lunedì 4 giugno 2018

Educare alla consapevolezza, fiducia in sé e resilienza

Matteo Simone 

E’ sempre più chiaro che per stare bene e sperimentare benessere occorre sviluppare autoconsapevolezza, cioè la propria personale consapevolezza di come ci si sente, come si sta, cosa si vuole, dove si vuole andare, e anche consapevolezza delle proprie possibilità, capacità, risorse e anche dei propri limiti.

Di fondamentale importanza risulta essere la fiducia in sé che si costruisce fin da piccoli nelle mura domestiche o comunque nella propria famiglia di appartenenza con la presenza dei famigliari ad iniziare dai genitori, nonni, zii, fratelli, cugini e altre persone di riferimento della propria famiglia più o meno allargata.
E’ sempre più importante affrontare, superare, gestire i cambiamenti che, a volte, risultano stabilizzanti. Questa attitudine e capacità, che possiamo chiamare anche resilienza, si sviluppa dalla più tenera età. 

domenica 3 giugno 2018

Francesca Canepa regala abbigliamento running per le famiglie di Iten in Kenya


E’ da qualche anno che scrivo di Francesca Canepa per le sue prestazioni in gare di ultratrail come  la vittoria alla 100 Miglia dell'Istria, considerata la corsa ultra trail più difficile in Croazia; la partecipazione al Campionato Mondiale della 100 km a Los Alcazares, in Spagna; la vittoria alla prima edizione della 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta.
Questa volta è doveroso scrivere di Francesca per ringraziarla di cuore per il suo gesto, insieme al figlio più piccolo Tobia, di regalare un’enorme quantiutà di magliette, scarpe, abbigliamento tecnico per il running da consegnare alle famiglie di Iten, in Kenya, dove sono nati e cresciuti i più grandi campioni di corsa al mondo.

Mariella Cinque: 100Km passatore è stata come passare dall'inferno al paradiso


La vita è fatta di tanti imprevisti, tanti sogni realizzati, tante soddisfazioni, tanti obiettivi da portare a termine. 

Diventa importante l’autoconsapevolezza che ti fa comprendere le tue esigenze e i tuoi bisogni e poi ti faccia mobilitare le energie per soddisfare i propri bisogni ed esigenze e trasformare sogni in realtà. Di seguito l’esperienza di Mariella che è passata a uno stile di vita più sano praticando attività fisica fino ad arrivare a portare a termine una gara di cora di 100 km.
Ti sei sentita campionessa nello sport?Sì, quando raggiungo l'obiettivo.”

Tutto sta a iniziare, a trovare una passione per uno sport e una compagnia stimolante per mantenere uno stile di vita salutare, poi il resto viene da solo, ci si appassiona e si vuole sempre migliorare sperimentando benessere e aggregazione.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica?Ho iniziato ad andare in palestra e poi ho preferito fare sport all'aria aperta.”

Marco Lombardi, Passatore 2018: Vorrei dedicare questo piazzamento al mio babbo

Il Passatore è la gara dei profumi e degli odori, profumi di primavera

Si è svolta la 46^ edizione della 100 km del Passatore vinta da Andrea Zambelli in 6h54'34” precedendo il tedesco Benedikt Hoffmann, Giorgio Calcaterra, Silvano Beatrici, Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 e vince la gara femminile precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.


Marco Lombardi, dell’Atl. Libertas Livorno, si è fatto un bel regalo il giorno prima del suo compleanno classificandosi 9° posizione generale e 8° uomo assoluto in 7h59’27”. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marco attraverso risposte da alcune mie domande.

Andrea Zambelli: Per me il Passatore è la gara più importante

Ho portato a casa la convinzione che volere è potere…oltre al cappello del Passatore!
Matteo SIMONE 

Foto di Sandro Marconi (Scotrofo)

Si è svolta con partenza da Firenze il 26 maggio 2018 la 46^ edizione della 100 km del Passatore che ha visto arrivare come primo uomo a Faenza Andrea Zambelli in 6h54'34” precedendo il tedesco Benedikt Hoffmann, in terza posizione si classifica Giorgio Calcaterra e quarto Silvano Beatrici.

Giorgio Calcaterra l’ha vinta per 12 volte consecutive e l’anno scorso ha preceduto lo stesso Andrea Zambelli. Tra le donne vince la croata Nikolina Sustic che si classifica 5^ assoluta 7h53'55 precedendo Marija Vraijic ed Elisa Zannoni.

lunedì 28 maggio 2018

Dario Santoro, runner: Mi aiuta la grande forza di volontà e la determinazione


La pratica dello sport costruisce personalità solide e resilienti, lo sport permette di ampliare le proprie vedute, permette di spostarsi dalla propria città per gareggiare in altri posti d’Italia e anche al di fuori per passione o per rappresentare la propria Nazione. Di seguito Dario Santoro racconta le sue impressioni di alteta maratoneta rispondendo ad alcune mie domande: Hai partecipato ai campionati italiani 10.000? Purtroppo non ho potuto partecipare a al Campionato Italiano 10000 mt in pista, per via di un risentimento al nervo sciatico durante un allenamento, devo dire che questa è stata un po’ una delusione per me perché con il mio coach (Luigi di Lello) lo stavamo preparando abbastanza bene  e mi sentivo in forma però come sempre ho dovuto fare ricorso alla resilienza cercando di risolvere al più presto il problema.”

Andrea Gighen, Passatore: Questa volta un grazie a me per non aver mollato

L'aiuto maggiore viene dalle persone che conosci che ti incitano sempre a non mollare
Matteo Simone 

Lo sport ti mette alla prova, soprattutto lo sport di endurance, le corse a piedi di lunga distanza come le gare di 100km, soprattutto se poi ci sono condizioni avverse come le lunghe salite e un caldo che penalizza tanto. 

Di seguito Andrea racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come stai? Come è andata? Soddisfatto?Pieno di dolori ma felice..  ero fermo per un vecchio stiramento ma ci ho provato. Il risultato migliore è averla portata a termine comunque.”

Nell’agenda dell’ultrarunner ci sono tante gare segnate, tanti appuntamenti, tanti obiettivi da raggiungere e sogni da realizzare. Nella mente dell’ultrarunner ci sono tanti allenamenti, tante strade per allenarsi e percorsi da sperimentare per arrivare pronti alla partenza il giorno della gara ma a volte ci sono impedimenti, infortuni e nella testa degli ultrarunner ci sono tanti dubbi che lo assalgono, ostacolano, sabotano l’atleta.

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