Matteo Simone
Psicologo dello sport,
Psicoterapeuta
“Per fare sport bisogna essere in salute e per stare
bene in salute bisogna fare sport" (Max Allegri)
Il pediatra, l'insegnante, la famiglia, l'allenatore, tutti in campo per aiutare gli adolescenti italiani a condurre stili di vita sani evitando i comportamenti scorretti legati al fumo, all'abuso di alcol, alla cattiva alimentazione ed alla sedentarietà.
La campagna
"Allenatore, alleato di salute" è stata promossa dalla Società
Italiana di Pediatria (SIP), dalla Fondazione Insieme contro il cancro, e
realizzata sotto l'egida del Coni.
Presentata a
Roma il 23 maggio 2016 all'Auditorium del Ministero della Salute la campagna
"Allenatore, alleato di salute", è il primo progetto al mondo che
intende coinvolgere l’allenatore anche nell'educazione a corretti stili di vita
degli adolescenti.
Il ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin, ha affidato il ruolo di ambasciatore di questo
progetto a Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus campione d’Italia.
Erano presenti Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di
Pediatria, Francesco Cognetti, presidente della Fondazione ‘Insieme contro il
cancro’, e Giovanni Malagò, presidente del Coni.
Allenare non è un
compito semplice, occorre che il tecnico sia in grado di miscelare qualità
tecniche, tattiche, educative, e comunicative.
Un obiettivo
importante per gli allenatori è quello di conoscere le motivazioni che hanno
determinato e che continuano a mantenere elevato il coinvolgimento degli
atleti.
E’ colui che
guida gli individui e il gruppo da essi composto fino al raggiungimento degli
obiettivi. Deve dimostrare non solo di essere dotato di una serie di competenze
tecniche e tattiche, ma anche di saper gestire lo stress causato da situazioni
a volte difficili da gestire.
Il primo passo
per la realizzazione del progetto è il coinvolgimento degli allenatori, il
presidente del Coni Giovanni Malagò invita a sensibilizzare gli allenatori a
tutti i livelli e di qualsiasi sport:. "In Italia ci sono oltre 61 mila
persone che hanno il patentino di allenatori di calcio, un vero e proprio
esercito che va sensibilizzato. E si parte dal calcio, ma sarà importante anche
rivolgerci ad altri sport. Come Coni siamo pronti a giocare questa partita
perché chi si occupa di sport ed è popolare ha una grandissima responsabilità,
simile a quella che ha il maestro di scuola che è un punto di riferimento per i
ragazzi che crescono".
Il mister non è
solo colui che insegna, affinché egli possa rimanere sempre aggiornato e in costante
progresso deve avere la voglia di apprendere. Essere consapevoli del fatto che
c’è sempre qualcosa da imparare da ogni persona e da ogni situazione è il punto
di partenza per chi vuole toccare l’eccellenza.
L’allenatore nel
guidare la sua squadra ha a che fare con caratteri diversi e si trova a
contatto con situazioni differenti da gestire. Non sempre può adottare il
medesimo comportamento e neppure rapportarsi a tutti con lo stesso tipo di
comunicazione.
Matteo Simone e-mail: 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, edito da Aracne Editrice.
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