domenica 15 giugno 2025

Juan Ricardo Ferrero conclude “The Track Outback 520 km Stage Race” 2025

 Dott. Matteo Simone  

“The Track Australia” è una gara podistica di 520 km suddivisa in 9 tappe e 10 giorni di gara in condizioni di autosufficienza alimentare.

L'avventura si svolge nell'Outback australiano, tra la città di Alice Springs e Uluru.  
Tra il 14 e il 23 maggio 2025 ha avuto luogo la “7th The Track Outback 520 km Stage Race (AUS)”, 520km/9tappe corsa a tappe. 
Il vincitore è stato il giapponese Yusei Kurosawa in 2 giorni 10h0301”, precedendo il francese Anthony Ginter 2 giorni 14h0502” e la prima donna, la giapponese Tomomi Bitoh 2 giorni 15h4739”. 
Ha completato il podio maschile il norvegese Frode Lein  2 giorni 19h5905”. Hanno completato il podio femminile la belga Muriel Filliers (sesta assoluta) 2 giorni 21h5623” e l’austriaca Jay Baker (nona assoluta) 3 giorni 04h49’40”. 
Tra i partecipanti anche l’argentino Juan Ricardo Ferrero che l’ha portata a termine in 3 giorni 04h5957” e di seguito approfondiamo la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Congratulazioni per la gara in Australia! Sei soddisfatto?
Sì, molto soddisfatto.  
Come ti senti? Cosa significa per te? Incredibilmente bene. Un altro obiettivo, una gara che ho ripetuto 10 anni dopo. 
Dieci anni fa, tra il 6 e il 15 maggio 2015 Juan Ricardo partecipò alla “3rd The Track Outback 520 km Stage Race (AUS)520km/9tappe corsa a tappe, portandola a termine in 3 giorni 13h05’. Il vincitore fu il tedesco Frank Reintjes 2 giorni 13h23’, precedendo i francesi Philippe Richet 2 giorni 13h52’ e Patrick Cande 2 giorni 15h10’. 
Tra le donne vinse Emanuela Anna Marzotto 3 giorni 06h20’ precedendo la messicana Isis Breiter 3 giorni 11h17’ e la tedesca Brigid Wefelnberg 3 giorni 2032”. 
Te l'aspettavi? Avresti potuto fare di meglio? Sì. Probabilmente ero un po' calmo all'inizio. Non importava. 

Si tratta di gare di corsa di endurance dove si va avanti correndo e camminando per diverse ore e anche diversi giorni e, soprattutto, all'inizio bisogna essere cauti e non bruciarsi fin da subito tutte le energie ma cercare di gestire la gara integrandosi bene e senza tropo spingere. 
Qualcuno ti ha aiutato durante la gara?
Mia moglie, che era nello staff. Tutti in generale, un ottimo gruppo.  
Quali sono state le tappe più critiche e quelle in cui ti sei espresso al meglio? Le tre fasi iniziali sono state le più critiche, principalmente per l'adattamento. Le ultime, le migliori. 

Trattasi di una gara dove lo sforzo e la fatica sono perpetrate per lungo tempo e c’è bisogno di adattarsi anche a un ambiente nuovo lontano da casa e quindi man mano che si avanza ci si adatta e mancano sempre meno chilometri fino al traguardo. 
La consigli?  Sì, solo se vuoi soffrire, ah! 
Quali sono le tue motivazioni per correre le ultramaratone? I miei limiti, una sfida personale. 

Ci sono ultrarunner alla ricerca di gare più estreme per mettersi alla prova, per alzare l’asticella delle difficoltà, per fare esperienze forti. 
Quali suggerimenti per chi vuole correrla? Essere molto ben preparato, gestire bene la logistica e l'attrezzatura. 
Quali sono stati gli allenamenti e le gare più importanti, fondamentali e decisive? Mi alleno e gareggio ogni anno da più di vent'anni, con allenamenti programmati. 

Trattasi di gare molto impegnative, difficili, a volte anche rischiose e bisogna arrivarci preparati, bisogna documentarsi bene, informarsi, confrontarsi con organizzatori e con chi già l’ha fatta, avere adeguata esperienza del mondo delle ultramaratone. 
A chi la dedichi? Alla mia famiglia. 
Cosa dicono la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi colleghi e i tuoi fan? Sanno già cosa faccio; dicono solo che sono pazzo. 
Come hai festeggiato? Niente di speciale, solo riposo in Tasmania. Niente di straordinario. Mangiare, riposare e prendersi cura di sé. 

Trattasi di gare dove ci si spinge oltre l’ordinario, quando si finisce c’è bisogno di recuperare, rilassarsi, ripristinare le scorte energetiche svuotate, prendersi cura di . 
Quali sono i tuoi progetti ora? Viaggiare in Europa per correre l'Eiger 101, completare il mio quarto Cammino di Santiago, seguirò il Cammino Inglese, poi l'UTMB OCC e chiuderò la serie di tutte le sue gare (UTMB 100 Miles 2011, 2013, 2018; CCC 2023; TDS 2024). Chiuderò con la più piccola OCC. 
Obiettivi importanti per il futuro?
Correrò finché il mio corpo me lo permetterà, spero per molti anni. 

Per Juan Ricardo la pratica delle ultramaratone sembra essere un ottimo stile di vita, conoscendo il mondo correndo e camminando, andando incontro a sfide, partecipando a gare le più strane, bizzarre, dure ma sempre con preparazione, senza improvvisare, possibilmente facendosi aiutare anche dalla famiglia. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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