Matteo Simone
L’Atletica La Sbarra porta a casa il titolo di campioni
regionali maschile FIDAL Cross presso Rieti il 07.02.2021, grazie a tutti gli
atleti in campo e agli accompagnatori, con punti 317
precedendo la Romatletica Footworks con punti 308.
Una società costruita nel tempo e rinnovata, resistente e
resiliente con l'obiettivo di fare uno sport pulito e competitivo divertendosi
a sporcandosi nella terra e nel fango ma allenati alle avversità con
l’obiettivo di continuare insieme verso mete sempre più sfidanti.
L’Atletica La Sbarra ha dimostrato di
tenerci a questo titolo per quanto riguarda la squadra maschile e ci sta
lavorando anche con le donne, quest’anno la squadra femminile si è classificata
al settimo posto. Ottimo lavoro, avanti così!
Tra
gli atleti in campo dell’Atletica La Sbarra, Antonio Gallone
vince il titolo di campione regionale cross km6 M55. Di seguito approfondiamo
la conoscenza di Antonio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao
Antonio, complimenti per il titolo regionale di cross? Te l'aspettavi?
“Ciao Matteo, grazie tanto. Diciamo che ci speravo…In questo periodo non
essendoci gare su strada ho cercato di cambiare rotta, provando a entrare in un
mondo a me poco congeniale… e poco conosciuto”.
Bravo
Antonio che ha dimostrato di essere resiliente, competitivo e vincente
riorganizzandosi e cavalcando l’onda del cambiamento, scegliendo una nuova
squadra, con vecchi e nuovi amici e partecipando a gare di squadra che gli
permettono di affrontare rivali e avversari dando il meglio di sé per se stesso
e per la squadra ottenendo un ottimo titolo individuale con una prestazione di
rilievo e contribuendo a far vincere il titolo di squadra.
Quali
allenamenti e fasi della gara sono stati fondamentali?
“Ho cercato di focalizzare gli allenamenti di qualità sul potenziamento e
sulle variazioni di ritmo. Non ho esperienza nei cross, ieri sono partito
forte, ho tenuto il mio passo nella fase centrale, poi ho provato a dare tutto
nel finale”.
Antonio ha
acquisito nel tempo tanta esperienza allenandosi con i campioni del passato,
italiani e anche del Marocco come la fortissima Zahra Akrachi e anche
documentandosi per capire come allenarsi per le diverse distanze e le
differenti tipologie di competizioni e ciò gli ha permesso di ottenere risultati
notevoli sulle varie distanze e competizioni centrando risultati di prestigio
come il crono di 02h39'11'' in maratona a
Roma 2017.
Qual
è stato il prezzo da pagare? “Il prezzo da pagare per il
raggiungimento di un obiettivo è sempre quello dell'impegno negli allenamenti
di qualità, serve farli anche quando il meteo non è favorevole, qualche
rinuncia alimentare nella settimana della gara. Comunque sempre poca cosa
rispetto alla gratificazione che ne deriva dal raggiungimento dell’obiettivo in
questione...titolo di campione regionale”.
In effetti,
per ottenere grandi risultati bisogna impegnarsi e allenarsi alla fatica e alle
avversità per essere pronti anche in gara a dare tutto fino alla fine. Ma poi
ben venga la fatica se i risultati sono gratificanti e procurano piacere,
sensazioni ed emozioni immense.
Eri
in giornata sì? Come hai gestito e controllato la gara con il fisico e con la
testa? “Ieri a essere sincero non mi sentivo al
top, i lavori di potenziamento ancora si sentivano, nonostante avessi fatto
scarico negli ultimi giorni, però mentalmente ho gestito bene la gara”.
Conosco Antonio
da tanto tempo e abbastanza bene, è solito essere sempre molto richiedente nei
suoi confronti e un po’ tende a lamentarsi prima di una gara ma forse queste
sono le sue modalità per allontanare ansia e tensione e prepararsi a spingere
al massimo in gara.
