venerdì 29 novembre 2019

Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Resilienza nel Triathlon

Matteo SIMONE

Tutto si può fare con la testa che aiuta il fisico ad andare avanti e una forte passione.

Importante è conoscersi bene e utilizzare tutti gli accorgimenti utili dettati dall’esperienza, frazione per frazione si va avanti, ogni disciplina ha le sue caratteristiche da curare in allenamento e da esprimere al meglio in gara, l’ultima disciplina la corsa bisogna saperla gestire per concludere la gara e sapersi difendere dalla stanchezza e dalla temperatura atmosferica.
Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).

Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Aspetti psicologici nel triathlon


E’ un campione non solo la persona muscolosa che ha fisico ma anche la persona che non trascura nulla, sa che ai ristori bisogna integrarsi, sa che può correre quanto vuole, può andare avanti a tutti ma se ha trascurato di integrare sufficientemente poi sarà costretto a fermarsi è come le gare di formula uno che bisogna avere i serbatoi pieni ed andare alla giusta velocità se consumi troppo la macchina si ferma.

Pertanto vince chi usa la giusta alchimia tra fisico, mentale e nutrizionale quindi prepararsi da subito nelle scuole calcio, nelle scuole di triathlon ed in qualsiasi scuola l’importanza dell’aspetto fisico, mentale e nutrizionale.
Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).

Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Raggiungere obiettivi


Gli atleti vanno alla ricerca di sensazioni positive e di benessere, ed alla ricerca della sfida, per verificare quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo. Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. 

Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).

Presentazione libro “Triathlon e Ironman”: Sperimentare benessere nello sport

Matteo Simone 

Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. 

Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).
Gli atleti vanno alla ricerca di sensazioni positive e di benessere, e alla ricerca della sfida per verificare quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo.

venerdì 22 novembre 2019

Rocco Simone, ultrarunner: Ho imparato prima a correre e poi a camminare

Matteo Simone 

A volte si è predestinati, da piccoli si riesce a fare qualcosa considerata sorprendente come competere nello sport da minorenni con altri adulti esperti.

Questa sembra essere l’esperienza di Rocco che racconta le sue esperienze attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? Ciao Matteo, penso di essermi sentito un piccolo Campione quando ero ancora adolescente, a circa 16-17 anni, quando ho vinto la mia prima gara, vincendo contro avversari molto più grandi di me e alla premiazione sono stato molto festeggiato da tutti gli concorrenti.”

Oxana Corso, argento 100 m mondiali atletica paraolimpica a Dubai 2019

Il sogno poter agguantare un posto sul podio 
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Oxana Corso è un'atleta velocista, nei mondiali di atletica paraolimpica a Dubai conquista la medaglia d’argento dei 100 metri (T35) tagliando il traguardo con la migliore prestazione della stagione (15.42), dietro all’inglese Maria Lyle (14.62). 

Alle Paralimpiadi di Londra 2012, vinse due medaglie d'argento, 100 e 200 metri categoria T35. 
Durante i campionati italiani a Grosseto, stabilisce il record del mondo sui 400 metri categoria T35 (1'22"37). Nel 2013 al campionato del mondo di atletica stabilisce il record del mondo categoria T35 nei 100 m (15"63).

Isabella Romanas, 2^Assoluta 10 km Thiene – Villaverla 2019, Personal Best 36’54”

Il prossimo obiettivo è un triathlon olimpico in Thailandia

Matteo SIMONE 

3804337230- 21163@tiscali.it 


Si è corsa, domenica 10 novembre 2019, la 3a 10 km Thiene – Villaverla che è stata vinta da Michael Casolin in 31’42” che ha preceduto Vitaliy Maslovatyy 32’19” e Dario Meneghini 32:35 dell’A.S.D. Team KM Sport. 

La vincitrice è stata Federica Del Buono in 35’02” del C.S. Carabinieri che ha preceduto Isabella Romanas 36’54” (Personal Best), sul podio in 3^ posizione Chiara Renso 37’52”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Isabella, dell’A.S.D. Team KM Sport, attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come hai fatto a ottenere questo personal best?Per raggiungere questi obiettivi prestazionali ho lavorato moltissimo con metodo e costanza. costa molto sacrificio superare i propri limiti, ma la passione mi ha sempre accompagnata. la stessa passione che ho condiviso con gli amici e i compagni di squadra, senza dimenticare il mio allenatore che è punto di riferimento per mantenere un metodo efficace. presto molta attenzione anche a usare i mezzi di allenamento corretti, dall'abbigliamento tecnico agli strumenti specifici, in questo l'evoluzione è costante e io cerco di mantenermi sempre aggiornata.”

giovedì 21 novembre 2019

Tom Owens, Ultra-Trail: Di solito sono piuttosto concentrato durante la gara

I’m usually pretty focused during the race 
Matteo Simone 

L'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) è una corsa di 170 km con 10.000 metri di dislivello positivo in semi-autonomia, che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco.

