L'idea nasce
da un suggerimento a scrivere un libro sullo sport delle donne da parte di Vincenzo Prunelli, ideatore della rubrica 'La donna e lo sport' sul suo sito 'Nuovo Sport Giovani', al quale proponevo degli articoli da pubblicare.Ho avuto
modo di contattare, incontrare, confrontarmi con atlete di diverse discipline
sportive, dalla corsa al nuoto, le arti marziali (karate, kung
fu e tai chi) ma anche sport di squadra come la pallavolo, sport di
coppia in mountain bike tandem.Ringrazio Vincenzo Prunelli, per la prefazione al libro e riporto di seguito un breve sunto: “Ha senso continuare a credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di grosse prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di dire di no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque nella vita non si accontenti di limiti troppo stretti. Non parla soltanto di uno sport in solitudine, con e contro se stessi, ma anche di competizione, perché è entusiasmante vincere contro i propri limiti, e la natura umana chiede di misurarsi per raggiungere la posizione che compete a ognuno.”
Da ognuna ho preso delle informazioni importantissime, curiosità, aneddoti e, pertanto, un grande ringraziamento va a tutte loro, alcune le ho seguite nel tempo incontrandomi a volte in alcune gare anche estreme come corse di 100km a piedi. Ho pensato di dividere il test in tre capitoli: 1. Lo sport che rende felici; 2. Donne resilienti; 3. Donne in azzurro. Quello che ho potuto concludere attraverso questo lungo lavoro è
che Le donne non perdono tempo, sono più efficaci, vanno subito al sodo,
cercano gli aspetti da migliorare, ovvero tutto ciò che serve per fare una
buona prestazione e si attivano da subito, si documentano e si affidano a
persone preparate ed esperte.Si organizzano conciliando tra famiglia e lavoro i tempi di allenamento
e i giorni occorrenti per la gara, sistemando tutto e non lasciando nulla al
caso.

Per quanto riguarda gli allenamenti, rispetto agli uomini, si attengono molto di più a quello che dice l’allenatore, pretendono più feedback e più spiegazioni. Riescono però a soddisfare le aspettative degli allenatori, in genere vanno a segno, riescono a testarsi bene in allenamento, a fare i carichi di lavoro appropriati e rispettano i dovuti recuperi.
Ringrazio Aurelia Rocchi per le sue parole: “Un libro molto interessante, un libro che racconta l'esperienza delle nostre donne in corsa, donne che amano sfidare loro stesse, con le loro forze, donne che non mollano mai. Ringrazio il nostro professore che è l'unico che sa raccogliere le grandi esperienze delle nostre donne e che sa ‘Ascoltarle’. È sempre un grande piacere anche correre nelle nostre gare insieme a lui. Grazie professore”.

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