martedì 28 ottobre 2025

Nikola Čorbová vincitrice assoluta dell’HimalayanXtri 2025

 È quando pratico sport che trovo soluzioni e risposte 
Dott. Matteo Simone 
 

Il 10 maggio 2025 si è svolta l’HimalayanXtri (3,5 km di nuoto, 165 km di bici, 43 km di corsa), punto più alto 4.000 m, dislivello complessivo di 6.500 m. 

La nuotata di 3,5 km è iniziata alle 04.00 al lago Phewa, Pokhara
T1 (transizione dal nuoto alla bici) a 800 m di altitudine. 
Bicicletta 165 km in bici da strada su asfalto per lo più lisciosuperficie un po' ruvidadislivello 3.800 m, il punto più alto 1.740 m. 
La T2 (transizione dalla bici alla corsa) a 1.740 m.
Corsa, 43 km interamente fuoristrada, il punto più alto 4.000 m. 
È parte integrante dell'HimalayanXtri che ogni atleta porti con sé almeno un membro del team di supporto, poiché la gara non prevede assistenza per gran parte del percorso e anche perché la gara è incentrata principalmente sulla promozione del senso di amicizia e comunità. 
È possibile ingaggiare un corridore/guida locale che funga da supporto. Obbligatorio per il membro del team di supporto partecipare al briefing di gara ed essere presente alla partenza, alla T1, durante tutto il percorso ciclistico, accompagnando l'atleta in auto e alla T2. Non obbligatorio per il membro del team di supporto accompagnare l'atleta sul percorso podistico. 
Il vincitore assoluto è stata la slovacca 
Nikola Čorbová 17h05'17"
 (nuoto 55'32", T1 01'57", bici 6h51'49", T2 04'44", corsa 9h11'15") che ha preceduto il primo uomo, il Kazano Galym Chuashev (17h55'43" (57'52", 05'14", 6h45'17", 04'53", 10h02'27") e il tedesco Felix Leder 18h25'50" (57'41", 03'51", 7h00'42", 06'16", 10h17'20"). 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Nikola Čorbová attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare triatleta? All'inizio correvo e basta (2012-2013). Correre per me era libertà. Ma volevo tutto e subito. Mi allenavo duramente e così sono arrivati gli infortuni. Quando non potevo correre, andavo in bicicletta. Nel 2014, non sono più riuscita a correre a lungo; quindi, ho ricominciato a pedalare per molti chilometri. E un mio amico mi ha detto: ‘Nel nostro paese stanno organizzando un triathlon, vieni a provarlo. L'ho provato ed è stato amore. Con il nuoto, certo, ci sono state delle difficoltà, ma gradualmente anche quello sta migliorando sempre di più 

Tre sport sembrano essere meglio di uno, soprattutto quando arrivano gli infortuni e non si riesce a stare fermi ma su può praticare un altro sport che ha meno impatto sulla parte infortunata, ad esempio la bici e il nuoto. 
Come sei 
cambiata fisicamente e mentalmente grazie allo sport?
 Sì, sono cambiata in entrambi i sensi. Fisicamente: è chiaro che il corpo di uno sportivo è diverso e funziona anche in modo diverso. E mentalmente? Mi ha temprato e ho ritrovato me stessa. Mi ha anche insegnato una grande disciplina e una grande resistenza allo stress. 

La pratica di sport di endurance come l’Ironman davvero cambia fisicamente e mentalmente. Fisicamente costruisce un fisico forte e resistente, potente anche e mentalmente aiuta a essere più fiduciosi e resilienti, ad aver pazienza e riuscire a superare ogni crisi, avversità, criticità. 
Quali esperienze del passato ti aiutano a credere in te stessaQuando ripenso a tutte le difficoltà che ho superato, mi rendo conto di come il mio corpo e la mia mente non mi abbiano mai deluso. 

Quando si riesce a portare a termine o addirittura ad andare a podio o ancora di più vincere una gara contro tutti anche contro tutti gli uomini, ci si sente davvero forti ed eroi, con la consapevolezza che volendo e credendoci si può fare tutto e si può arrivare ovunque, sviluppando disciplina, organizzazione, determinazione, consapevolezza. 
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e alle tue prestazioni?
 Attingere a una forte energia dalla natura contribuisce al mio benessere e alle mie prestazioni, poi quando vedo che le persone intorno a me mi vogliono bene, ho energia positiva, cuore, positività. D'altra parte, la rabbia e la negatività umane possono esaurirmi enormemente. E chi? Le persone a me più vicine, ma anche quelle meno vicine, se so che ciò che faccio le ispira e le motiva. 

Molto comprensibile la testimonianza di Nikola, la natura offre degli scenari fantastici e fare sport in natura è molto bello e salutare e poi se condividi la pratica sportiva con altre persone che la pensano allo stesso modo tutto è più facile e ha più valore e tutto ciò viene percepito anche dalle persone che circondano l’atleta che può comprendere e approvare ciò che fa anche se è considerato, faticoso, estremo, bizzarro. 
Quali sono state le gare della tua vita?
 I Campionati del Mondo di Zofingen nel 2021, il Challenge Davos nel 2017, la Mozart 100 ultrarunning nel 2013 e l'HimalayanXtri nel 2025. 

