lunedì 31 luglio 2017

Patrizia Losacco: La mia prima 21 km "le Cattedrali" è il ricordo più euforizzante


E’ un’esperienza di tanti lo scoprire lo sport e tutto quello che significa, cioè essere più autonomi e autoefficaci, pensare più a se stessi, farsi del bene da soli, svagare e divertirsi con i compagni di avventura, ritagliarsi del tempo oltre a quello dedicato al lavoro e alla famiglia. Scoprire sempre più se stessi, le proprie capacità, il proprio modo di essere e di fare.

Di seguito Patrizia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? “Ho sempre amato lo sport, volevo diventare insegnante di educazione fisica, il primo sport praticato è il basket, il passaggio agli altri è stato per pura curiosità, in questo momento solo running.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “La conseguenza stessa della messa in pratica è fonte certa di benessere, ho sentito man mano crescere in me una sfida perché mettendomi alla prova ho scoperto di me cose che non sapevo nemmeno io!”
Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “Se dovessi immaginarla starei male...per ora no!”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? “Attualmente sono seguita da una dietologa e sono all'inizio di un nuovo percorso alimentare....gli integratori che uso sono quelli che la mia dottoressa mi ha integrato in base al risultato delle mie analisi del sangue.”
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sicuramente la presenza di buoni amici.”
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Sono tutte belle...ma sicuramente la mia prima 21 km "le Cattedrali" è il ricordo più euforizzante in assoluto.”
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva? Come è cambiata la tua vita famigliare? “Non è facile da spiegare...forse non se lo aspettavano e forse c'è un po' di gelosia quando li trascuri per andare ad una gara...la mia vita è cambiata perché lo sport mi divaga e mi fa essere più serena....e questa felicità me la porto dappertutto.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Non ce ne sono tanti...ma i momenti più euforici sono quelli nelle gare ...dove trovi amici che non vedi da molto o che vedi solo in foto su Facebook ed allora ne approfitto per abbracciarli e salutarli dal vivo!”

Diventa un mondo dove ci si incontra e ci si confronta, un mondo dove si pianificano gare e obiettivi sfidanti da raggiungere e poi con il tempo si prova ad alzare sempre di più l’asticella in termini di distanza chilometrica o di prestazione qualitativa abbassando i tempi di percorrenza dei chilometri in gara, ci si testa in gara per verificare lo stato di forma dopo periodi di allenamenti.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta? “Ho scoperto che mi piacciono le sfide....che sono competitiva, che so soffrire in silenzio.”

Allenarsi e partecipare a gare permette di conoscersi meglio, di uscire fuori dalla zona di confort, di mettersi in gioco, di sperimentarsi fisicamente e mentalmente andando incontro a crisi e fatica fisica e mentale e ogni volta ci si accorge che si possono affrontare salite e distanze più lunghe oppure avverse condizioni atmosferiche, ogni volta si impara qualcosa e si scopre qualcosa di se stessi e degli altri, si torna a casa sempre più soddisfatti e arricchiti con entusiasmo e con nuove consapevolezze delle proprie capacità e dei propri limiti.
Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Ho un forte spirito di persuasione...grazie a me molte amiche hanno trasformato l'hobby in passione. E spesso mi dicono che sono la PR del gruppo.”

Patrizia può essere considerata la venditrice di sport, la conduttrice del treno dello sport, diventa facile invitare e coinvolgere gente a fare sport se mostri il suo benessere raccontando felicemente le tue imprese bizzarre, sorprendenti e affascinanti.
Che significa per te partecipare ad una gara sportiva, hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Mettersi alla prova, per ora il limite non..sono ancora in fase di semina...devo ancora perfezionarsi...sono ai primi stadi.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pregara, gara, post gara)? “Godersi il percorso...esiste solo quello in quel momento, e per ora me lo godo. Pre gara mi da carica per allenarmi....se non ci fosse sarei meno motivata...in gara me la spasso....post gara metto in atto pensieri di strategie migliorative.””

Lo sport e le gare non sono solo performance ma anche apprezzare il gesto atletico, osservare quello che c’è durante il percorso, notare colori e sensazioni della natura e di se stessi.
Quale è stata la tua gara più estrema o più difficile, quale è una gara che ritieni non poterci mai riuscire a portarla a termine? “Non mi piace correre contro vento.. e mi fanno paura i trail anche se ne sto preparando uno....per ora penso che se continuo ad allenarmi col tempo potrò fare tutto.”
Quali sono le varie difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione nella tua disciplina? “Ti metti nella condizione di paura se vuoi superare qualcuno più bravo di te...ma io per ora sono serena perché faccio quel che posso....certo se ci sono molte salite e se ho un accumulo di stanchezza precedente alla gara, questo non mi farà fare molto!”
Cosa ti fa continuare a fare sport? Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “La voglia di migliorare c'è ed è forte....la crisi e le sconfitte le supero rimboccandomi le maniche...per il momento è tutto okay. Non mi piacciono le sconfitte...quindi tenendo duro.”
Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi ad uno sport che può essere fatto di fatica, impegno, sofferenze? “Se non piace non si fa....si fa solo se c'è gioia...nasce da dentro...un buon amico che ti porti e vai! Anche soli purché si provi piacere.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? “Per me no...perché sono nello stadio amatoriale...il professionismo...è un altro.”
Qual è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping? “La fissazione fa male...bisogna mantenersi sobri...fare dello sport un completamento e non solo l'unico input di vita.” 
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? “Nel caso di overtraining...strafare è dannoso.”
Se potessi tornare indietro cosa faresti? O non faresti? “Comincerei prima la dieta....e mi allenerei con più sacrificio.”
Prossimo obiettivo? “Ora ho come obiettivo perdere peso e migliorare il mio tempo...poi si vedrà!” 
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Ho realizzato di portare a termine le mie gare...sogno il podio entro il termine della fine della mia attività sportiva.”

Per approfondimenti sulla psicologia dello sport è possibile consultare il libro O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport.
7° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Sport - Allenamenti sportivi - Psicologia dello sport
https://www.ibs.it/obiettivi-risorse-autoefficacia-modello-di-libro-matteo-simone/e/9788896378991

Matteo SIMONE
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html

Nessun commento:

Translate