Matteo SIMONE
La pratica di uno sport porta ad appassionarsi, essere costanti negli allenamenti, non mollare, decidere obiettivi da portare a termine, far parte di un gruppo e poi di una squadra.
Si costruiscono e pianificano progetti di gare individuali e di squadra. Si migliora sempre apprendendo anche dagli errori, si diventa sempre più competitivi e meticolosi.
L’Atletica La Sbarra porta avanti diversi progetti da diversi anni invogliando persone a fare sport insieme alla ricerca del benessere individuale e collettivo ma anche della performance credendoci e lavorandoci sodo sia sulla carta a livello organizzativo come sa ben fare in modo eccelso il presidente Andrea Di Somma, sia con gli allenamenti mirati e le gare propedeutiche per raggiungere obiettivi sfidanti e ambiti.
Il 2020 e il 2021 sono due anni difficili a livello umano e sportivo con tante avversità e criticità, ma lo sport aiuta comunque a cercare di essere attivi e propositivi puntando a minimi allenamenti e poche gare in calendario da poter partecipare per mettersi alla prova e continuare a sentirsi vivi dentro con voglia di avere progettualità future che allontanano pensieri negativi e catastrofici. Quest’anno nonostante il perdurare della pandemia, la squadra c’è ed è un po’ rinnovata con nuovi elementi, ottime le partecipazioni alle gare di cross regionali con atleti che si sono mostrati agguerriti e vincenti come Antonio Gallone che ha centrato il titolo regionale di cross, e il completamento della stagione prevedeva la partecipazione di una rappresentativa femminile ai campionati italiani di Campi Bisenzio e una staffetta maschile M60 la cui formazione prevedeva la prima frazione a cura di Antonio Gallone, 2^ frazione Massimo Mantellassi, 3^ Matteo Simone e 4^ Giuseppe D’Antone. Una rappresentativa studiata e voluta dal presidente Andrea Di Somma. Era andato tutto come previsto, Antonio Gallone fa un’ottima prestazione arrivando tra i primi a cui succede Massimo Mantellassi che purtroppo viene colto da mal di stomaco e crampi e ha dovuto camminare un paio di volte, ma nonostante sembrava fosse riuscito a concludere la sua frazione e io vedendolo arrivare e ascoltando il giudice che decretava il suo arrivo parto e cerco di fare del mio meglio focalizzandomi sulla gara, su me stesso, sul momento presente, sugli avversari, andando sempre avanti raccogliendo tutte le mie energie e andando a dare il cambio all’ultimo frazionista
Giuseppe D’Antone che conclude la gara in progressione davanti a ogni altro avversario della nostra categoria.
Purtroppo, il titolo italiano non è decretato dai giudici per un dettaglio molto importante, si scopre che il secondo frazionista non aveva completato la sua frazione essendosi fermato una trentina di centimetri prima del traguardo non rendendosi conto né lui che io che da lontano lo tenevo sott’occhio e così si ritorna a casa con una doppia esperienza, di vittoria e di disfatta molto amara.
La classifica all’arrivo vedeva l’Atletica La Sbarra con il titolo italiano in 30’39”, Euroatletica 2000 in 30’52” e Talenti Running Team in 31’32.
Oltre a noi anche Talenti Running è stata squalificata e la classifica ufficiale viene stravolta decretando vincitori
Euroatletica 2000 in 30’52”, Cambiaso Russo Running Team B 32’13” e Silvano Fedi B 32’16”
Ma bisogna andare avanti, ci siamo parlati, non ci abbiamo dormito per qualche notte, ci siamo confrontati tra di noi, rimane la consapevolezza di essere ottimi elementi, di riprovarci, di non mollare, e non potevo scrivere nulla a proposito per non svanire il nostro impegno e la nostra prestazione, rimane comunque un’esperienza da campioni per ognuno di noi, per il presidente Andrea Di Somma, per la vicepresidente Marzia Antinarelli e per l’Atletica La Sbarra.
