Domenica 28 febbraio 2021 si ha avuto luogo la seconda prova del campionato di società assoluto di cross, organizzata dal CR FIDAL Lazio e RM196 Atl. Villa Guglielmi – Fiumicino.
La prova più lunga è stata il Cross di Km 10 - PRO/SEN-M – il cui vincitore è stato STATEF Delian Dimko 1994 RM165 U.S. Roma 83 in 30:41 che ha preceduto tre atleti del C.S. Aeronautica: GERRATANA Giuseppe 1992 in 30:48, FONTANA Michele 1991 in 31:00 e GIACOBAZZI Alessandro 1996 in 31:38.
Tra gli atleti dell’Atletica La Sbarra, si classificano: al 15° posto LUPINETTI Fabio 1972 SM45 in 34:28, al 40° posto D'ADAMO Michele 1981 SM40 in 37:24 e DE LORENSIS Stefano 1995 SM 42:43.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di alcuni atleti del cross di 10km attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
La gara della tua vita dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? “Momentaneamente la gara più bella è stata nel 2013 quando vinsi la medaglia d'argento ai Campionati Europei Under 23 a Tampere in Finlandia.”
Che significa per te partecipare a una gara? Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Per me significa mettere in pratica quello che ho fatto in allenamento, testando la condizione in gara portando al limite il proprio fisico.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara)? “In base al tipo di gara ho varie sensazioni. Se si tratta di una gara dove mi gioco una qualificazione prima scatta un po' di ansia; durante adrenalina, concentrazione e voglia di far bene; dopo, in base com'è andata o si è contenti o testa bassa e si lavora per l'obiettivo a seguire senza arrendermi.”
Quali sono i tuoi pensieri? “I miei pensieri sono tanti ai fini di una prestazione ottimale: al traguardo pensi com'è andata dopo aver dato tutto, pensi ai sacrifici che hai fatto per raggiungere quell'obbiettivo come consumo energetico, economico e di preparazione fisica.”
La gara più estrema? “La gara più estrema è stata quando dovevo qualificarmi per gli Europei di Cross dove la squadra doveva essere formata da 5 atleti e negli ultimi chilometri ero in 4^ posizione e ho dovuto stringere i denti essendo già all'estremo delle forze.”
Michele Fontana:
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Ho sempre cercato di concentrarmi su me stesso, cercando di ottenere il meglio dalle mie qualità. Il nostro è uno sport individuale, dove soltanto con il nostro impegno è la nostra determinazione a portarci lontano. Io nel mio piccolo ho sempre creduto di avere delle qualità e ho cercato di tirarle fuori anche se non sempre è facile riuscirci.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Il mio sport mi ha fatto capire che quando ci tengo ad una cosa faccio di tutto per ottenerla, non mi piace mollare, sono istintivo è testardo, e con il tempo sono riuscito a diventare paziente e credere in ciò che faccio.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Non riuscirei mai a pensare di non fare sport, amo la fatica e amo faticare, lo sport regala tanto, dalle persone che incontri alle emozioni che provi. Per me lo sport è vita.”
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport? “Non c'è cosa più bella che correre, farlo da soli o in compagnia farlo ti rende un po' più libero. Faticare in compagnia crea dei legami unici e veri. Apprezzare la fatica tempra la mente e il fisico per affrontare qualsiasi cosa nella vita.”
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Amo correre e fare sport perché considero la corsa oltre che un lavoro una vera passione, ho la fortuna di appartenere all'Aeronautica militare e per questo mi considero un privilegiato perché ho fatto della mia passione un lavoro. Correre mi fa stare bene sia fisicamente che mentalmente, e le gare mi regalano sempre emozioni indescrivibili e quando le cose vanno bene mi sento sempre realizzato.”
Fabio Lupinetti:
Hai un riferimento? “Il mio riferimento è sempre l’atleta più forte di me”.
Ti ispiri a qualcuno? “A tutti quelli più forti”.
Una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? “Non parto mai battuto, i limiti sono fatti per essere superati”.
Quanto credi in te stesso? “Tanto, penso sempre e comunque che posso migliorare perché è solo una questione di allenamento, non mi pongo mai limiti”.
Sogni da realizzare? Prossimi obiettivi? “Di sogni ne ho tanti, il mio obiettivo è migliorare”.
Come hai scelto la tua squadra? “Ho scelto l’Atletica La Sbarra perché avevo voglia di correre con la squadra del mio quartiere”.
