Matteo
SIMONE
Se si è veramente intenzionati a ottenere qualcosa non spaventano sconfitte, infortuni, crisi ma si continua a impegnarsi, allenarsi con costanza e determinazione cercando di portare a compimento propri desideri e obiettivi.
Impegnarsi in allenamento dà i suoi
frutti da subito e aiuta a costruire muscoli, personalità e performance. Tutto
sta a trovare un buon e bravo coach disposto a spendere tempo e attenzioni,
inoltre diventa importante trovare amici di allenamento che condividono fatica
e difficoltà e impegnarsi nel momento presente.
Ogni allenamento diventa una buona
mattonella per consolidare e stabilizzare muscoli e forma fisica,
parallelamente si consolida e incrementa forza e resistenza mentale nel
proseguire con gli allenamenti faticosi e credere sempre in più in se stessi e
fidarsi e affidarsi al proprio coach che deve essere in grado di graduare la
difficoltà di allenamento e gare in base alle capacità psicofisiche
dell'atleta.
Cosa spinge a fare sport? La voglia di
mettersi in gioco, di mantenersi in forma, rincorrere il benessere psicofisico,
emotivo e relazionale; una spinta motivazionale dettata da cuore, testa per non
mollare, per far parte di un gruppo, una squadra con progetti di gare, per
ricordare momenti passati insieme. Questo è lo sport che vogliamo che incrementa
consapevolezza, autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza.
Interessanti alcune testimonianze di atleti in risposta a ime domande.
Matteo Basta, calcio: Quale esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare? “In generale quando si nota che con
l’impegno arrivano anche i risultati”.
Alessandro
Di Meo: Quali condizioni esso ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale? “Quando
non ero allenato abbastanza. Credo che nello sport in genere, ma nella corsa in
particolare, il risultato lo ottieni
solo con il lavoro.”
Michele Moretti: Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o
alla tua performance? “Chi pratica uno sport parte sempre
dall’amore e dal piacere che prova poi è chiaro che la ricerca della prestazione
e il riuscire ad ottenerla rafforza la volontà e lo spirito di sacrificio
necessario, ma la gioia del risultato è superiore a qualsiasi sacrificio.”
Per ottenere qualcosa bisogna crederci,
essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente,
essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte
e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta,
con modestia e umiltà, rispettando gli altri e vivendo sempre l'esperienza che
da frutti importanti da portare a casa serenamente, fidarsi e affidarsi, questo
è lo sport che vogliamo.
Luca
Parisi, maratoneta: Da qui a 1 anno cosa ci dobbiamo aspettare da te?
“Il 2020 come già ho
avuto modo di dire anche in altre occasioni è stato un anno particolare a causa
della pandemia, e ha visto alterare e compromettere tutti i piani previsti,
come correre la maratona di Roma, e quella di Londra. Ci si è messo anche
qualche imprevisto, ma con rinnovato entusiasmo di mettermi continuamente in gioco
mi sono posto la sfida di riuscire nei prossimi mesi di arrivare a correre la
maratona nel tempo di 2h16’ che ciò avvenga da solo, piuttosto che in una
maratona vera. Certo sarebbe meglio poter correre come facevamo prima, svolgere
quindi una maratona ufficiale, ma in questo momento storico non bisogna
arrendersi e continuare a inseguire i propri sogni nella speranza chissà, che
un giorno torneremo alla normalità. In questo periodo sto evitando di svolgere
i miei allenamenti in pista, prediligendo soprattutto l’allenamento in contesti
naturali e mediante l’ausilio del Fartlek, un mezzo di allenamento che usava il
grande Emil Zatopek, è a lui che mi sto ispirando per pianificare la prossima
maratona! Chicca è d’accordo con me e mi incentiva a fare sempre meglio,
ricordandomi di non esagerare mai tra un allenamento e un altro, perché è
l’insieme di mesi e mesi di lavoro che daranno il risultato finale non il
singolo allenamento. Questo ultimo concetto ogni tanto me lo dimentico ma ci
sta lei a riportarmi sulla giusta strada! Vediamo dove ci porterà il metodo
Zatopek. Un saluto a
tutti e buone feste”.
Luca è un ricercatore di metodi e
opportunità di allenamento per portare al massimo la sua forma fisica e mentale
cercando di abbassare sempre i suoi personali e competere ad altissimi livelli
e ha al suo fianco la sua supporter di fiducia che è allo stesso tempo atleta e
sostenitrice del grande Luca.
Emanuela Rossi: Cosa hai scoperto del tuo
carattere nel praticare sport? “Che sono una dura che non molla mai! E questo l’ho
riscontrato anche al di fuori del mondo dello sport. E’ il mio carattere, in
tutte le situazioni combatto e non mi arrendo finché non raggiungo l’obiettivo
che mi ero prefissata.”
Leonardo
Giordani, campione del mondo di ciclismo: C’è una frase detta
da qualcuno che ti aiuta a crederci e impegnarti? “Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo ‘Non rinunciare.
Soffri ora e vivi il resto della vita come un campione!’ (Muhammhad Alì)”.
E’ vero a volte basta un po’ di
sacrificio in più per fare il salto di qualità e per riuscire nello sport e
nella vita.
Simone Torrisi: Quali capacità,
caratteristiche, qualità ti aiutano nello sport? “Sicuramente la
determinazione. Bisogna essere sempre motivati, mai arrendersi, solo in questo
modo si avranno risultati.”