Il 22 giugno .2013 Nikola ha vinto la “Mozart 100 km” in Austria con il crono di 10h44’42”, precedendo l’irlandese  Leanne Rive 11h15’25” e Marianne Staufer 11h42’47”. Il vincitore assoluto è stato l’ungherese Csaba Nemeth 7h48’22”, precedendo gli austriaci  Andreas  Pfandlbauer 8h00’34” e Rainer Predl 8h02’18”. 
Qual è stata la tua gara più dura? Il Challenge The Championship Samorin nel 2016, quando non ho terminato la gara. L'ho presa molto duramente. 
Quali sono le tue esperienze prima, durante e dopo la gara? Le mie esperienze: prima della gara, non vedevo l'ora e la vivevo come una ricompensa per tutti quei mesi di preparazione e duro lavoro. Durante la gara, mi godevo il momento presente. Dopo la gara, ero orgogliosa di me stessa per esserci riuscita e per aver dato il massimo. 

Bellissima testimonianza e bellissime esperienze prima durante e dopo la gara. Prima della gara è importante avere la consapevolezza del lavoro svolto negli allenamenti e quindi la serenità di dare il proprio massimo. Durante come dice 
Nikola è importante focalizzarsi nel momento presente, centrati e focalizzati nello sforzo continuo passo dopo passo con la voglia di sperimentarsi mettersi in gioco e osservare se stessi, il percorso, l’ambiente circostante e anche gli avversari, dopo sempre una bella esperienza da far sedimentare apprendendo da qualsiasi risultato ma grandissima esperienza fatta.
 
Quali sono le difficoltà e i rischi nella tua esperienza sportiva? Difficoltà e rischi: il lato psicologico, quando una persona può dubitare delle proprie capacità fisiche. E dal lato fisico? Dimenticarsi di un'alimentazione adeguata. 
Consideri utile la psicologia dello sport? In che modo e in quali fasi? Sì, è un campo molto importante. Proprio come l'aspetto fisico, l'allenamento fisico è importante, anche l'allenamento mentale è molto importante. Ed è importante in tutte le fasi.  

Per star bene e per raggiungere la performance è importante considerare ogni aspetto che può essere importante e determinante, non solo l’allenamento fisico ma anche l’aspetto mentale per poter gestire ogni situazione e cercare di avere il controllo di se stessi e di quanto ci circonda e l’aspetto nutrizionale, soprattutto per lo sport di endurance molto dispendioso a livello energetico fisico e mentale. 
Come hai superato crisi, sconfitte o infortuni?
 Li ho superati, ma non li ho mai gestiti in modo ideale. Li ho considerati un fallimento. D'altra parte, mi hanno resa mentalmente più forte e mi hanno insegnato molto, mi hanno dato più umiltà e la consapevolezza che il corpo è una macchina straordinaria, ma che a volte ha anche bisogno di pace e tranquillità. 

Ogni situazione può essere traumatizzante ma anche illuminante dando insegnamenti importanti e crescita post traumatica, sviluppando sempre più resilienza. 
Un messaggio per le donne sulla pratica sportiva? Credi in te stessa e nel tuo corpo, divertiti con lo sport, goditi la tua libertà, divertiti. E non dimenticare di lodarti, sei intelligente. E non è il tempo, il risultato, il ritmo che conta, ma il fatto che ti muovi e ti diverta. 

Bellissimo messaggio per tutti, lo sport davvero permette di mettersi in gioco ma non solo con la fatica ma anche divertendosi da soli o in compagnia e soprattutto come dice Nikola c’è bisogno di volersi bene e apprezzare ciò che si riesce a fare anche piccoli risultati, minime esperienze, ricordarsi che si può fare e quello che facciamo è importante per noi stessi, senza per forza aspettare l’apprezzamento degli altri. 
Cosa dicono 
la tua famiglia e i tuoi amici di te come atleta?
 Dicono che lavoro molto su me stessa e che perseguo il mio obiettivo. D'altra parte, rimango sempre modesta e non lo dimostro nemmeno se raggiungo qualcosa di più, ma sono sempre la stessa Nika, la stessa persona. 
Cosa hai scoperto di te praticando sport? Grazie allo sport, una persona può scoprire la sua essenza più profonda, può conoscere a fondo il proprio io interiore, i suoi punti di forza e di debolezza, tutto. Se non capisco qualcosa, perché sta succedendo, è quando pratico sport che trovo soluzioni e risposte. 

Molto interessante e utile la testimonianza di Nikola che dimostra come lo sport può essere una modalità per la crescita personale trovando ogni soluzione mettendosi in movimento, focalizzandosi su stessi, in collegamento con la parte interiore di se stessi. 
Quali obiettivi e sogni hai raggiunto? Quali devono ancora essere realizzati? Ho raggiunto ciò che ho sempre solo sognato: ho vissuto l'Himalaya, ho avuto l'opportunità di essere in quel Paese, e per questo sono molto grata. Inoltre, sono riuscita a vincere così tante volte
Non avrei mai pensato di riuscirci. Quindi, in termini sportivi, ho realizzato sogni che non avevo nemmeno sognato. In termini di vita, un sogno che non si è ancora realizzato? La famiglia, 
questo è il valore più grande per me.
 

Molto bello vincere gare durissime di triathlon Ironman e di ultramaratona, ma come dice Nikola molto bello anche avere sogni di vita quotidiana. 

Dott. Matteo Simone 

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