Matteo Simone
Carolina De Rosa ha iniziato a correre e poi è passata alla marcia dai 2km
fino ai 20km vincendo un titolo italiano e riuscendo a indossare la maglia
azzurra in competizioni internazionali, per poi ritornare a correre con
l’obiettivo, in futuro, di correre una maratona.
Di
seguito, approfondiamo la conoscenza di Carolina attraverso risposte ad alcune
mie domande.
Quando
ti sei sentita campionessa nello sport? Sono del parere che ci si sente campioni non solo quando
si riesce a indossare una medaglia al collo. Piuttosto ci si sente forti e
campioni per se stessi quando si raggiungono obiettivi e traguardi che
sembravano quasi irraggiungibili. Indubbiamente salire sul gradino più alto del
podio in Italia nei 3km di marcia, qualche anno fa, mi ha resa molto orgogliosa
di me stessa.
La
gara più̀ difficile?
La gara che mi ha visto campionessa italiana nel 2007, ricordo sicuramente
una grande felicità, ma anche una grande responsabilità nel dover mantenere e
difendere quel titolo.
Il
12 ottobre 2007, Carolina ha ottenuto il titolo italiano cadette marcia 3km a Ravenna,
con il crono di 14'59"38.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato all'età di 8 anni praticando tutte le
specialità dell'atletica fino a specializzarmi nella marcia, disciplina che mi
ha accompagnato per 13 anni. Oggi sono un'appassionata podista.
Tra
le sue prestazioni da menzionare il 1° ottobre 2005 ha corso 1.000 metri in 3h22’ad
Avellino all’età di 13 anni.
Ha
conquistato la medaglia di bronzo Juniores nella marcia 20km, con il crono di
1h55’32”, il 12 giugno 2010 a Molfetta, mentre la sua miglior prestazione 1h44’48”
l’ha ottenuta il 27 gennaio 2013 a Montesilvano.
Cosa
e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La passione, la costanza e la
determinazione sono i 3 ingredienti fondamentali che mi aiutano a perseverare e
a raggiungere gli obiettivi che mi prefisso.
Carolina ha centrato grandi obiettivi, indossare la
maglia azzurra è un grande sogno che si può trasformare in realtà se c’è
talento, grande passione, motivazione, impegno.
Un'esperienza
che ti dà̀ la convinzione di potercela fare? Non ho un'esperienza in particolare ma ricordo bene
tutte le volte che ho pensato di non potercela fare e invece alla fine
sorprendermi nel raggiungere traguardi inaspettati. La chiave in questo caso, è
credere in sé stessi e non darsi mai per vinti.
Un
episodio curioso, divertente, triste, bizzarro nel tuo sport? Ricordo di una gara in
particolare in cui dovevo garantirmi il tempo minimo per partecipare ai
mondiali giovanili nella marcia. A metà gara sono caduta, rischiando di pregiudicare
tutto, ma per fortuna non è andata così. Nonostante tutto, ho trovato la forza
di rialzarmi e centrare quell'obiettivo per me importantissimo e la felicità è
stata doppia.
E’
importante essere sempre fiduciosi nonostante tutto, essere resilienti nel
credere di poter superare momenti critici e impegnarsi fino alla fine.
Cosa
pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? Tutte le persone a me care mi
hanno sempre sostenuta in tutti questi anni di sport. Credo sia un aspetto
necessario e fondamentale per essere sereni e per fare bene. In particolare i
miei genitori che mi hanno educata allo sport sono sempre stati molto presenti
e grandi motivatori.
Cosa
hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Ho scoperto di essere realmente
me stessa. È un qualcosa di difficile da spiegare a parole ma quando corro sono
più vera che mai. Questo sport mi aiuta a sentirmi forte e ad affrontare le
sfide della vita di tutti i giorni.
