Lo sport è l'unica cosa che ci sarà sempre
Dott. Matteo Simone
La pratica di uno sport di endurance come l’ultramaratona è davvero molto impegnativa e richiede molto tempo a disposizione per allenarsi, materiale tecnico, alimentazione adeguata e partecipazione a gare molto difficili da portare a termine.
Trattasi di vere sfide dove bisogna essere altamente motivati e determinati per prepararsi in allenamento e per non mollare in gara cercando di arrivare fino al traguardo con pazienza, fiducia e resilienza.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di ‘La Roby’ (Vicenza Marathon) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quando e come inizi a praticare sport? Da sempre, fin da piccola ho sempre avuto il desiderio di praticare sport: dalla danza alla pallavolo, scherma, sci di fondo, ginnastica a corpo libero. Mi sono sempre spostata a piedi o in bici per andare a scuola, sport, tempo libero, non perché fossi iperattiva ma perché mi rendeva felice.
La pratica di uno sport diventa uno stile di vita molto salutare che da benefici al corpo e alla mente, fin da piccoli si può provare a praticare uno sport per gioco, per confrontarsi con se stessi e con altri, apprendendo da situazioni ed esperienze con altri.
Cosa dicono familiari e amici della tua attività sportiva? I miei figli dicono: ‘brava mamma’; mia mamma mi dice: ‘brava Roby’. Mia mamma mi segue live quando sa che ho una gara, soprattutto le ‘ultra’.
Le gare di ultramaratona sono davvero molto impegnative, vere sfide e familiari e amici cercano di seguire possibilmente la gara ‘live’ quando è possibile per capire come procede.
Quali competenze, risorse e caratteristiche possiedi? Testardaggine, instancabilità soprattutto nella mia mente, competizione con me stessa.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Si è una figura che potrebbe aiutare molto a gestire ansia e paure nell'affrontare le sfide superiori e credere nelle nostre capacità.
L’evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più belle? TDS del circuito UTMB, Lavaredo 120.
Il 24 giugno 2016 ‘La Roby’ ha corso la “Lavaredo Ultra Trail 119km” in 21h35’49” e il 24 agosto 2016 ha corso la “Sur les Traces des Ducs de Savoie (TDS) 119km” in 25h03’58”.
Qual è stata la tua situazione sportiva più difficile? Tor de Geants, DNF.
Tor des Géants, gara di endurance trail di 330 km e 24.000 m D+. Tempo massimo: 150 ore. Partenza e arrivo: Courmayeur - Valle d’Aosta.
Come hai superato crisi, sconfitte, infortuni? Allenando la pazienza.
Le gare di ultramaratona insegnano ad allenare la pazienza, bisogna non aver fretta, accogliere qualsiasi cosa all’inizio come le avversità, criticità e sapersi organizzarsi per affrontarle, gestire, superale con fiducia e resilienza.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? Che se voglio veramente posso. Che lo sport è l'unica cosa che ci sarà sempre.
Siamo noi che possiamo avere le redini della nostra vita, possiamo essere motivati e mobilitare le energie necessarie per raggiungere mete e obiettivi sfidanti ma non impossibili se veramente lo vogliamo, cercando di trasformare sogni in realtà.
Sogni realizzati, da realizzare, lasciati incompiuti? Tante ultra e maratone. Da realizzare: abbattere il muro delle 3h30' in maratona (mancano 3 minuti). Lasciati incompiuti: Tor de Geants.
Quali sono gli ingredienti del successo? Allenamento, perseveranza, costanza e serenità.
Una volta fissato l’obiettivo bisogna seguire piani mirti di allenamenti impegnativi e faticosi, senza stress ma con serenità e tanta perseveranza, se oggi non va bene, domani potrà andare molto meglio curando le criticità e potenziando aspetti critici.
Cosa c’è dietro una vittoria, un podio? Coraggio, autostima, lavoro, mente.
Nello sport ci si può mettere in gioco con coraggio e facendo tanta utile esperienza migliorando gradualmente e incrementando autoefficacia e autostima.
Gli allenamenti più importanti? Quelli che portiamo a termine nonostante tutto.
Quando sembra che la situazione è insostenibile e non molliamo è lì che ci fortifichiamo accorgendoci che passa tutto, che si può fare nonostante tutto, che poi ci possiamo voltare indietro per capire e apprezzare quello che siamo riusciti a fare.
Chi ti ispira? Nessuno in particolare.
Cosa e chi ti aiuta per il benessere e le prestazioni? Una situazione sentimentale felice.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR






Nessun commento:
Posta un commento