Un grande ringraziamento ad Andrea che ha puntato su di me credendoci e sorprendendomi per questa scelta azzardata, non mi sentivo all'altezza soprattutto di due campioni di categoria e ringrazio per questa esperienza da campioni anche se non portata a compimento ma molto intensa sia nel
pre-gara, in gara e post-gara. Un grande viaggio esperienziale accanto a persone e amici di valore umano, atletico e organizzativo. Grazie soprattutto a Marzia sempre presente e disponibile e direi di focalizzarci oggi con le nostre brillanti donne in campo e per il resto ci lavoreremo tanto per confermare e consolidare le nostre potenzialità e soprattutto la nostra passione e motivazione che ci permette di mobilitare energie per allenarci, per metterci in gioco, per sperimentarci, per fare centinaia di km per sfidare prima noi stessi e poi qualsiasi avversario che oramai non temiamo più con questa grande consapevolezza di chi siamo e quando valiamo a livello individuale ma soprattutto di gruppo, lavorandoci sempre.
Interessante l’amara dichiarazione di Andrea di Somma: “Il nostro percorso alla stagione delle campestri 2021 fino a oggi era stato perfetto, è stato motivo di orgoglio tenere il gruppo il più unito possibile e rafforzarlo in un periodo socialmente complesso come questo, dopo tanti mesi dentro casa e con la prospettiva dei prossimi giorni dinnanzi a noi ancora molto incerti. Il titolo regionale ci aveva caricato tanto e questa staffetta era stata pensata proprio per provare ad alzare ancor di più il livello in un contesto sportivo come quello nazionale, per confrontarci con gli atleti più forti d’Italia. La realtà è che la squalifica che ci hanno inflitti è stata giusta, che le regole devono essere rispettate e che le nostre convinzioni su di esse non possono essere un pretesto per comportarsi diversamente. Ovviamente il risultato della staffetta amplia il dispiacere visto che la squalifica è arrivata al termine di una gara vinta per 14 secondi contro una squadra non forte ma fortissima come EuroAtletica 2002. Le recriminazioni ci sono e sarebbe ipocrita nasconderlo, soprattutto al livello master over 50 il pensiero che l’occasione di diventare campioni d’Italia possa non ripresentarsi è predominante ed aver visto svanire la medaglia d’oro per un piccolo dettaglio è un boccone amaro da digerire, ancor di più se sul campo il risultato era stato ottenuto. A questi livelli però sono proprio i piccoli dettagli che fanno la differenza e non siamo stati bravi a sufficienza per affrontare tutte le situazioni critiche che si sono palesate durante la manifestazione. Continuerò a lavorare ancora di più affinché il nostro obiettivo di vincere un titolo italiano possa diventare quanto prima realtà”. Incoraggianti le parole del primo protagonista della staffetta Antonio Gallone: “Volevo iniziare la giornata con un pensiero positivo...ringraziando i compagni di squadra che ieri si sono battuti con impegno e determinazione a Campi Bisenzio, Massimo...Matteo… Giuseppe e soprattutto il presidente Andrea e vicepresidente Marzia. L'organizzazione, l'impegno e la passione con cui ci guidano e ci permettono di competere a questi livelli.
Rimane il rammarico per la vittoria ottenuta e poi annullata, ma personalmente sono felice per la bellissima esperienza, consapevole del fatto che bisogna lavorare per migliorare nei dettagli, ma che a livello nazionale possiamo competere con i più forti...forza La Sbarra💪💪💪😊”.
Brave anche le donne dell’atletica La Sbarra presenti ai campionati italiani: Stefania Gabrielli, Alina Balauca, Alessandra Silvestrini.
“Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, vivendo sempre l’esperienza”. (Simone M., Cosa spinge le persone a fare sport?, Aracne Editrice, 2020, pag. 44).
L’Atletica La Sbarra è menzionata in alcuni miei libri: “Cosa spinge le persone a fare sport?”, edito da Aracne Editrice, Prefazione di Isa Magli. Il libro riporta alcune interviste fatte ad atleti di diverse discipline sportive e indaga sulla motivazione che spingono le persone a fare sport. Non solo la performance, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare e per migliorarsi.
“Sport benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, edito da Prospettiva Editrice. Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni.
Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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