Matteo Simone
Cambiano le generazioni, tutto passa, ognuno ha propri bisogni ed esigenze, importante è portare avanti la propria passione ascoltando gli altri ma senza farsi condizionare dai giudizi altrui, la bellezza è nella diversità.
Di
seguito Emma Fortunato racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad
alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Ho cominciato a corricchiare solo la
domenica, poi mi sono infortunata per due anni e poi non ho smesso più di
correre.”
Quali fattori contribuiscono al benessere e performance nello sport? “Alimentazione, costanza negli
allenamenti e tenacia.”
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “I miei familiari mi supportano, ma non
riescono a comprendere fino in fondo la mia grande passione.”
Ti
va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Correndo all'alba molto spesso
soprattutto i ragazzi rientrando da una nottata in discoteca esclamano in
dialetto: ma chi ve la fa fare non avete altro da fare che correre.”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Che ho tanta forza e tenacia, non
immaginavo fossi così.”
Lo
sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla
zona di confort, scoprire risorse e qualità nascoste e inimmaginabili.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel praticare il tuo
sport?
“La dedizione, la costanza, la forza di volontà, la dinamicità.”
Che
significato ha per te praticare il tuo sport? “È la mia libertà, la mia ora di
svago, mi ricarico.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport? “Gioia, benessere psicofisico,
buonumore, ottimismo.”
Vero,
chi fa sport ha una marcia in più, in genere si è più positivi e propositivi,
più autoefficaci e fiduciosi in se stessi e negli altri, più resilienti, in
grado di affrontare, gestire, superare problemi inerenti lo sport come
gli infortuni, le sconfitte, i dolori, la fatica enorme, giornate di clima
avverso.
Quali
sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo
sport?
“Riposarmi e
non allenarmi per tre gg di seguito.”
Lo
sport diventa un’ancora di salvezza, un’osai di benessere, un mondo parallelo
per sperimentare libertà, leggerezza, pace.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica del tuo
sport?
“Se è accaduto una forte discussione in famiglia e se diluvia.”
Nello
sport per eccellere e per la performance c’è bisogno di serenità, di
estraniarsi dalle problematiche familiari e lavorative, c’è bisogno di
focalizzarsi per il momento dello start e per il periodo di durata della
competizione sportiva.
Cosa
ti fa continuare a fare attività fisica?
“Continuo, perché amo correre e adoro i miei amici.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi al tuo sport? “Correte perché vi fortifica e vi forma
in meglio.”
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali
fasi? “Non
mi è mai capitato di rivolgermi, sicuramente sarà una figura valida e di
sopporto per un equilibrio qualora per qualcuno diventasse una malattia.”
Sei
consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Sì certo non sono una top e mi diverto
correndo...non guardo mai se miglioro o meno l'importante è per me divertirmi
stare bene e non fermarmi!”
Quanto
ti senti sicura? Quanto credi in te stessa? “Mi sento sicura e credo in me stessa sempre
perché mi ascolto.”
Importante
ascoltare il proprio corpo oltre al proprio cuore e la propria testa.
Qual
è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “La mia testardaggine.”
Quali
sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Gioia incondizionata, amare la vita e questo
sport.”
Hai
un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Mennea.”
C’è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci ed impegnarti?
“Emma sei forte,
ma attenzione Matteo non forte nei tempi, attenzione ma come personalità.”
Daje
Emma! Bella e forte persona e il meglio deve ancora venire.
Come
hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Con tanta pazienza, introspezione e
pensando che prima o poi sarebbe passato.”
Lo
sport aiuta ad affrontare situazioni e problemi nello sport così come nella
vita, si diventa più positivi e propositivi, più tolleranti e pazienti, più
fiduciosi in se stessi e negli altri, questo è lo sport che vogliamo, una
scuola di vita.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “La mia prima maratona il 17 dicembre, non
vedo l'ora! Poi si vedrà, un passo per volta! Domenica
17 farò la mia prima maratona alle cattedrali partendo da Barletta...e sarò
spingitrice di un ragazzino disabile! Non vedo l'ora, l'ho fatto per due volte
ma sulla 21 km...è un emozione assoluta, intensa indescrivibile, a presto.”
Grandissima! Già prima maratona grande cosa, poi far parte di una squadra di spingitori,
all'arrivo ci vorrà un secchio per contenere i fiumi dei tuoi pianti, insieme
possiamo fare davvero tanto per noi stessi e per gli altri normodotati o
disabili, renderci felici rendendo felici!
Lo sport può diventare davvero
veicolo di benessere, pace e amore reclutando tanti atleti positivi e
propositivi sul treno dello Sport che vogliamo: “Grazie
Matteo. Infatti stanotte ho sognato il mio arrivo piangendo a più non posso,
soprattutto per il piccolo che era al settimo cielo. Amo la corsa non fine a se
stessa...vedere questi ragazzi felici per me vale più di un podio. Sarà perché
non sono forte ma amo emozionarmi ed emozionar.”
Bellissime
parole, ringrazio Emma. Questo è lo sport che vogliamo: faticare insieme senza pretese
rispettando ognuno; lo sport che avvicina persone, mondi culture; uno sport che
aggrega e include; uno sport che unisce negli allenamenti e negli intenti.
Per
ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e
limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni,
avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire
sempre con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà, rispettando gli altri
e vivendo sempre l'esperienza che dà frutti importanti da portare a casa
serenamente, fidarsi e affidarsi, questo è lo sport che vogliamo.
Lo
sport fa tornare a giocare come bimbi, fa perdere l’età anagrafica, fa
apprezzare il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare; lo sport contagia, fa perdere il senso del tempo che passa; lo sport fa incontrare persone e
paesaggi, fa viaggiare nei sogni e nella realtà.
Questo
è lo sport che vogliamo, insieme si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa
anche più autonomi, consapevoli, autoefficaci e resilienti. E’ sempre il
momento, non aspettare le condizioni migliori, certi treni passano troppo in
fretta, bisogna farsi trovare pronti al momento giusto al binario esatto e poi puoi
scendere quando vuoi.
ORA
è il momento per salire sul treno dell’attività fisica, non aspettare il
momento migliore è sempre il momento per iniziare. Sport è anche solidarietà,
inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza
esagerare, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi.
Importante
è motivare le persone a prendere in considerazione un minimo cambiamento nel
proprio stile di vita, nelle proprie abitudini, nel porre l’attenzione in
quello che si fa, a come lo si fa.
Nella
vita si fanno delle scelte, molti preferiscono poltrire o restare in una zona
di estremo confort, altri per sentirsi vivi devono sentire il proprio corpo, le
proprie sensazioni corporee, il cuore che palpita, il respiro affannoso, il
sudore colare da proprio corpo, il senso di fame, sete, freddo, caldo.
Costruisci
una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli
movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano
sentirai crescere la passione, l’entusiasmo e svilupperai più consapevolezza
corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e
potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili
fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più
resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e
condividerai gioie e fatiche.
Per
approfondimenti è possibile consultare il libro O.R.A. Obiettivi, risorse,
autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e
nello sport, Aras Edizioni, 2013.
Emma è menzionata nel libro “L’ultramaratoneta di Corato.
Esperienze,
sensazioni, emozioni e aspetti psicologici di un atleta di corsa delle lunghe
distanze”
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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