Che intenzioni hai? “Essere un buon compagno di squadra per tutti”.
Stefano De Lorensis
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti più difficili? “Capita spesso che mi senta abbattuto o sconfitto a causa delle più svariate ragioni che ci accompagnano nel nostro quotidiano ma nel mio caso, allenandomi quasi sempre da solo, azzero i pensieri e subentra la solitudine, ormai mia compagna di vita, invogliandomi a correre più forte di prima e questo penso sia per noi atleti un piccolo vantaggio a livello psicologico perciò direi la parola magica è proprio: non mollare e tieni duro!”.
Cosa stai raccogliendo nello sport? “Questa meravigliosa disciplina mi permette di avere più energia sul lavoro, nel rapporto con gli altri, e di limitare l’accumulo di stress. Per me l’atletica è una valvola di sfogo grazie alla giusta calibratura dell‘intensità degli allenamenti da parte del coach Luca”.
Tra le atlete dell’Atletica La Sbarra, arrivano: al 10° posto GABRIELLI Stefania 1974 SF45 in 34:05, al 17° posto BALAUCA Alina Elena 1978 SF40 in 36:55 e al 22° posto LAZZARO Laura 1968 SF50 in 38:00.
Per quanto riguarda le classifiche di squadra femminili, la vincitrice + RM131 A.S.D. ACSI Italia Atletica che precede RM232 ASD Romatletica Footworks e RM115 ASD Atletica La Sbarra RM.
La classifica maschile vede al primo posto la RM053 C.S. Aeronautica Militare RM che precede RM555 A.S.D. Atletica Futura Roma e RM173 LBM Sport Team RM, a seguire: al 4° posto
VT050 A.S.D. AT Running VT, al 5° posto RM068 Tirreno Atletica Civitavecchia RM
Tra gli atleti dell’Atletica La Sbarra, si classificano: al 4° posto RIETI Lorenzo 1990 SM in 9:13, al 31° e 32° posto rispettivamente DI BENEDETTO Mario 1979 SM40 in 10:18 e GALLONE Antonio 1966 SM55 in 10:19, al 40° posto DE GRANDIS Fabrizio 1972 SM45 in 10:32, al 65° posto AGOSTINI Stefano 1974 SM45 in 11:04.
La classifica individuale Challenge Assoluto Cross Corto vede al primo posto PAVONI Nicolas 1996 SM RS195 RCF Roma Sud che precede CORTELLESE Luca 2000 PM RM057 Fiamme Gialle G. Simoni e RIETI Lorenzo 1990 SM RM115 ASD Atletica La Sbarra. Tra gli atleti dell’Atletica La Sbarra, si classificano al 16° e al 19° posto rispettivamente GALLONE Antonio 1966 SM55 e DE GRANDIS Fabrizio 1972 SM45.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di alcuni atleti del cross di 3km attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Mario Di Benedetto:
Antonio Gallone:
Qual è il tuo segreto per essere ancora performante nonostante l'età? “Non ci sono segreti, c’è tanta passione e amore per la corsa, sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli ed obiettivi. Vivo la corsa a 360°, curando tutte le componenti: alimentazione, allenamento, motivazioni, senza troppe restrizioni e con gioia.”
Le tue sensazioni, emozioni, preoccupazioni, prima, durante e dopo la gara? “Prima di una gara c’è sempre un po’ di emozione e di tensione, soprattutto se in ballo c’è un PB da fare o dei rivali di cat. Da battere, ma cerco di smorzarle scherzando con gli amici, durante la gara cerco di mantenere il ritmo prefissato cercando di correre quanto più rilassato possibile e aumentare la velocità nel finale. Nel dopo gara si fanno i bilanci della prestazione, al di là del risultato, cerco di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, di non essere molto severo con me stesso, consapevole di aver dato il massimo e di portare comunque a casa l’ennesima bellissima esperienza che una gara, soprattutto una maratona può regalare.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport di fatica e impegno? “Direi ai giovani di intraprendere questo sport, fatto di fatiche e poco remunerato, perché fortifica fisico e mente e li farà diventare degli uomini migliori, abituandoli al duro lavoro per perseguire i loro sogni in qualsiasi campo, studio, lavoro etc.”
“Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, vivendo sempre l’esperienza”. (Simone M., Cosa spinge le persone a fare sport?, Aracne Editrice, 2020, pag. 44).
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Sito web: www.psicologiadellosport.net
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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