La manifestazione, che prende il via e termina a Chamonix nel mese di agosto, ha un tempo limite di 46 ore e un numero massimo di partecipanti di 2.300 atleti. 
Nel 2019 il vincitore è stato lo spagnolo Pau Capell in 20h19’07” che ha preceduto il francese Xavier Thevenard in 21h07’56”, conclude il podio Scott Hawker della Nuova Zelanda in 21h48’04”, a seguire Tom Owens del Regno Unito in 22h04’29”.

domenica 17 novembre 2019

Flavio Noro, duathlon: Sono una persona che non molla mai, tutto è possibile

Sono una testa dura, preferisco arrivare ultimo ma arrivare senza mollare
Matteo Simone 

Lo sport insegna a non mollare, a rialzarsi, ad affrontare fatica e salite, a fidarsi di se stessi nonostante le cadute, le sconfitte e gli infortuni. 

E’ importante ancorarsi alle precedenti esperienze di riuscita e di successo per non demoralizzarsi, per mantenere l’entusiasmo, per non demotivarsi, per continuare a prefiggersi mete e obiettivi sfidanti. Di Seguito l’esperienza di Flavio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Io solo per il fatto che pratico sport mi sento campione, non nel senso di vittorie ma per me stesso.” 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato spinto da mio padre che è stato tedoforo alle olimpiadi di Roma 1960, tra alti e bassi pratico sport (diversi sport negli anni) dal 1974.”

Naomi Krauzig: Obiettivi? Competere in una maratona insieme al mio fidanzato

Finché stai respirando hai la possibilità di realizzare i tuoi sogni
Matteo SIMONE 

Praticare uno sport aiuta a conoscersi e a capire cosa si vuole e si può fare da grandi, si inizia a provare uno sport individuale e di squadra e crescendo si cambia cercando quello più indicato per se stessi, dove si sperimenta benessere e si scoprono capacità personali.

Ti sei sentita una campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? "Quando faccio i miei record personali." 
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato da giovane con la ginnastica intorno ai 5 anni e ho continuato con l'equitazione, l'allenamento nei vigili del fuoco, la pallamano, il nuoto e il pattinaggio in linea durante l'infanzia. Dopo 14 anni, ho iniziato a fare: wrestling, immersioni, crossfit e corsa. Ho continuato le ultime tre attività grazie all'adesione alla squadra nazionale di salvataggio ‘Hellenic Rescue Team’. Negli ultimi 4 anni ho continuato con un allenamento intensificato per la corsa di lunga distanza combinato con sessioni di allenamento HIIT (High Intensity Interval Training)."

giovedì 14 novembre 2019

Campioni Italiani Maratona 2019: René Cunéaz e Sarah Giomi, allenati da Giorgio Rondelli

Matteo SIMONE 


René e Sarah sono i nuovi Campioni Italiani di Maratona 2019 presso la città di Ravenna, una città che a me sta a cuore per avere dei nipoti che ogni tanto vado a trovare. 

Dopo una gara si fanno sempre bilanci ed è fondamentale cogliere  ed enfatizzare quello che è andato bene memorizzando le sensazioni ed emozioni positive e approfondire lo studio che di ciò da migliorare per far meglio la prossima volta e rimodulare obiettivi partendo da quel momento. 
Di seguito René e Sarah raccontano la loro esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Che intenzioni avevi solo titolo o anche personal best? Soddisfatto/a?
René: “Ciao Matteo, guarda per quanto riguarda il personale sapevo, ma non ero sicuro, di non avere la condizione necessaria per correre sotto le 2h15.32 però ero partito per vincere il titolo italiano. Poi non posso nascondere che avrei voluto vincere il titolo correndo sotto le 2h18. Quindi sono soddisfatto a metà. Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano ma deluso dalle sensazioni che ho provato in gara domenica mattina.”

mercoledì 13 novembre 2019

Sarah Giomi, Campionessa Italiana Maratona 2019: Sono seguita da un grande allenatore

Un sogno sarebbe arrivare a indossare una maglia azzurra
Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it

Un titolo Italiano è un grande prestigio, un grande risultato, sia per l’atleta che per l’allenatore, un’accoppiata vincente che torna a casa carichi di sensazioni ed emozioni positive a seguito di un investimento in termini di tempo, fatica per arrivare ad esprimersi al massimo della forma in una gara di maratona che è considerata insidiosa per diversi aspetti, da quello climatico alle condizioni fisiche e mentali dell’atleta durante la gara. 
Di seguito Sarah racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

René Cunéaz, maratoneta: Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano

In futuro chi lo sa se non proverò una 100km

Lo sport aiuta a essere determinati e a perseguire sogni finché non si realizzano, questa sembra essere l’esperienza di René che attraverso risposte ad alcune mie domande racconta la sua esperienza di Campione Italiano di Maratona 2019 presso la città di Ravenna, una città che a me sta a cuore per avere dei nipoti che ogni tanto vado a trovare.

