lunedì 15 marzo 2021

Ludovico Edalli, Ginnastica Artistica: È uno sport molto di testa

Saper reggere alla pressione è fondamentale 

Ludovico Edalli (Ginnastica Artistica Aeronautica Militare) ha esordito con la maglia azzurra nel 2010 conquistando la medaglia di Bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore 2010. 

Dal 2011 al 2015 è Campione Italiano Assoluto, specialità delle Parallele. Nel 2013 ai Giochi Del Mediterraneo si classifica al 2 ° posto. Nel 2015 Partecipa ai Campionati del Mondo di Glasgow classificandosi al 19° posto. Nel 2016 Partecipa ai Campionati Europei si Berna classificandosi al 7° posto. Inoltre è Campione Italiano Assoluto alle parallele.  
Nel 2017 è Campione Italiano Assoluto alla sbarra. Nel 2018 Torino Coppa dei Campioni 3°All Around Campione Italiano Assoluto All around. 2019 Coppa dei Campioni 2° classificato All Around, Coppa dei Campioni 1° classificato Sbarra, Campionati Europei Stettino (POL) 5° classificato Sbarra, 2019 Coppa dei Campioni 3° classificato Concorso Generale, Campione Italiano Assoluto concorso generale, Campione Italiano Assoluto parallele. Nel 2020 ai campionati italiani assoluti di Napoli 2020, disputati al PalaVesuvio ha vinto l'oro nell'all around.

Approfondiamo la conoscenza di Ludovico attraverso risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa. 

In che modo lo sport contribuisce al tuo benessere? “Capacità di organizzazione e formazione carattere”. 
Come hai scelto il tuo sport? “Lo faceva mia sorella”. 
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? E’ uno sport molto tecnico e ad alto rischio quindi bisogna sempre stare concentrati ed allenati”. 
Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Magari una preparazione non ottimale per problemi fisici o condizioni dell’attrezzatura non ottimali”. 


Per fare le cose bene e cercare di eccellere bisogna impegnarsi con costanza e metterci tanta attenzione focalizzandosi su diversi aspetti che influiscono sul benessere e la performance, soprattutto la focalizzazione in quello che si fa. 
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Cerco di fare un’alimentazione più varia possibile, cercando anche di integrare durante l’allenamento o la gara. Dopo la gara magari posso lasciarmi un po' più andare ma prima cerco di stare molto attento”. 

 

L’alimentazione è fondamentale in ogni sport e in ogni fase dello sport, per fare il carico di energie, per reintegrare, per nutrire muscoli e cervello. 
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Che se c’è passione, voglia e determinazione si possono fare cose anche veramente difficili”.  
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Mi fa continuare la passione e il fatto di divertirmi nel fare questo sport”. 


In ogni sport, come in ogni lavoro ci vuole tanta passione e motivazione ma anche un po’ di divertimento per alleggerire carichi di lavoro intensi e/o prolungati. 
Nello sport cosa e chi hanno contribuito al tuo benessere e/o performance? “Il gruppo di ragazzi con cui mi alleno e gareggio e il mio allenatore, nonché la mia famiglia e i miei amici”. 
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Lo apprezzano molto e mi seguono molto”. 

 

Per l’atleta è importante avere un gruppo di riferimento e un allenatore che pensi a come allenarsi per raggiungere l’eccellenza e puntare in alto. E’ importante avere anche il sostegno di famiglia e amici per essere sereni e sentirsi protetti. 
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “I Giochi del Mediterraneo del 2013 e gli Europei di Berna del 2016”. 


La performance elevata porta l’atleta a misurarsi sempre con i più forti, in giro per il mondo facendo tanta esperienza. 
Un’esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Il fatto di essermi riuscito a laureare nonostante tutti gli impegni sportivi e non”. 


È importante che lo sport non sia l’unico interesse, le distrazioni e interessi paralleli aiutano a distrarsi e a spezzare carichi elevati di allenamenti. 
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e/o gara? "Cerco sempre di trasformare in gara quanto di buono fatto in allenamento”.  
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Probabilmente il fatto che mi sono sempre organizzato per fare tutto quanto, mi ha aiutato a cercare sempre di raggiungere gli obiettivi anche se difficili”. 

 

L’obiettivo da raggiungere diventa una pianificazione mirata, un periodo ben organizzato di attività da eseguire e da curare per arrivare pronti il giorno dell’evento in cui ci si mette in gioco. 
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “La trasferta per gli Europei di Birmingham; essendo chiusi tutti gli aeroporti siamo dovuti andare in pullman: 24 h non stop”. 


Ci sono sempre imprevisti durante una carriera sportiva, bisogna essere resilienti e cercare comunque di portare a compimento propri progetti. 
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Qualche volta si”. 

Quali sensazioni sperimenti nello sport (pre-gara, gara, post-gara? “Pre-gara un po' di ansia e agitazione, adrenalina poi durante la gara e rilassamento e soddisfazione se la gara è andata bene, altrimenti rammarico ma anche voglia di migliorare sempre”. 

 

L’atleta sa a cosa può andare in conto nelle varie fasi della gara, sa che ci deve stare e non evitare l’esperienza per apprezzare quello che riesce a fare e cercare di godere al completamento della competizione sportiva. 
La tua gara più difficile? “I campionati del mondo di Glasgow 2015”. 
Hai rischiato di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliare il doping? “No, anzi cerco sempre di stare attento anche nell’assunzione di farmaci di uso comune, e penso che il doping sia una bruttissima macchia nello sport; si può essere meno bravi non è un dramma, è lo sport, essere più bravi usando il doping è un inganno ed è terribile”. 


Si mettono in conto gare difficili, difficoltà e criticità, accettando propri limiti e cercando di migliorare e potenziare eventuali criticità senza barare o ingannare se stessi, avversari, giudici, spettatori, fan, familiari, amici. 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “All’inizio è stato difficile, ma con la determinazione si superano anche questi momenti”. 
Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In che modo e in quali fasi? “Penso di sì, il mio sport è uno sport molto di testa quindi saper reggere alla pressione è fondamentale”. 

Bisogna sapersi allenare fisicamente a fare gli esercizi nel miglior modo possibile, ma anche mentalmente a superare ogni situazione, criticità, pressioni, sconfitte, infortuni, demotivazione nel miglior modo possibile. 
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport? “Se lo provate e vi piace e vi divertite allora fatelo perché è un bellissimo sport anche se difficile. Se ci si diverte e c’è passione i risultati poi arrivano o comunque sono secondari”. 
Sogni da realizzare? "Il mio sogno è poter partecipare a una Olimpiade”. 

Nel 2016 Partecipa ai Campionati Europei si Berna classificandosi al 7° posto e ai Giochi Olimpici di Rio De Janeiro si classifica al 28° posto.
qualificato per i Giochi di Tokyo 2020 grazie all’ottimo piazzamento nel Concorso Generale ai Mondiali di Stoccarda.

Un’intervista a Ludovico è riportata nel mio libro “
Sogni olimpici Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione di: Sonia De Leonardis.

Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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