Più dura è la lotta, più grande è il trionfo, questo sembra essere il
motto di Lara nello sport e nella vita. Sembra essere molto resiliente, decisa,
determinata, sa quello che vuole e come ottenerlo.
Di seguito Lara
ci racconta le sue impressioni prima di una gara importante attraverso risposte
a un mio questionario.
Sensazioni,
emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante?
“E' una bella domanda! Per le gare ultra le sensazioni nei giorni che precedono
la gara, se fisicamente sto bene, sono decisamente positive: entusiasmo,
grinta, voglia di essere già lì anche se ancora mancano quattro o cinque
giorni. Le emozioni sono forti e contraddittorie, soprattutto se è una gara
alla quale tengo in modo particolare, anche se negli allenamenti degli ultimi
giorni mi sembra sempre di non avere la forza fisica per stare sulle gambe
tutte quelle ore. Di fatto penso che questo senso di stanchezza dei giorni
precedenti sia un modo del corpo per preservarsi, per conservare le energie e
per evitarmi sforzi assolutamente inutili. Comunque, la settimana prima della
gara importante è una vera e propria ‘settimana di passione’.”
Tutto vero, sono sempre forti e intense le
sensazioni prima di una gara importante e impegnativa, dubbi, pensieri e poi
ogni volta ti accorgi che quando sei alla partenza ti trasformi e ogni volta
dici ma come farò a fare tutti quei km se ho sonno, se mi stanco a fare le
scale qualche giorno prima.
Quali
saranno le strategie di gara? “Non affronto mai le
gare lunghe in maniera casuale, soprattutto gli ultra trail. Studio bene
l'altimetria, anzi benissimo...la imprimo nella mia mente. Mentalmente divido
la gara in tante piccole gare, in base alla collocazione delle basi vita. Mi
aiuta a concentrarmi meglio sul passo da tenere e mi aiuta ad affrontare tanti
km.”
Su gare impegnative e lunghissime non si
inventa niente più sei organizzato soprattutto mentalmente e meglio è, devi
farti il tuo film della fatica, di quanto e quando puoi recuperare, di come
integrare al meglio considerando anche le condizioni climatiche e gli eventuali
piani B e C.
Ti
consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali?
“Non ho un allenatore, ma ho un marito che pratica il mio stesso sport, che
conosce i miei punti di forza e i miei punti deboli, seguendo i suoi consigli
sia durante la preparazione che durante la gara, non ho mai sbagliato.”
Importante fidarsi e affidarsi a una
persona di riferimento esperta e competente, ti tranquillizza e ti libera un
po’ la mente.
E’
cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Assolutamente
sì. Intanto fino a cinque anni fa circa, le gare importanti per me erano le
maratone su strada quindi il mio programma tipo per preparare la maratona era
basato su ripetute, medi, lunghi. Ora che per me le gare importanti sono
ultra-trail o ultra su strada ho decisamente ridotto gli allenamenti di
andatura (che odio!!) e incrementato i km in montagna o comunque su strada su
percorsi muscolari. Non seguo schemi rigidi di allenamento come facevo quando
correvo tre o quattro maratone l'anno, non ci riesco più.”
Si cambia sempre, si apprende
dall’esperienza di vita soprattutto attraverso lo sport, soprattutto attraverso
lo sport di endurance che ti mette davanti a bivi, ostacoli, condizioni
avverse.
Utilizzi
una preparazione mentale pre gara? “Cerco di concentrarmi
nei giorni precedenti, magari ascoltando musica che mi piace e rilassandomi,
cerco di faticare il meno possibile.”
Importante la settimana prima della gara
non fare errori, non fare allenamenti faticosi, non rischiare insomma,
conservarsi per il grande giorno di fatica.
Qual
è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?
“Mi è capitato di affrontare in completa solitudine ultra trail su montagne
molto difficili, di trovarmi totalmente sola di notte in mezzo ai boschi, per
me nata e cresciuta in Sicilia dove attualmente vivo potrebbe sembrare un'ardua
impresa, invece la solitudine della montagna, soprattutto in gara, mi esalta.
In generale comunque, per chi pratica la corsa sulle lunghe distanze, è noto
che durante una gara si muore e si rinasce diverse volte, ecco la rinascita
incrementa molto la nostra forza atletica mentale e poi fisica.”
E’ una lotta con te stesso, una sfida con
te stesso, ritrovarti da solo con i dubbi che ti assalgono di perdere la
strada, di incontrare animali, di sentirti male, ma poi quando arrivi, tutto si
mette a posto, tutto di venta pace dopo la tempesta, tutto serve a renderti più
vivo, soddisfatto, sicuro, capace.
C’è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima
gara? “La prossima gara, Etnatrail 94km, per me è una
grande sfida...perché lo scorso anno ha rappresentato il primo ritiro della mia
vita sportiva. Indossavo il pettorale numero 1 perché ero la vincitrice
dell'anno precedente e non sono nemmeno riuscita a finire la gara. Mi sono
ritirata con grande consapevolezza ma mi ha fatto male staccarmi il pettorale e
darlo al giudice di gara...avevo già percorso 76km, né mancavano 18km al
traguardo...ma la mia mente e il mio corpo si rifiutavano di faticare ancora.
Così mi viene in mente una frase di Vittorio Alfieri: "Volli, e volli sempre e fortissimamente
volli" perché quest'anno voglio assolutamente tagliare il traguardo.
Inoltre, il calabrone di Einstein: “La
struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo,
ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Ogni tanto faccio il
calabrone e spesso ci riesco a volare!”
Ti auguro di volare Lara, libera tra i
boschi e convinta fino alla fine. Volli sempre e fortissima.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare
importanti? “La mia resistenza e la mia
determinazione. Sono aspetti del mio carattere che ho maturato con la corsa.”
Quali
sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano in gare importanti?
“Ho una buona capacità di concentrazione, assolutamente fondamentale nelle gare
lunghe. Riesco ad estraniarmi da tutto e da tutti e ci siamo solo io, la
fatica, il mio cuore e la testa che ti porta dove le gambe potrebbero non
arrivare.”
Quale
può essere un messaggio rivolto agli organizzatori della prossima gara? “L'organizzatore
della mia prossima gara, Etnatrail 94km con 4800 metri di dislivello positivo,
è un mio amico fraterno Carmelo Santoro. A chi legge questo articolo dico che
lui e il suo team organizzano un ultra trail unico al mondo per bellezza e
livello tecnico (credo che in Europa sia l'unico trail dove si arriva a 3000m
slm). A lui dico: ‘Amico mio facci divertire come ogni anno e ricordati che il
vero vincitore di questo splendido evento sei e sarai sempre tu con i tuoi
collaboratori, perché nell'organizzare questa gara mettete una passione e
un'energia pari a quella del nostro splendido vulcano, l'Etna’.”
Vero, a volte la vera sfida è degli
organizzatori che si devono preoccupare di tutto, dell’accoglienza degli
atleti, del percorso ben segnalato, dei ristori, dell’assistenza medica, ci
vuole tanta passione.
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport prima di una gara importante?
“Credo che oggi a tre giorni da questa gara ne avrei fortemente bisogno, poiché
non c'è avversario più difficile da affrontare di noi stessi, delle nostre
paure e dei nostri fallimenti.”
Per approfondimenti sugli ultrarunner
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Ultramaratoneti e gare estreme, Matteo Simone
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