I 2' netti sono lontani ma sognare fa bene
Matteo Simone
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Sabato 20 marzo 2021 si sono svolti ad Ancona i Campionati Italiani Master Indoor 2021.
Il Campione Italiano dei 400
metri categoria SM40 è Maurizio Finelli dell’Atletica Grosseto Banca Tema con
il crono di 52’96 precedendo il compagno di squadra Federico Fedi in 53’59 e Vincenzo
Paduano dell’Asd Atletica La Sbarra in 55’19.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Vincenzo Paduano attraverso risposte ad alcune mie domande.
Grandissimo,
te l'aspettavi? “Sinceramente
no, avendo fatto terapia fino a due settimane fa per un problema cronico al
bicipite femorale che speriamo sia stato risolto. Inoltre i 400 non sono la mia
specialità”.
Vincenzo ha preso l’impegno di partecipare ai Campionati Italiani impegnandosi con determinazione e gestendo un infortunio che poteva compromettergli la gara, ma ha fatto di tutto per arrivare pronto alla partenza per ben figurare e ottenere un grande risultato per se stesso e per l’intera squadra che ha tifato per lui fino all’ultimo momento anche seguendo la diretta della gara.
Medaglie a campionati italiani sono sempre ben apprezzate e confermano lo stato di forma dell’atleta che ha bisogno di ritrovare il morale e l’entusiasmo per proseguire negli allenamenti e per mirare a far meglio le prossime gare.
A
chi la dedichi? “Con
un lavoro impegnativo e 5 figli, per me già arrivare a fare una gara è un
traguardo che solo grazie a mia moglie è possibile”.
Comprendo Vincenzo, sicuramente un traguardo è riuscire a trovare il tempo e il modo per allenarsi durante una giornata piena di impegni lavorativi e familiari e poi se si riesce a gareggiare anche lontano di casa tornare con una medaglia al collo ricompensa se stesso e chi lo circonda.
Cosa
pensavi in gara? “Inizialmente
temevo di essere superato da un mio amico che temevo, dopo i 250 metri ho
pensato solo al podio”.
Dietro una gara c’è una grande preparazione, un grande studio sugli avversari per capire come comportarsi in gara, centrarsi su se stessi senza perdere di vista gli avversari e comprendere come e quando cercare di spingere, resistere e tenere l’andatura elevata fino alla fine. Ho visto la gara in diretta e in effetti dopo il primo giro Vincenzo ha tirato fuori ogni sua forza e risorsa per puntare al traguardo il più veloce possibile.
Cosa
hai temuto? “Di
essere squalificato per lo scontro durante il sorpasso”.
In effetti anch'io, facendo il tifo per Vincenzo essendo dirigente della sua squadra, ho temuto una squalifica da contatto, ma era evidente che gli atleti si sono battuti alla pari.
Cosa
è stato determinante? “Vedere
quel podio possibile”.
Posso immaginare quanto sperimentato da Vincenzo, essendo lì in dirittura d’arrivo con la possibilità del podio forze ed energie si sprigionavano da tutti i pori veloce e resistente.
Cosa
c'è dietro questo podio? “Avere avuto la tenacia di fare a tutti i costi questa gara; aver
iniziato a curare di più la velocità e anche un pizzico di fortuna”.
In effetti dietro un podio c’è prima di tutto la voglia di mettersi in gioco, di allenarsi con impegno e costanza, di volerlo insistentemente credendoci.
Come
sei riuscito a prepararti nonostante il lavoro e la famiglia numerosa?
“Ho la ‘fortuna’ di aver praticamente
annullato le mie trasferte per lavoro e questo mi consente, grazie alla
pazienza di mia moglie, di allenarmi di più e più spesso in pista anziché in
circuiti improvvisati in giro per l'Italia. Fortunatamente il campo di Tor tre
teste apre molto presto; generalmente ci vediamo con Mario alle 7:15 per
scaldarci e poi verso le 8 entriamo in pista e facciamo il lavoro”.
Per ottenere la performance è importante che si incastrano tante cose, dagli impegni di lavoro a quelli familiari, dalla disponibilità di strutture adeguate alla compagnia che aiuta a sentire meno la fatica grazie alla condivisione degli allenamenti.
Cosa
vedi davanti a te? “Ritengo
che lavorando ancora, per migliorare sulla velocità, posso abbassare il mio
personale sull'800. I 2' netti sono lontani ma sognare fa bene. Sicuramente non
potendo fare trasferte, che mi fanno dormire fuori, voglio sfruttare al massimo
i Campionati Italiani a Rieti a settembre dove corro al primo anno di categoria
AM40”.
Successivamente a questa intervista di marzo 2021, Vincenzo ha continuato a migliorare le sue prestazioni: 16 maggio 2021 a Tivoli - 200m in 24”44; 2 giugno 2021 a Rieti – 800m in 2’04”63 e 12 settembre 2021 a Rieti 2’05”43; 12 febbraio 2022 ad Ancona 53”63.
I 2’ netti sugli 800m sono ancora lontani ma più vicini rispetto a prima.
Come
stai gestendo periodo covid? “Beh, quest'ultima settimana è stata pesante con 3 figlie impegnate con
la DAD, più i due piccolini da gestire, ma paradossalmente con il covid riesco ad
allenarmi meglio di prima. Poi, la cosa bella è che le mie tre figlie più grandi
hanno iniziato atletica”.
Ottimo! Sembra che le cose, nonostante il lungo periodo di avversità, si stiano mettendo a favore degli intenti di Vincenzo, soprattutto la passione dell’atletica da parte delle figlie non può che incentivare la sua voglia di continuare a impegnarsi e dare un bell’esempio in famiglia che lo sport è meglio non abbandonarlo perché risulta essere una grande risorsa.
Colleghi,
famiglia e amici di squadra cosa dicono di te?
“Il mio capo ieri ha visto la gara è mi
ha scritto che non sa come facciamo; mia moglie dice spesso, giustamente, che
dovrei lasciare un po' di spazio a lei per staccare un po' la spina; ai miei
compagni di squadra possiamo chiederglielo”.
È importante sentirsi compresi soprattutto al lavoro dal proprio capo che lo sport non toglie ma restituisce entusiasmo e forza per andare avanti in ogni campo della propria vita.
Certo con la moglie bisogna organizzarsi e considerare che sport e lavoro sono due grandi orti da coltivare alternando periodi di assenza ma anche di presenza.
Noi amici di squadra non possiamo che ringraziare Vincenzo per questa medaglia che oltre a essere sua è di tutta la squadra che sta facendo un grande lavoro di pianificazione e programmazione gare e rappresentative di atleti da spingere a partecipare a gare importanti regionali e nazionali, soprattutto il grande lavoro del presidente Andrea Di Somma che ci tiene ai risultati individuali e di squadra, soprattutto in pista, cross, strada.
L’Atletica La Sbarra è menzionata in alcuni miei libri:
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, edito da Aracne Editrice. Prefazione di Isa Magli.
“Sport benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, edito da Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017. Disponibile anche in E-Book.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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