Quanto
ti hanno aiutato relazioni, famiglia, amici? “Sicuramente
famiglia e compagni di allenamento hanno avuto un ruolo fondamentale, la prima
per il supporto morale e i secondi per l'aiuto negli allenamenti più duri,
fondamentale nell'ultimo periodo il supporto del mio fisioterapista di fiducia,
Marco de Angelis (Fisioequipe), che con professionalità e pazienza ha curato e
pianificato un piano di rinforzo per i miei tendini malandati”.
E’
importante essere circondati da famiglia e amici che sostengono e aiutano
soprattutto negli allenamenti più duri ed è preziosa la figura di un sanitario
che allieva sofferenze e dolori soprattutto con l’avanzare dell’età.
Quali
consideri siano state le tue risorse vincenti?
“La mia risorsa fondamentale credo sia la testa, il fatto di fissare un
obiettivo e perseguirlo con tenacia e passione penso sia fondamentale”.
In effetti
non è sufficiente avere doti e talento ma anche una mente allenata alla fatica,
che sappia progettare, sappia resistere nello sforzo prolungato senza mollare.
Quanto
sei fiducioso ora in te stesso? “Dopo questo risultato la mia
autostima è sicuramente aumentata, la nuova squadra (atletica la sbarra) con i
nuovi compagni mi stanno dando nuovi stimoli ed entusiasmo”.
Più si fa
bene e più ci si sente bene, gli amici di squadra contribuiscono a confermare
lo stato di benessere, Antonio era già un simpatizzante dell’Atletica La
Sbarra, ora è diventato un atleta di punta e di riferimento per tanti altri.
Con
chi ne parli della tua gara? “Della gara ne parlo in
primis con me stesso, analizzo il tutto facendo tesoro delle cose positive e
soprattutto per poi lavorare in allenamento dove vi fossero carenze…poi ne
parlo con i compagni di squadra e allenamento”.
Alla fine
di ogni gara e di ogni percorso si fanno bilanci e si tirano le somme, è importante
sempre partire da se stessi, valutare punti di forza e criticità e poi
confrontarsi con amici per gioire e condividere risultati e scoperte.
Lo sport insegna a impegnarsi, faticare,
avere obiettivi individuali e di squadra, essere competitivi ma amici, provarci
sempre, non arrendersi, apprendere dall'esperienza, sporcarsi, fare squadra,
rispettare amici di squadra e avversari, applaudire i più forti ma anche gli
ultimi, lavorare sulle criticità, ripartire sempre, rispettare le regole,
collaborare con organizzatori e giudici di gara, mettersi in gioco, condividere
gioie, essere consapevoli, incrementare autoefficacia, sviluppare resilienza.
Allenarsi, faticare, impegnarsi per
arrivare pronti e consapevoli il giorno della gara per mettersi in gioco e
sfidare amici e avversari, cercando di fare del proprio meglio ma soprattutto
credendoci e non mollando, apprendendo sempre dall'esperienza e dagli altri.
“Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, vivendo sempre l’esperienza”. (Simone M., Cosa spinge le persone a fare sport?, Aracne Editrice, 2020, pag. 44).
Questo è lo sport che vogliamo, che fa
sentire gli atleti parte di una squadra per raggiungere obiettivi di benessere
e di performance, per condividere allenamenti, gare, fatiche e gioie, che fa
apprendere soprattutto dalla scuola dello sport.
Antonio
è menzionato nel mio libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che
influiscono sul benessere e performance dell’atleta. Prospettiva
editrice, Civitavecchia,
2017.
Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di
scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune
lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la
sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport,
stare con amici atleti, partecipare a competizioni. Attraverso questionari ho
raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il
mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e
sulla performance. E’ fondamentale conoscere il loro punto di vista a
completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e
la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte
diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra,
per lo staff, i tecnici, i dirigenti.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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