lunedì 29 marzo 2021

Marina Mariucci, podistica solidarietà: I gruppi fb mi sono stati di grande aiuto

  Matteo SIMONE 

Ci sono tanti messaggi che invitano a fare sport e tante opportunità grazie a gruppi, squadre, società, social come la squadra di Podistica Solidarietà di cui fa parte Marina e anch’io come ciclista e triatleta. 

Di seguito Marina racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Sono in cammino, non mi sento un'atleta”. 

Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “I gruppi fb mi sono stati di grande aiuto. 


Tante opportunità per praticare attività fisica anche tramite i gruppi Facebook come 365 giorni di cui Marina e io stesso facciamo parte per condividere lo sport con tanti altri ognuno a casa sua, presso la propria località e a volte capita di incontrarsi in giro o in gare a cui si partecipa. 

La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La prima fatta. Corriroma 2016”. 

 

Fa un bell’effetto indossare un numero di pettorale e sperimentare le sensazioni del pre-gara, l’attenzione alla preparazione per affrontare la gara, tutto ciò che c’è dietro la gara, cosa mangiare, come vestirsi, l’incontro e il confronto con altri atleti. 
A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “A non farmi male alle ginocchia perché in sovrappeso”. 

Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Correre con il ciclo non è stato il massimo”. 

 

Certo è opportuno fare tutto con attenzione, con gradualità conoscendosi e scoprendosi bene strada facendo. 
Cosa ti fa continuare a fare sport? “La voglia di stare bene”. 

C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “No. I farmaci (tutti) fanno male. E poi a chi piace vincere facile? Vuoi mettere la soddisfazione di essere riusciti con le proprie forze dopo sforzo e sacrificio?”. 


Lo sport aiuta ad avere un sano stile di vita che fa sentirsi bene, permette di stare a contatto con la natura, permette di faticare ma fa apprezzare anche ciò che si riesce a raggiungere a ottenere in termini di obiettivi e mete che sembrerebbero impossibili se mai si prova a iniziare il processo di cambiamento verso il movimento quotidiano. 

Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Fate sport perché fa bene! È il modo migliore di produrre endorfine!  

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con pazienza e determinazione, rallentando quando era il caso”. 

 

È importante trovare un giusto equilibrio tra l’attività fisica e il riposo, tra l’osare ascoltare bene i messaggi e le sensazioni del proprio corpo. 

Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Qualcuno mi segue”. 

 

Si può essere un esempio soprattutto in famiglia e tra amici e colleghi, qualcuno può essere coinvolto attraverso la pratica sportiva di altri senza insistere. 
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica? “Che sono testarda quando devo raggiungere un obiettivo”. 

Se veramente si vuole qualcosa si riesce ad ottenerla con impegno e determinazione e pratica costante credendoci ogni giorno sempre di più. 

Sogni realizzati e da realizzare? "Correre. 10 km, poi 21 e poi una maratona, perché no? Ho 51 anni ma se mi impegno posso farcela!”. 


Questa intervista risale è di alcuni anni fa, nel frattempo Marina ha portato a compimento i suoi obiettivi portando a termine gare di 10km, mezze maratone e maratone di km 42,195. E credo che per Marina il meglio debba ancora venire. 

"Tutte le donne possono, è solo questione di volontà. Se tu vuoi qualcosa, puoi; basta semplicemente che desideri con tutte le tue forze. Se invece, la tua volontà è debole, fragile, allora non ce la farai. Una volta che avrai compreso la potenza che risiede dentro di te, potrai alzare la testa, guardare gli altri con amore e dolcezza e agire, al tempo stesso, con serenità e determinazione". (Pag. 239 La profezia della curandera) 

 

Psicologo, Psicoterapeuta 

21163@tiscali.it +393804337230 

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