E’
molto utile l’educazione allo sport fin da piccoli, sia in famiglia che a
scuola. Lo sport risulta essere una grande palestra della vita per sentirsi in
grado di stare al mondo con sicurezza e competenza affrontando problemi e
situazioni, sia sportiva che familiari e lavorative.
Quali
capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Mi riconosco sicuramente una
grande determinazione, molta pazienza nei momenti in cui non gira sempre nel
verso giusto e infine una necessaria caparbietà.
Nel
tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? La corsa è uno sport che come dico
sempre non regala nulla. Devi dare tanto se vuoi ricevere altrettanto. I rischi
sono sicuramente i più svariati infortuni in cui si incorre se non si presta
attenzione ai dettagli e se non ci si allena con un metodo appropriato.
Per ottenere grandi successi e traguardi importanti
bisogna impegnarsi con costanza e fiducia, non trascurando dettagli minimi.
Cosa
e chi ti ostacola nello sport? Non ho ostacoli al momento per mia fortuna, né tantomeno
persone che non appoggiano questa mia passione.
Ritieni
utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Assolutamente sì, credo sia una
figura molto importante. Per superare un fallimento, per acquisire maggiore
consapevolezza in sé stessi, per imparare a gestire ansia ed emozioni nelle
competizioni e per tirare fuori magari lati del proprio carattere che si fa
fatica ad accettare!
E’ importantissimo sviluppare consapevolezza di se
stessi, proprie possibilità e capacità, bisogni ed esigenze, obiettivi e mete
sfidanti ma non impossibili.
La
gara dove hai sperimentato le emozioni più̀ belle? Due competizioni internazionali
nei 5km di marcia dove ho potuto vestire con orgoglio la maglia della nazionale
negli anni 2008 e 2009. Rispettivamente in Repubblica Ceca e in Spagna.
Il
12 aprile 2008, Carolina (A.S.D. Agg. Hinna) ha esordito esordio in maglia
azzurra a Podebrady (Repubblica Ceka) all’incontro internazionale, classificandosi
al terzo posto nella marcia 5km, gara vinta da Antonella Palmisano (A.S.D.
Atletica Don Milani).
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, Covid? Dopo ogni sconfitta solitamente
preferisco fermarmi e staccare la spina per qualche giorno in modo da
analizzare lucidamente il tutto. Non mi abbatto e cerco di andare avanti per la
mia strada consapevole che nello sport come nella vita non tutto si prospetta
sempre facile e che anche le sconfitte sono parte del percorso.
Si apprende sempre in ogni esperienza e si riparte
sempre con nuove consapevolezze e nuovi obiettivi
Un
messaggio per invogliare persone a praticare sport? Fare sport aggiunge vita ai
nostri giorni, regalarsi questo valore aggiunto all'inizio è difficile ma dopo
un po' diventa una piacevole necessità.
Ti
ispiri a qualcuno?
Non ho un idolo, ma mi lascio ispirare ogni giorno da chi condivide la mia stessa
passione. Mi piace confrontarmi e imparare nuove cose.
Una
parola, frase, immagine, persona che ti aiuta nei momenti difficili? Qualunque sia il risultato,
l'importante è esserci e divertirsi. Credo che il divertimento sia il segreto
vero per ogni successo.
Prossimi
obiettivi? Sogni da realizzare? Correre una maratona tra qualche anno.
Grandi obiettivi ma raggiungibili, Carolina è
partita da piccola con il mezzo fondo e piano piano si è orientata sulla marcia
dai 2km fino ai 20km con eccellenti risultati e quindi la maratona sarà alla
sua portata con una preparazione adeguata.
Cosa
c'è prima, durante e dopo una gara? Sicuramente allenamento e impegno prima, durante
divertimento determinazione e sana fatica, dopo benessere e felicità.
Quali
sono gli ingredienti del successo? Avere fiducia in sé stessi, essere perseveranti e non
dimenticarsi mai di divertirsi e sorridere.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Nessun commento:
Posta un commento