gara è una grande opportunità per verificare lo
stato di forma, per testarsi, per verificare se gli allenamenti hanno prodotto il risultato voluto, per conoscersi meglio, per capire come fare ancora meglio la prossima volta.
 
David già l’anno scorso, all’esordio sulla 100km del Passatore ha ottenuto la seconda posizione in 7h26’26”, quest’anno molto meglio per il crono scendendo sotto le 7h15’ che fino a poco tempo fa era il minimo per ambire alla maglia azzurra, ora bisogna scendere sotto le 7 ore (6h50’25”) essendo diversi atleti migliorati su gare di 100km. 
Quando hai capito che non potevi raggiungere il francese? Penso l'abbia capito verso Marradi; abbiamo scollinato sulla Colla’ tutti e tre molto vicini in una finestra di 2'30". Julien era molto vicino, mi ha superato gli ultimi 4 km di ascesa con un forcing che pensavo gli rimanesse maggiormente sulle gambe tanto che nei primi due chilometri di discesa lo stavo raggiungendo ma poi si è ripreso e ha fatto un cambio di marcia, cosa che a me non è riuscita rimanendo sul mio passo medio a 4'15"/km.  

Al “Passo della Colla” (48km) Alessio Milani è transitato in 3h26’33”, precedendo Julien
Nison 3h28’48”, David Colgan 3h29’39”. A Marradi (64,7 km) Alessio è transitato in 4h30’38”, Julien 4h34’25” e David 4h37’49”.
 

In effetti, Julien ha corso il tratto di 11,7km da Casaglia a Marradi a una media di 4'03", cercando di avvicinarsi ad Alessio la cui media è stata di 4’06”. 
Trattasi di gare lunghissime e bisogna conoscersi bene per capire quando e quanto si può spingere oppure continuare con i propri ritmi senza forzare troppo per non rischiare di fermarsi prima del traguardo. 
Cosa e chi ti ha aiutato? Quello che ti aiuta in una gara come questa è sicuramente la fiducia nel percorso di allenamento che ti ha portato alla partenza in Piazza del Duomo. Poi sicuramente tutto il team che ha sviluppato con me questo percorso, incluso mio fratello Andrea che mi ha assistito per la seconda volta su questa gara, e tutti gli specialisti che si sono occupati di nutrizione, recupero, forza specifica, fisioterapia e che sarebbe lungo citare singolarmente. 
Allenamenti e gare decisive?
Sicuramente un paio di allenamenti chiave come lunghi specifici o sedute lunghe ravvicinate tra marzo e aprile, e la 50km di Romagna come sempre un appuntamento importante. 

In effetti si tratta di percorsi di anni per costruire fisico e mentalità da ultrarunner aumentando sempre più carichi di lavoro quantitativi e qualitativi, stabilizzandosi, partecipando a gare intermedie e migliorando prima su quelle e poi sulla gara obiettivo come la 100km del Passatore che da anni è diventata una gara internazionale. 
David nel corso di qualche anno ha dimostrato di migliorare in gare di ultramaratone vincendo e migliorando il crono, per esempio alla 6 ore della Maremma e alla 50km di Romagna e di conseguenza il giorno della gara obiettivo è più fiducioso e sicuro di poter far meglio come sta continuando a dimostrare. 
Ed è vero che più si ha a disposizione qualcuno che aiuta e sostiene, meglio è, curando i diversi aspetti che contribuiscono alla performance. 
A chi lo dedichi? Ai miei cari. 
Cosa racconti a familiari, amici, fan? Ormai sanno già tutto sulla mia passione, cerco invece di parlare di altro e di attualità se posso…
Hai festeggiato?
Meno di quello che avrei voluto causa lavoro. Il martedì successivo alla gara ero già in trasferta per una fiera del settore e per riuscire a esserci ho indossato calze compressive e scarpe comode. 

Trattasi di una passione molto importante ma non abbastanza remunerativa da dedicarsi solo a quella, pertanto bisogna trovare un giusto equilibrio non trascurando il lavoro e altri ambiti della vita quotidiana. Si può fare tutto con attenzione, equilibrio, motivazione, dedizione e David riesce a fare tutto ciò con passione, motivazione e professionalità (https://www.flowthedistance.com/). 
I momenti più difficili? Quelli in cui non hai voglia di allenarti, o quando le cose non vanno come vorresti. Ma direi che ormai con l'età e l'esperienza ho anche imparato ad accettare e accogliere queste sensazioni perché fanno parte del percorso.  
Alimentazione prima, durante e dopo?
Prima: nella settimana che precede la gara, inizi a semplificare e a cercare di ridurre fibre, pian piano aumentando la quota di carboidrati. Durante ci si attiene a un piano studiato e testato nei mesi di allenamenti precedenti, quindi nel mio caso carboidrati liquidi (in borraccia e gel) a cadenza fissa. Immediatamente dopo dipende un po' da come finisci e da come stai a livello di stomaco ma nel mio caso, dopo tutti quegli zuccheri, ho sentito un bisogno enorme di cibo salato, sensazione che è durata un paio di giorni.  

L’alimentazione nello sport di endurance risulta essere fondamentale per non rischiare di spegnersi gli ultimi chilometri e mandare in fumo allenamenti impegnativi e faticosi e aspettative notevoli 
Prossimi obiettivi importanti? 100Km Winschoten a settembre. 

La 100km di
Winschoten a settembre risulta essere un obiettivo di tanti ultramaratoneti che vorrebbero migliorare il crono, soprattutto chi ha un crono vicino ai criteri minimi per poter indossare la maglia della nazionale.
 
Un consiglio per vincere la 100km del Passatore? Evitare troppe strategie, ascoltare molto le proprie sensazioni e riferimenti personali senza farsi influenzare dagli altri… e poi crederci, crederci sempre, anche quando arrivano le crisi e pensi di non farcela.  
Un consiglio per chi vuole portare a termine la 100km del Passatore? Di evitare la moda del momento di passare direttamente dalla maratona alla 100km del Passatore senza le tappe intermedie, questo a mio avviso risulta molto molto rischioso. È molto più fisiologico passare attraverso esperienze in campo ultra intermedie come 50km (anche con dislivello) 6 o 8 ore a circuito che ci permettono di iniziare a comprendere cosa vuol dire stare sulle gambe per molte ore e cosa vuol dire avere anche una resistenza mentale. Una volta creati questi adattamenti allora si potrebbe iniziare a pensare alla 100km del Passatore. 

Ottimi suggerimenti da parte di un espertissimo di sport di endurance, in effetti sottovalutare una 100km può portare strascichi fisici e mentali se non si è ben allenati e preparati fisicamente e mentalmente a stare sul pezzo nella fatic
a per diverse ore.
 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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