Che intenzioni avevi solo titolo o anche personal best? Soddisfatto?  Ciao Matteo, guarda per quanto riguarda il personale sapevo, ma non ero sicuro, di non avere la condizione necessaria per correre sotto le 2h15.32 però ero partito per vincere il titolo italiano. Poi non posso nascondere che avrei voluto vincere il titolo correndo sotto le 2h18. Quindi sono soddisfatto a metà. Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano ma deluso dalle sensazioni che ho provato in gara domenica mattina.”

Michael Zagato, runner: Altro personale questa volta sulla regina delle distanze


Correre una maratona è una grande impresa per molti runner soprattutto quando si scende sotto le 3 ore e a maggior ragione quando ci si avvicina alle 2 ore e mezza. 

Di seguito l’esperienza di Michael attraverso risposte ad alcune mie domande.
Grandissimo, altro personale?Ciao Matteo, si altro personale questa volta sulla regina delle distanze. Sono molto contento.

Il 2019 sembra essere un anno buono per Michael a seguito del suo stage running a Iten in Kenya, allenamenti dopo allenamenti, gare dopo gare, credendoci e impegnandosi con forte determinazione sta ottenendo sempre risultati prestigiosi nelle diverse distanze di fondo dell’atletica dai 5.000 metri alla maratona.
Eri consapevole di poterlo fare?Si ero consapevole di poter correre intorno a quel tempo, con il mio allenatore avevamo ipotizzato un passaggio alla mezza maratona in 1h17'30"-1h18', però la maratona ha mille variabili, e finché non sei in gara non sai come può andare. Domenica mi sentivo bene, allenato, concentrato. Sapevo che avrei potuto farcela!”

lunedì 11 novembre 2019

Magda Lena: Vorrei diventare un professionista dell'alpinismo estivo o invernale


I would like to get professional in mountaineering summer or winter

Sempre più donne si mettono alla prova in diversi campi, dal lavoro allo sport, cercando di fare le cose più difficili e impegnative come scalare montagne o arrampicarsi apprezzando i risultati ottenuti attraverso tanta fatica. Di seguito Magda Lena racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Non faccio sport professionistico. Non vengo pagato per questo, ma se sfido una nuova via difficile in arrampicata o raggiungo la cima di una montagna dura, mi sento come una campionessa.”

Luca Cappelli: La gara più difficile è stata al giro del Portogallo nel 2015

Matteo Simone 

Nella vita si fanno delle scelte, si hanno delle opportunità, passano treni che si possono prendere o perdere.

Importante è sempre la consapevolezza di quello che è meglio per noi, di quello che vogliamo fare e che vogliamo essere, delle nostre possibilità, capacità, risorse e limiti e poi diventa importante prendere direzioni, strade e percorsi per dove vogliamo andare cavalcando sempre le onde del cambiamento con impegno, motivazione, entusiasmo e tanta resilienza. 
Di seguito Luca (classe 1993) racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?No, anche se fisicamente i test dicevano che lo sarei potuto essere tranquillamente.”

Hilaj Mirela: Correrò finché il mio corpo e il mio cuore me lo permetterà

Sono solo una che ama correre e superare i propri limiti
Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Sempre più donne si avvicinano al mondo dell’ultrarunning con passione, motivazione, continuità, forte determinazione e impegno come l’ultrarunner Mirela Hilaj, dell'Asd Tapascione Running Team, vince la prima edizione della Valle d’Aosta Marathon con partenza da Pont Saint Martin Mirela Hilaj. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Mirela attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?No anche se un paio di titoli li ho vinti nelle gare IUTA, anzi a volte mi mette in disagio la parola stessa, sono solo una che ama correre e superare i propri limiti.

Gli ultrmaratoneti sono persone che fanno sport per passione e non per professione, l’intento non è di vincere e guadagnare ma di partecipare e faticare apprendendo dall’esperienza e condividendo con altri percorsi lunghissimi dio corsa.

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