Gianmarco
Sforna, calcio: Come hai superato eventuali crisi, sconfitte,
infortuni? “Con la costanza. I momenti difficili
si superano affrontandoli e subendo colpi. Ho imparato che fallire è il miglior
modo di imparare. In 4 anni sono passato dal rimpiazzo del mister, al titolare
fisso. Gli ultimo 3 fui davvero protagonista”.
Bisogna
saper aspettare e accettare la situazione attuale che non sarà per sempre se
uno ci crede e si impegna cercando di migliorare e di distinguersi facendo sempre
meglio.
Anderson
Bassi: Quali sono gli ingredienti del
successo per un atleta e un allenatore? “Credo che in entrambe le attività:
resilienza, disciplina, forza di volontà, volontà di rompere i paradigmi,
passione per il processo e molta pazienza. Credo che il successo sia la ricerca
di un costante sviluppo di sé, penso che la vita sia un viaggio di
apprendimento”.
Alessio
Luca Cerrone, judo: Come hai superato eventuali sconfitte? “Ho superato le sconfitte continuando ad allenarmi”.
Lo
sport insegna a essere umili, a impegnarsi, a saper aspettare, ad aver fiducia
che qualcosa cambi.
Giancarlo
Simeoli, vela: Quali abilità
bisogna allenare?
“Devo allenare la mente, la pazienza
e la resistenza alle privazioni di benessere fisico: sonno, cibo, disidratazione.
Bisogna conoscere bene la matematica, fisica, chimica, meteorologia, le lingue.
Conoscere tecniche lavorative di laminazioni con materiali tipo carbonio e
kevlar. Bisogna conoscere il
funzionamento di un'azienda e la sua burocrazia. Bisogna avere conoscenze di
psicologia di gruppo e dinamiche dei soggetti. Conoscenze di medicina e pronto
soccorso. Conoscere Normative e legislazioni, saper far funzionare apparati
radio e satellitari. Meccanica - idraulica - elettrica. E bisogna soprattutto stare
molte ore in mare, con conseguente traumi connessi a umidità e carichi di peso
eccessivi”.
Ecco
perché campioni non significa avere solo talento ma anche impegnarsi
costantemente, documentarsi, apprendere, studiare, saper stare con gli altri,
imparare nozioni e sviluppare capacità fisiche, tecniche, strategiche,
psicologiche.
Gaetano Di Domenico, pugile: Come
hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Sono
fortemente convinto che ogni caduta sia utile per rialzarsi più forte di prima.
Sull’onda di questo intramontabile proverbio, sono sempre riuscito a superare i
periodi di difficoltà”.
Umberto
Framondino, pugile: Quali
meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Cercare di
credere in te stesso e non mollare in nessun caso.”
Ci vuole convinzione, grinta, forza,
determinazione per dedicarsi ad uno sport, in base agli obiettivi, può
richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni e
non tutti sono disposti a questi impegni. Quindi, la cosa importante è decidere
le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento, da soli è
difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le pretese, più è alto l’impegno,
il costo in termini di soldi, di investimento di tempo.
Il talento non basta per raggiungere l’eccellenza, l’impegno è di rilevanza fondamentale. Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l'autoefficacia dell'atleta.
Anna
Paola Improta, runner: Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport?
“Ho scoperto che nello sport nulla è
impossibile, il nostro corpo ha mille
possibilità ed è solo questione di tanto allenamento e poi bisogna fortemente
crederci perché il primo allenamento è quello mentale. Inoltre lo sport mi fa
sentire bilanciata e ben presente su questa terra.”
E’ importante avere chiari gli obiettivi
che devono essere difficili e sfidanti ma raggiungibili gradualmente e
progressivamente. Bisogna avere una motivazione adeguata che permette di
impegnarsi con determinazione e convinzione per raggiungere l’obiettivo
stabilito.
Eligio
Lomuscio: Cambia qualcosa dopo questa maratona?
“Il traguardo di questa maratona mi ha
fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, in una
maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e
soprattutto una grande forza mentale.”
Andrea Pisano: Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano
nel praticare il tuo sport? “La
testardaggine e la convinzione che l'impegno prolungato nel tempo possa
appianare anche il divario tecnico e fisico sono il mio credo di sportivo, non accontentarsi mai dei traguardi
raggiunti ma voler sempre andare oltre, capendo ovviamente quando si raggiunge
il proprio limite.”
Non mollare e non fermarsi di fronte
alle difficoltà significa essere resiliente, trovare sempre motivazioni e
strategie per andare avanti, affrontare, gestire e superare difficoltà,
imprevisti, crisi per continuare nei propri propositi rimodulando obiettivi in
base a quello che è possibile fare al momento presente, senza abbattersi, senza
darsi per vinti o sconfitti. Ho scritto un libro dal titolo Sviluppare la Resilienza Per affrontare
crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport.
Luca
Dalla Costa: Cosa hai scoperto di te stesso nello
sport?
“Che, sebbene non fossi bravissimo a fare
certe cose, con l’allenamento, l’attenzione e la costanza potevo migliorare e
superare gente più brava di me.”
E’ importante porre tanta attenzione
nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se
stessi. La motivazione deve essere solida. Cosa c’è di così importante nel
raggiungimento di questo obiettivo?
Peter Czanyo: Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere e/o
performance? “La pazienza, la perseveranza. Credere di
potercela fare! E' stato più semplice questo sogno che la paura del cancro. E' stato un cambiamento nella vita. Da un cambiamento fisico a un
cambiamento sociale e di relazioni affettive.”
E’ necessario attingere alle risorse
interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento
per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere
obiettivi sfidanti ma non impossibili.
Matteo
SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230
- 21163@tiscali.it
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